I giovani europei acquistano prodotti contraffatti e accedono a contenuti piratati

- di: Barbara Bizzarri
 
L’indagine eseguita nell’ambito del “Quadro di valutazione della proprietà intellettuale e dei giovani” (Intellectual Property and Youth Scoreboard), pubblicata oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), fornisce un aggiornamento sui consumi dei giovani europei nei confronti della violazione della proprietà intellettuale in un contesto post-pandemia. Lo studio esamina i due aspetti della violazione della proprietà intellettuale: le tendenze dei giovani che acquistano beni contraffatti e che accedono a contenuti piratati, valutando le tendenze dal 2016. Oltre la metà (52%) dei giovani intervistati ha acquistato almeno un prodotto falso online nell’ultimo anno, intenzionalmente o per caso, e un terzo (33%) ha avuto accesso a contenuti illegali online. Riflettendo il contesto post-pandemia, il nuovo sondaggio ha confermato che il 37% dei giovani ha acquistato intenzionalmente uno o più prodotti contraffatti, un aumento significativo rispetto ai risultati precedenti (14 % nel 2019). La cifra varia in particolare da paese a paese, con la percentuale più alta in Grecia (62%) e la più bassa nella Repubblica Ceca (24%).

I prodotti contraffatti che più comunemente i giovani acquistano intenzionalmente sono vestiti e accessori(17%), seguiti da calzature (14%), dispositivi elettronici(13%) e igiene, cosmetici, cura della persona e profumi (12%). Ma i giovani vengono indotti in errore anche quando acquistano prodotti contraffatti: anche l’acquisto non intenzionale di prodotti contraffatti è del 37% e gli intervistati hanno riconosciuto le difficoltà nel distinguere i prodotti autentici dalle copie. Il 48% non aveva acquistato tali prodotti o non era sicuro di averlo fatto. Le cifre del 2022 non raggiungono il 100% poiché, per una determinata categoria di prodotti, gli intervistati potrebbero aver acquistato sia intenzionalmente che non intenzionalmente una contraffazione negli ultimi 12 mesi. Per quanto riguarda i contenuti digitali, l’accesso da fonti legali sta prendendo piede tra le giovani generazioni. Il 60% ha dichiarato di non aver utilizzato, riprodotto, scaricato o trasmesso in streaming contenuti da fonti illegali nell’ultimo anno rispetto al 51% nel 2019 e al 40% nel 2016, confermando così la tendenza. Tuttavia, la pirateria intenzionale rimane stabile, con il 21% dei giovani consumatori (uno su cinque) che ha riconosciuto di aver avuto accesso consapevolmente a contenuti piratati negli ultimi 12 mesi. Una percentuale significativa di giovani è stata indotta in errore nell’accedere a contenuti piratati.

Il 12% ha avuto accesso a contenuti piratati per caso e il 7% non sa se l’ha fatto. La principale tipologia di contenuti piratati sono stati i film (61%) e le serie TV (52%), seguiti dalla musica (36%), utilizzando principalmente siti Web, app e canali di social media dedicati: il prezzo e la disponibilità continuano a essere i motivi principali per l’acquisto di prodotti contraffatti e l’accesso intenzionale a contenuti piratati, le influenze social, come il comportamento di familiari, amici o persone che conoscono, stanno guadagnando terreno significativo. Altri fattori includono il non preoccuparsi se il prodotto fosse un falso (o se la fonte del contenuto fosse illegale), non percepire alcuna differenza tra prodotti originali e falsi e la facilità di trovare o ordinare prodotti falsi online. Un intervistato su 10 ha menzionato raccomandazioni di influencer o personaggi famosi. Per i prodotti e per i contenuti digitali, i giovani hanno indicato i rischi personali di frode informatica e minacce informatiche come fattori importanti che potrebbero frenare i loro comportamenti. Inoltre, i giovani intervistati fanno ora più ampio riferimento a una migliore comprensione dell’impatto negativo sull’ambiente o sulla società. Alla luce dei nuovi risultati, il direttore esecutivo dell’EUIPO, Christian Archambeau, ha dichiarato: “Questa terza edizione dell’IP and Youth Scoreboard, pubblicata durante l’Anno europeo della gioventù, conferma le tendenze individuate nelle precedenti edizioni e offre approfondimenti sulle percezioni e sugli atteggiamenti dei giovani. In un momento in cui l’e-commerce e i consumi digitali sono in forte crescita, l’aumento degli acquisti intenzionali e non intenzionali di merce contraffatta è un trend preoccupante. Quanto alla pirateria, non scende, anche se i giovani consumatori preferiscono sempre di più i contenuti provenienti da fonti legali. Questa nuova analisi fornisce uno strumento prezioso per aiutare le parti interessate, i responsabili politici, gli educatori e le organizzazioni della società civile a dare forma a iniziative di sensibilizzazione a sostegno delle scelte informate dei nostri giovani cittadini e consumatori”. 
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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