FinecoBank, primo trimestre 2022 in forte crescita: utile netto +30,5% e ricavi totali +23,2%

- di: Barbara Leone
 
Risultati ancora solidi per FinecoBank, che ha chiuso il primo trimestre 2022 con un utile netto in forte crescita nonostante il complesso contesto geopolitico attuale. E’ quanto emerge dai risultati al 31 marzo 2022 approvati dal Consiglio di amministrazione di quella che rappresenta una delle più importanti banche FinTech d’Europa. “Il primo trimestre dell’anno - ha dichiarato Alessandro Foti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank - si chiude con risultati ancora una volta molto solidi, grazie a un modello di business efficiente e sostenibile in grado di affrontare con successo anche fasi complesse come quella attuale. Una fase a cui Fineco risponde con un’offerta di servizi di consulenza evoluti, volti a soddisfare tutte le esigenze della clientela, anche le più sofisticate. Questi risultati confermano che i nostri clienti continuano a premiare la trasparenza dell’approccio Fineco e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di ‘one stop solution’, rafforzando la sostenibilità della Banca nel lungo termine. Infine, siamo particolarmente soddisfatti del dato di raccolta di aprile, che conferma l’elevata qualità del mix di nuovi flussi, favorito dal crescente interesse dei clienti per una gestione più attenta e consapevole dei propri risparmi. Un trend - ha concluso Foti - che si sta intensificando nel tempo, e che Fineco ha intenzione di continuare a cogliere anche nei prossimi mesi grazie a un’offerta in continua evoluzione che si è arricchita nelle scorse settimane di un’innovativa gamma di soluzioni di portafoglio basate su strumenti passivi sviluppata da Fineco Asset Management”.

Nel dettaglio vediamo che i ricavi del primo trimestre 2022 ammontano a €255,7 milioni, in crescita del 23,2% rispetto ai €207,6 milioni del primo trimestre 2021 e del quarto trimestre 2021. Il margine finanziario si attesta a €107,5 milioni, in rialzo del 43,1% rispetto al 31 marzo 2021 e del 70,9% rispetto al quarto trimestre 2021, grazie ai Profitti dalla gestione della Tesoreria. Le commissioni nette al 31 marzo 2022 ammontano a €118,6 milioni ed evidenziano un incremento del 9,8% rispetto ai €108,1 milioni al 31 marzo 2021. La crescita è riconducibile all’aumento delle commissioni nette relative all’area Investing (+28,4% a/a) grazie all’effetto volumi e al maggior contributo di Fineco Asset Management. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni dell’area Banking a €12,9 milioni (+18,9% a/a), mentre le commissioni nette relative all’area Brokerage sono state pari a €32,6 milioni. La flessione delle commissioni rispetto ai 126,4 milioni del quarto trimestre 2021 è riconducibile alla stagionalità dell’area Investing, dovuta prevalentemente ai contributi versati per l’attività svolta dai consulenti finanziari (FIRR e Enasarco), maggiormente concentrati nella prima parte dell’anno, e alle efficienze operative realizzate da Fineco Asset Management durante il 2021, contabilizzate nel quarto trimestre. Il Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a €29,2 milioni (+22,4% a/a e +55,1% t/t), favorito dal contributo dell’area Brokerage (€23,7 milioni). Mentre i costi operativi dei primi tre mesi del 2022 si confermano sotto controllo a €69,0 milioni, in aumento del 9,3% a/a principalmente per spese strettamente collegate alla crescita del business2, al netto delle quali la crescita dei costi operativi è pari al 4,1% a/a. Le spese per il personale ammontano a €28,3 milioni, in aumento di €2,1 milioni per effetto dell’aumento del numero dei dipendenti, passato da 1.266 al 31 marzo 2021 a 1.306 al 31 marzo 2022, dovuto sia alla crescita del business in Italia sia alla controllata irlandese Fineco Asset Management, che si prepara a migliorare ulteriormente l’efficienza della catena del valore nell’area Investing. 

I Total Financial Assets al 31 marzo 2022 si attestano a €106,8 miliardi, in crescita del 10,1% rispetto a marzo 2021. Il saldo della raccolta gestita risulta pari a €53,7 miliardi, in rialzo dell’11,7% a/a, il saldo della raccolta amministrata risulta pari a €22,8 miliardi (+12,1% a/a), il saldo della raccolta diretta risulta pari a €30,4 miliardi (+5,8% a/a). In particolare, i TFA riferibili alla clientela nel segmento Private Banking, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attestano a €47,1 miliardi, in rialzo del 12,6% a/a. Nel primo trimestre 2022 la raccolta è stata pari a €2,8 miliardi, confermandosi solida anche in una fase di mercato particolarmente complesso. L’asset mix si è mostrato positivamente orientato verso il risparmio gestito, pari a €0,9 miliardi. La raccolta amministrata si è attestata a €1,0 miliardi, mentre la raccolta diretta è stata pari a €0,9 miliardi. Da inizio anno la raccolta in “Guided products & services” è stata pari a €0,8 miliardi, confermando l’apprezzamento da parte della clientela e attestandosi al 76% del totale AUM rispetto al 74% di marzo 2021. Al 31 marzo 2022 la Rete dei consulenti finanziari è composta da 2.854 unità, distribuite sul territorio nazionale con 421 negozi finanziari (Fineco Center). La raccolta nei primi tre mesi dell’anno tramite la Rete di consulenti finanziari è stata pari a €2,5 miliardi. Si segnala che al 31 marzo 2022 Fineco Asset Management gestisce masse per €25,6 miliardi, di cui €15,2 miliardi relativi a classi retail (+33,0% a/a) e €10,4 miliardi relativi a classi istituzionali (+61,6% a/a). E che nei primi tre mesi del 2022 sono stati acquisiti 27.683 nuovi clienti. Il numero dei clienti totali al 31 marzo 2022 è di 1.444.710.

Per quanto riguarda il patrimonio netto contabile consolidato esso ammonta a €1.854,7 milioni e registra una variazione positiva di €127,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2021, riconducibile principalmente al risultato conseguito nel primo trimestre 2022. Si precisa che il patrimonio netto include l’utile dell’esercizio 2021, pari a 380,7 milioni di euro; i dividendi relativi all’esercizio 2021, pari complessivamente a 237,9 milioni, saranno messi in pagamento il giorno 25 maggio 2022, come deliberato dall’Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022. Il Gruppo conferma la sua solidità patrimoniale con un CET1 ratio al 19,31% al 31 marzo 2022 rispetto al 18,80% al 31 dicembre 2021, e al 26,51%5 al 31 marzo 2021. Il Tier 1 ratio e il Total capital ratio risultano pari a 29,99% al 31 marzo 2022 rispetto al 29,63% al 31 dicembre 2021 e al 38,40% 5  al 31 marzo 2021. L’indicatore di leva finanziaria è pari al 3,99% al 31 marzo 2022 rispetto al 4,02% al 31 dicembre 2021 e al 4,77%5 al 31 marzo 2021. Si ricorda che l’indicatore di leva finanziaria al 31 marzo 2022 è calcolato escludendo le esposizioni verso Banche Centrali, come consentito dall’art.429 bis del CRR: al netto di tale esclusione, l’indicatore è pari al 3,80%. Infine i finanziamenti a clientela, che sono rappresentati principalmente da mutui, prestiti personali e utilizzi di fidi di conto corrente e che al 31 marzo 2022 sono pari a €6.088 milioni, in crescita del 31,2% rispetto al 31 marzo 2021 e del 1,42% rispetto al 31 dicembre 2021. L’ammontare dei crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili e crediti scaduti/sconfinanti deteriorati) al netto delle rettifiche di valore è pari a €4,0 milioni (€4,4 milioni al 31 dicembre 2021 e €4,0 milioni al 31 marzo 2021) con un coverage ratio dell’83,2%; il rapporto fra l’ammontare dei crediti deteriorati e l’ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,07% (0,08% al 31 dicembre 2021 e 0,10% al 31 marzo 2021).
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