Spada, Assolombarda: Lavoriamo per una nuova cultura delle politiche attive che tuteli l’occupabilità delle persone

 
“Solo attraverso un lavoro di squadra basato sul confronto e la condivisione d’intenti è possibile raggiungere il traguardo più sfidante: promuovere il cambiamento dell’attuale visione sociale del lavoro. Serve - infatti - creare una nuova cultura delle politiche attive, passando dal concetto di ‘tutela del posto di lavoro’ a quello della ‘tutela dell’occupabilità’ delle persone”. Così ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, in chiusura dell’evento “Le politiche attive nei moderni mercati transizionali del lavoro”, svoltosi questa mattina nella sede dell’Associazione.

“Le politiche attive devono essere considerate strumenti a beneficio di tutti: occupati, inattivi e disoccupati - ha continuato Alessandro Spada -. Non devono entrare in gioco solamente quando il lavoratore esce dal mercato del lavoro ma devono accompagnare il lavoratore lungo tutto il percorso professionale. E questo è possibile attraverso la formazione continua: se puntiamo sulle competenze, rafforziamo la logica dell’occupabilità del lavoratore”.

“La formazione è la migliore infrastruttura sociale. Se vogliamo lavorare per una visione moderna del mercato del lavoro che tuteli davvero le persone è fondamentale passare dalla ‘cultura dell’assistenza’ al ‘valore del lavoro’. Per raggiungere questo traguardo e per risolvere un problema che le imprese si trovano ad affrontare quotidianamente, ovvero il mismatch tra domanda e offerta del mercato del lavoro, dobbiamo puntare - anche grazie ai 5 miliardi del PNRR - ad una riforma del sistema del lavoro che dia maggiori garanzie attraverso politiche attive che siano realmente efficaci per la ricollocazione e la mobilità professionale”.

“Per creare questa nuova cultura delle politiche attive ci sono alcune priorità da portare avanti. Servono azioni molto concrete per l’orientamento, la formazione, l’intermediazione e il supporto nella ricerca di lavoro”.

“Per prima cosa, occorre attivare forme di concertazione sul territorio. In questa direzione, è indispensabile una forte integrazione tra pubblico e privato per rispondere alle diverse esigenze dei territori, con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti gli stakeholders, da Regione ad Afol, dalle APL alle organizzazioni sindacali e datoriali. Il Patto per il Lavoro, che mette al centro le politiche attive, a cui stiamo lavorando tutti assieme rappresenta un importante strumento per la competitività e l’attrattività del nostro territorio”.

“Inoltre, dobbiamo rendere strutturale una strategia di politica attiva negoziata. La contrattazione collettiva potrebbe costituire un nuovo strumento sia per tutelare le persone nelle diverse fasi di transizione occupazionale ma anche per promuovere percorsi di formazione e aggiornamento professionale all’interno delle imprese per i lavoratori e anche per gli imprenditori e i manager. In questo modo gli strumenti di politica attiva diventano veramente un patrimonio comune dell’intera società”. 

“Dobbiamo lavorare tutti insieme - istituzioni, parti sociali, imprese, stakeholder del territorio – a un mercato del lavoro con regole intelligenti, frutto di un confronto continuo per rispondere con grande reattività e velocità alle sfide che ci attendono, a cominciare dalla transizione digitale ed ecologica. Serve, quindi, una riforma complessiva del mercato del lavoro che metta al centro la formazione e quindi le competenze” - ha concluso Alessandro Spada.


L’appuntamento è stata anche l’occasione per presentare la ricerca "Le politiche attive nelle imprese e le best practices dei territori", realizzata in collaborazione con Fondazione ADAPT, con l’obiettivo di elaborare una visione moderna del tema delle politiche attive, frutto di un confronto diretto con 46 imprese, a cui è seguito un dialogo con gli stakeholders del territorio.

Oltre ad Alessandro Spada, sono intervenuti all’evento: Diego Andreis, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Politiche del Lavoro, Sicurezza e Welfare; Massimo Bonini, Segretario Generale CGIL Milano; Maurizio Del Conte, Presidente Afol metropolitana; Alessia Cappello, Assessore Politiche del Lavoro Comune di Milano; Carlo Gerla, Segretario Generale CISL Milano Metropoli; Danilo Margaritella, Segretario Generale UIL Milano e Lombardia; Paolo Mora, Direttore Generale Formazione e Lavoro di Regione Lombardia; Stefano Passerini, Direttore Settore Lavoro Welfare e Capitale Umano Assolombarda; Monica Poggio, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Ricerca e Capitale umano; Alessandro Ramazza, Presidente Assolavoro; Alessandro Scarabelli, Direttore Generale di Assolombarda; Francesco Seghezzi, Presidente di Fondazione Adapt.
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