Quattro mostre da vedere in vacanza

- di: Samantha De Martin
 
Chi lo ha detto che l’arte non va in vacanza? Dai laghi al mare, dai borghi di montagna alle città, ecco quattro appuntamenti da non perdere per gli irrinunciabili dei musei, tra un tuffo nel blu e un aperitivo al tramonto.

Michelangelo e la Sistina sbarcano a Riva del Garda

Tra il 1508 e il 1512 Michelangelo realizzò un’impresa titanica: decorare la volta della Cappella Sistina. Questa missione lo costrinse lavorare per mesi a testa in su, sdraiato sui ponteggi. Solo venti anni dopo ne avrebbe completato definitivamente la decorazione realizzando il celeberrimo Giudizio sulla parete dell’altare. Il maestro e la sua opera più immensa si raccontano in una mostra in corso fino al 23 ottobre al MAG Museo Alto Garda. Intitolato Michelangelo e la Cappella Sistina nei disegni autografi di Casa Buonarroti, il percorso restituisce le vicende che portarono alla preparazione e all’esito finale dei lavori di Michelangelo presso la Cappella Sistina in Vaticano attraverso disegni autografi e varie opere arrivate a Riva del Garda dalla Casa Buonarroti di Firenze. Il pubblico potrà ammirare una selezione di disegni realizzati da Michelangelo e poi confluiti nei cartoni per il trasferimento sul muro in previsione della pittura ad affresco. Studi di membra si alternano a figure isolate di ignudi reggifestone, disegni preparatori per il Giudizio.Una preziosa stampa raffigura la Cappella prima dell’intervento michelangiolesco. Gli studi preparatori per la volta sono autentici capolavori, come anche l’ironico autoritratto del pittore nell’atto di dipingere la volta, affiancato da un sonetto autografo. Il percorso, nato da un'idea di Vittorio Sgarbi, presidente del MAG, e curato da Cristina Acidini e Alessandro Cecchi, si conclude con una preziosa acquaforte settecentesca dalle collezioni di Casa Buonarroti, che svela la Sistina dopo gli interventi di Michelangelo.

A Teglio sulla tracce della Grande Guerra

A Teglio (Sondrio) i sentieri della Grande Guerra rivivono attraverso la fotografia. Fino al 30 ottobre Palazzo Besta accoglie la mostra Si combatteva Qui! 1914-1918 Sulle orme della Grande Guerra, un racconto del conflitto che passa attraverso i luoghi dei combattimenti, e che ripercorre una guerra corpo a corpo, con assalti in trincee inespugnabili, episodi tragici, disumanità. Autore del reportage fotografico è Alessio Franconi che ha ritratto questo orrore in bianco e nero a cento anni dalla fine delle ostilità. Il progetto di Franconi è il risultato di un lungo lavoro durato oltre cinque anni, durante i quali l’autore ha percorso in lungo e in largo tutto l’arco alpino passando dalla Slovenia, dall’Italia e dall’Austria lungo quello che fu il fronte italo–austroungarico, raggiungendo campi di battaglia a oltre 3000 metri di quota. 

I Bronzi di Riace negli scatti di Luigi Spina

Il Museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria celebra i due “Eroi venuti dal mare” con una mostra fotografica che accoglierà, dal 10 agosto al 23 ottobre, al museo dei Bronzi di Riace, sedici fotografie di grande formato (90 x 134 cm) del grande maestro Luigi Spina. Esposte nello spazio della suggestiva scalinata piacentiniana del MArRC, le immagini propongono un dialogo visivo fra le due sculture. La sequenza di otto più otto fotografie, dedicate rispettivamente alla statua A e alla statua B, attiverà un lento movimento che, sebbene incessante, sarà un alternarsi di pause e ritmi. Alla mostra si accompagnerà anche il libro fotografico “Bronzi di Riace”, quarto volume della collana “Tesori Nascosti” di 5 Continents Editions, nel quale i testi del direttore del museo reggino, Carmelo Malacrino e Riccardo Di Cesare dialogano con la raffinata ricerca fotografica di Luigi Spina. 

A Nuoro arriva Sensorama

L’illusione è la nostra realtà. Perché del mondo là fuori vediamo il poco che i nostri occhi sono in grado di vedere. Il risultato è una rappresentazione delle cose non proprio reale. Spetta pertanto al cervello orientarsi fra enigmi e apparenze. Come raccontare tutto questo in una mostra? Lo scopriranno gli ospiti del museo MAN di Nuoro, cornice di una nuova stagione espositiva incentrata su temi quali la comunicazione interrotta, lo sguardo velato dal diaframma di uno schermo, la lettura delle immagini sottratte alla vista e restituite in una realtà virtuale. Fino al 30 ottobre la mostra Sensorama. Lo sguardo, le cose, gli inganni invita a tornare a guardare, ad allenare gli occhi partendo dai padri nobili di una pittura di verità e d’inganno, come René Magritte e Giorgio de Chirico. Il pubblico sfoglierà le fotografie allo specchio di Florence Henri o le tavole ottico-cinetiche di Alberto Biasi, gli ambienti conturbanti di Peter Kogler o Marina Apollonio, le performance di Liu Bolin, l’uomo invisibile, veri e propri trompe-l’œil umani.

Nella foto: Liu Bolin, (Shandong 1973), Soft Drinks, 2013 stampa a getto d'inchiostro / ink jet print | Courtesy Galleria Gaburro, Verona - Milano
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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