Il ministro Zangrillo in Lussemburgo per la riunione del comitato Public Governance

 
Giornata di incontri internazionali per il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che oggi ha rappresentato il Governo italiano alla quarta riunione a livello di ministri del Public Governance Committee dell’Ocse, la prima a tenersi nel quadro della Reinforcing Democracy Initiative lanciata nel 2021. Il ministro, intervendo nella sessione intitolata “Trasformare la governance pubblica per la democrazia digitale”, ha ribadito l'importanza che la Pa diventi "più flessibile, agile e reattiva".

La riunione si è conclusa con l’adozione di un’importante dichiarazione ministeriale volta a definire l’agenda di impegni della filiera Public Governance dell’Ocse per i prossimi anni e ha confermato la posizione di leadership dell’organizzazione quale avanguardia consapevole di un multilateralismo basato su regole, riunendo una comunità globale di Paesi che si riconoscono nei principi di democrazia, libero mercato e di trasparenza e accountability delle politiche pubbliche.

“Ho trovato nei miei colleghi ministri per la Pubblica amministrazione dei 38 Paesi membri dell’Ocse la consapevolezza che - in un mondo caratterizzato da una complessità crescente, in cui aumenta l’incertezza delle scelte politiche, ma aumentano anche le aspettative dei cittadini sulle capacità delle istituzioni di fornire risposte - i Governi non possono semplicemente continuare ad adattarsi ai cambiamenti di paradigma: dovrebbero dominarli”, ha dichiarato il ministro Zangrillo al termine dei lavori.

Nella giornata di sessioni di lavoro e colloqui bilaterali - in cui il ministro Zangrillo ha incontrato anche il Segretario generale dell’Ocse Matthias Cormann e il ministro della Funzione pubblica francese Stanislas Guerini - è stata presentata l’agenda di riforme in materia di pubblica amministrazione che il Governo italiano vuole mettere a terra, nel solco tracciato dagli impegni del Pnrr. L’esecutivo italiano ha predisposto un percorso di formazione permanente per la dirigenza pubblica, sistemi di monitoraggio della performance individuale e organizzative, nuove modalità di lavoro e un sistema di assunzioni in grado di sfruttare le tecnologie più avanzate grazie all’esperienza accumulata con il portale inPA, che dal primo novembre è obbligatorio per le Amministrazioni.

Il ministro ha anche ribadito il ruolo dell’Italia nella cooperazione internazionale, con il Centro di formazione del programma di Governance per il Medio Oriente e Nord Africa che ha sede a Caserta, nato nel 2012 grazie a un accordo tra l’Ocse e la Scuola nazionale dell’amministrazione (Sna).
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