L'UE vara un embargo parziale sul petrolio dalla Russia

- di: Diego Minuti
 
Un accordo di compromesso, per imporre un embargo parziale sul petrolio alla Russia, è stato raggiunto dai leader dell’Unione Europea. La decisione è stata presa nel corso di un vertice, a Bruxelles, convocato per concordare delle misure che aiutino l’Ucraina. L’intesa di massima prevede un pacchetto di sanzioni a lungo ritardato per l’opposizione dell’Ungheria. L’embargo riguarda solo il petrolio russo trasferito via mare, consentendo un'esenzione temporanea per le importazioni consegnate tramite oleodotto. 
Il presidente del Consiglio dell'UE, Charles Michel, ha affermato, con un messaggio su Twitter, che l’accordo copre più di due terzi delle importazioni di petrolio dalla Russia. Tagliando, ha spiegato, un’enorme fonte di finanziamento per la sua macchina di guerra’’. Insomma, ‘’massima pressione sulla Russia per porre fine alla guerra". 

In precedenza l’Unione europea aveva già imposto cinque pacchetti nei confronti della Russia per la sua aggressione all’Ucraina. Tra le oltre mille personalità nel mirino delle sanzioni ci sono anche lo stesso presidente russo Vladimir Putin e alti funzionari del governo, nonché oligarchi filo-Cremlino, che sono attivi, tra gli altri, nei settori bancario ed energetico. Il pacchetto, adottato ora, era stato annunciato il 14 maggio, ma il suo varo era stato frenato dalle preoccupazioni legate alle forniture di petrolio. Il primo ministro ungherese Viktor Orban aveva chiarito che avrebbe potuto sostenere le nuove sanzioni solo se fosse stata garantita la sicurezza dell'approvvigionamento petrolifero del suo Paese che, senza sbocco sul mare, ne ottiene oltre il 60% dalla Russia, attraverso l'oleodotto Druzhba che risale dell'era sovietica. 

L'UE ottiene circa il 40% del suo gas naturale e il 25% del suo petrolio dalla Russia.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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