Fipe-Confcommercio: “ristorazione rischia corto circuito tra aumento dei costi e consumi in stallo”

 
Nel corso dell’ultimo anno i prezzi nel settore della ristorazione sono cresciuti del 4,1%, meno rispetto all’aumento complessivo che, complice l’impennata dell’energia, ha raggiunto il 4,8%. Un dato messo in luce dall’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, che ha rielaborato i dati diffusi oggi dall’Istat.

“Le imprese della ristorazione continuano a mantenere un profilo inflazionistico accorto anche per accompagnare una ripresa dei consumi – sottolinea la Federazione – che stenta a decollare. Tuttavia anche sui listini di bar e ristoranti cominciano a scaricarsi le tensioni sui prezzi di acquisto delle materie prime e dell’energia che da qualche mese hanno toccato livelli record. Con i locali che faticano a riempirsi e bollette quasi raddoppiate, gli imprenditori sono allo stremo. Occorre anzitutto dare un impulso ai consumi allentando le maglie della burocrazia sanitaria e dall’altro intervenire subito per attenuare i rincari dei costi per le  aziende”.

“Se poi si guarda ai dati sull’inflazione degli ultimi 20 anni – prosegue la Fipe – si scopre che il luogo comune secondo il quale ristoranti e bar hanno per lungo tempo gonfiato i prezzi altro non era se non una fake news. Da quando è entrata in vigore la moneta unica, infatti, nella ristorazione i prezzi sono cresciuti più o meno in linea con l’inflazione generale.”
Notizie dello stesso argomento
Trovati 56 record
Pagina
7
13/01/2025
Mazzarino presenta candidatura Capitale cultura 2027
13/01/2025
Operaio muore travolto da albero che stava tagliando
13/01/2025
Record trapianti, 4.692 nel 2024 numero più alto di sempre
13/01/2025
Australian Open: Sinner al secondo turno con Schoolkate
12/01/2025
Apple: non si allinea a Trump e Meta, cda punta a mantenere politiche inclusione
12/01/2025
Ita Airways riavvia i collegamenti tra Italia e Libia
Trovati 56 record
Pagina
7