La Barbarella nazionale fuori da Mediaset? Sarebbe la fine di un’era

- di: Barbara Leone
 
Addio al caffeuccio della Barbarella nazionale? Pare proprio di sì. Secondo voci di corridoio, infatti, Mediaset non avrebbe alcuna intenzione di rinnovare il contratto della D’Urso che scade a dicembre prossimo. Cologno Monzese è piccolo, e la gente mormora. I più informati giurano che più che una possibilità, la cacciata di Carmelita sia una vera e propria certezza. Se così fosse, sarebbe davvero la fine di un’era. Quella del trash più sfrontato e sguaiato, del pianto a coccodrillo, dell’Eterno riposo recitato in diretta, della faccina pietosa a santa miserina e dei vari “amiche che state stirando, lei mi sta dicendo che…, in esclusiva solo per voi”. Ma soprattutto “col cuuuoreee”. Insomma: se, e sottolineo se cantava Mina, fosse vero sarebbe la fine di un ventennio. Tanti sono, infatti, gli anni di onorato servizio al Biscione della conduttrice partenopea, che nell’azienda di Berlusconi ha fatto davvero il bello ed il cattivo tempo. 

I più informati giurano che più che una possibilità, la cacciata di Carmelita sia una vera e propria certezza

Ufficialmente sarebbe tutta una questione di share. E’ da tempo, infatti, che gli ascolti di Queen B. (questo è il suo soprannome sui social) lasciano alquanto a desiderare: Live - Non è la D’Urso è stato ormai sospeso, così come Domenica Live. Mentre Pomeriggio 5 ha subìto un importante taglio di minutaggio, sebbene è notizia fresca fresca che il programma terminerà a giugno piuttosto che a maggio, come inizialmente previsto. Pare però che con suo sommo dispiacere verrà relegato in uno studio molto più piccolo, dove attualmente vanno in onda Tg4 e Studio aperto. Ma il colpo di grazia, a livello di ascolti, l’ha dato La pupa e il secchione, ultima sua fatica trash, che puntualmente viene bastonato dai dati auditel. Mettici poi che i contenuti dei vari show sono quelli che sono, ecco che forse ai piani alti di Cologno Monzese due conti se li sono pure fatti. E chissà, magari c’è già chi si sfrega le mani. Un nome a caso: Silvia Toffanin, alias madame Berlusconi seppur senza anello al dito, che da tempo scalpita per avere un programma più ciccioso del pur garbato rotocalco Verissimo, premiato dagli ascolti e che però va in onda solo nel weekend. Totonomi a parte, la decisione di Mediaset potrebbe risiedere semplicemente nella stanchezza (loro, figuriamoci noi) di vedere sempre la stessa solfa trita e ritrita. E soprattutto sempre di peggior, becero livello.

E chissà, magari c’è già chi si sfrega le mani. Un nome a caso: Silvia Toffanin

Chi vivrà vedrà, anche perchè non è certo la prima volta che i vari rumors danno la Barby per spacciata. E lei, come una fenice vesuviana, rinasce dalle ceneri e con la mossa alla napoletana ci fa pure il gesto dell’ombrello. Perepèèèè! Non ci stracceremo le vesti, né in un caso né in un altro. Sommessamente, però, osserviamo che mettere per un po’ in panchina regina della tv pop e delle notizie shock ristorerebbe i cervelli, oltre che le orecchie. Perché la sua non è solo una tv trash, magari. Il suo è un tipo di intrattenimento basato sul piacere sottile e proibito di vedere la testa di qualcuno cadere in una pubblica piazza. E’ pornografia della rissa, in cui lei tra un occhio sgranato, un sorrisino e un selfie sguazza spudoratamente. Dando la parola a chi decide lei, dando ragione a chi decide lei. No, non è solo trash la tv della Barbarella nazionale. E’ manipolazione delle menti, e per giunta a volte spacciata per informazione. E questo fa veramente tremare i polsi. Perché l’informazione è (ancora) una cosa seria. E ridurla ad una narrazione oscena, grossolana, che mescola alti e bassi, reality e realtà, non è solo di cattivo gusto. E’ diseducativo, e a tratti finanche pericoloso. Perché il problema è che molti si identificano in questo mondo fatto di caffeucci e comari, ma non tutti sono in grado di comprendere dove finisce la realtà e dove comincia la verità. Quella che però lei, e solo lei, decide di raccontare.
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