Riccione in camice bianco

- di: Barbara Leone
 
TikTok ha fatto piazza pulita degli ultimi neuroni rimasti nella capoccetta santa di tanta e tanta gente. Solo così si spiega l’inverecondo video che in queste ore sta girando sui social, e che vede come protagonista un baldo anestesista mentre si lancia in tersicoree gesta al suon di “Sotto il sole di Riccione”, tormentone estivo firmato Thegiornalisti. Direte voi: che male c’è se a un medico piace ballare? Assolutamente nulla, se non si trovasse in sala operatoria con un paziente che giace sul tavolo operatorio e che dorme sonni profondi. Quegli stessi sonni profondi che un bravo anestesista dovrebbe monitorare attimo per attimo sino al suo risveglio. L’intervento, dicono i difensori delle cause perse sempre pronti a giustificare l’ingiustificabile, era un intervento di routine. Peccato che si muore sotto i ferri anche quando ci si opera per una banale appendicite (lo scorso aprile in un ospedale agrigentino, giusto per dirne una), a riprova del fatto che non esistono interventi di routine ma solo interventi. Sommessamente, poi, vorremmo sottolineare il fatto che non è esattamente igienico maneggiare in sala operatoria cellulari che nella quotidianità vengono poggiati sui banconi del bar, cadono a terra, passano di mano in mano e quant’altro.

Medico balla in sala con la paziente addormentata

Per quanto ne sappiamo la sala operatoria dovrebbe essere un ambiente sterile, dalla A alla Z. Il che vuol dire che tutto ciò che viene utilizzato lì dentro deve essere sterile, sennò che cavolo si mettono a fare i guanti medici e infermieri? Esiste una procedura da rispettare, che va dalle più elementari regole (mascherina chirurgica, non toccarsi bocca o naso ecc) fino alla viva esortazione di muoversi il meno possibile e parlare lo stretto necessario perché parlare favorisce il rilascio di microgocce di saliva, che entrano in contatto con il campo chirurgico. Siamo all’abbecedario dell’allegro chirurgo. Mentre nel caso in questione si è abbondantemente oltrepassato il limite della decenza. Tanto più che l’anestesista ballerino ha sulle spalle un macigno non proprio trascurabile. Il medico, infatti, è accusato di omicidio colposo a seguito del decesso di una donna che, sempre nella stessa struttura del sud pontino (più esattamente Formia), si era sottoposta ad un intervento di rinoplastica. Un caso ancora da accertare in via definitiva, visto che dal 2019 il processo ancora non ha avuto inizio. E già lascia perplessi il fatto che, grazie ai tempi biblici della giustizia italiana, un medico accusato di omicidio colposo continui tranquillamente a stare in sala operatoria. Non che debba esser licenziato, perché ovviamente chiunque è innocente fino a prova contraria. E però magari il direttore sanitario poteva metterlo a fare altro. Di certo non a farsi video emulando John Travolta (come se non ci fosse bastato Giggino Di Maio). Come la giri e la volti, è una vicenda triste e imbarazzante, sotto tutti i punti di vista. Forse il dottore dovrebbe rileggersi il Giuramento di Ippocrate, che si starà rigirando nella tomba. Sicuramente non ci trova dentro la parola ballare. 
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