S&P: la divisione del parlamento francese rischia di complicare la definizione delle politiche

 
S&P Global Ratings ritiene che il nuovo scenario parlamentare in Francia (unsolicited, AA-/Stabile/A-1+) complicherà probabilmente la definizione delle politiche. Secondo l’agenzia di rating, l'attuale mancanza di visibilità sulla natura del prossimo governo sta creando incertezza sui dettagli della strategia di politica economica e fiscale. Il bilancio 2025, che dovrebbe essere presentato al Parlamento all'inizio di ottobre, darà un'indicazione della volontà del nuovo governo di ridurre gli ampi deficit di bilancio della Francia e di rispettare le regole fiscali dell'UE.

Data la divisione del parlamento - in cui nessun partito si è avvicinato ai 289 seggi necessari per ottenere la maggioranza assoluta - prevediamo che il governo che ne deriverà faticherà ad attuare misure politiche significative e dovrà affrontare il rischio persistente di un voto di sfiducia. L'alleanza di sinistra è diventata il blocco più consistente, l'alleanza presidenziale il secondo e l'estrema destra il terzo. I negoziati tra i leader dei partiti determineranno ora se l'impasse politica risultante può essere risolta formando un governo di coalizione che possa sopravvivere a una mozione di sfiducia. Il presidente può sciogliere l'assemblea solo una volta ogni 12 mesi.

In questo contesto, l'approccio del prossimo governo in materia di finanze pubbliche e di riforme economiche e di bilancio potrebbe essere fondamentale per determinare l'affidabilità creditizia della Francia. Come indicato nel report "France Long-Term Rating Lowered To 'AA-' From 'AA' On Deterioration Of Budgetary Position; Outlook Stable", pubblicato il 31 maggio 2024, l’Outlook stabile di S&P sulla Francia riflette le aspettative dell’agenzia di rating che la crescita economica reale acceleri e sostenga il consolidamento del bilancio, anche se non abbastanza da ridurre il già elevato rapporto debito pubblico/PIL. I rating sovrani di S&P "AA-/A-1+" sulla Francia verrebbero messi sotto pressione se la crescita economica fosse materialmente al di sotto delle previsioni per un periodo prolungato, o se la Francia non riuscisse a ridurre il suo ampio deficit di bilancio e se i pagamenti degli interessi dell’amministrazione pubblica, sul totale delle entrate pubbliche, aumentassero oltre le attuali attese di S&P.
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