S&P: le condizioni del credito in Europa nel Q2 2024

 
Overview: lo scenario di base di S&P prevede un atterraggio morbido nel 2024. I mercati del lavoro rimarranno rigidi e la disinflazione continuerà, consentendo alla Banca Centrale Europea (BCE) di tagliare i tassi di 25 punti base (bps) per tre volte nella seconda metà del 2024. L'invecchiamento della popolazione, la bassa crescita della produttività e gli interrogativi sulla piena attuazione del programma NextGenerationEU probabilmente ostacoleranno la ripresa economica nel periodo 2025-2026.

Rischi: I principali rischi per l'Europa sono costituiti dai conflitti geopolitici regionali che potrebbero estendersi oltre i confini. Inoltre, il protezionismo rappresenta una minaccia crescente per il commercio europeo. Molti debitori a tasso fisso restano esposti a costi di rifinanziamento più elevati, soprattutto se i tagli dei tassi saranno rinviati e i rendimenti obbligazionari torneranno a salire. Dopo un paio d'anni turbolenti, il principale rischio macroeconomico è rappresentato da un periodo prolungato di crescita economica lenta.

Rating: La qualità del credito si sta stabilizzando grazie a prospettive macroeconomiche più solide e all'allentamento delle condizioni di finanziamento. Permangono elementi di rischio, poiché l'effetto ritardato dell'inflazione e dell'aumento dei tassi si ripercuoterà sulla qualità degli attivi. Le perdite di credito nel settore bancario si normalizzeranno probabilmente a partire da un livello basso, mentre potrebbero emergere alcune azioni di rating negative nei titoli garantiti da mutui ipotecari residenziali (RMBS) e nelle asset-backed securities (ABS) legate alle auto. Per quanto riguarda le imprese, lo stress sarà in gran parte limitato ai debitori con rating "CCC", con default pari a circa il 3,5% a fine 2024.
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