FOMC di gennaio: i tagli sono in arrivo, ma probabilmente non a marzo

- di: Xiao Cui, Senior Economist di Pictet Wealth Management
 
Un altro FOMC, un'altra scossa ai mercati. La Fed ha mantenuto i tassi fermi al 5,25-5,50% e ha mantenuto invariato il QT. Come previsto, la dichiarazione di politica monetaria ha rimosso la tendenza all'inasprimento, eliminando il riferimento a un "ulteriore irrigidimento della politica" sostituendolo con "eventuali aggiustamenti". Il Comitato è di fatto passato a un orientamento di allentamento, precisando come "non ritenga opportuno ridurre l'intervallo di riferimento fino a quando non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%". Nel corso della conferenza stampa, Powell ha osservato che il tasso dei fed funds è probabilmente al suo picco e che, qualora l'economia si evolva come previsto, sarà opportuno iniziare a ridurre la politica restrittiva "a un certo punto" di quest'anno. Inizialmente i mercati hanno interpretato questa affermazione come leggermente dovish.

Marzo

Tuttavia, dopo 35 minuti di conferenza stampa, Powell è tornato falco, allontanando chiaramente le probabilità di un taglio dei tassi già a marzo, affermando come questa non rappresenti l'ipotesi di base della Fed in quanto non ritiene che il FOMC raggiungerà un livello di fiducia tale nell'inflazione entro la riunione di marzo per avallare un primo taglio. Non l'ha escluso del tutto, ma è ancora tutto da vedere.

Criteri di taglio - inflazione

Ciò che emerge chiaramente dalla comunicazione è che la Fed è pronta ad allentare la pressione, ma vuole essere cauta e non vede alcuna urgenza. Il primo taglio dei tassi è una decisione "altamente consequenziale" e la Fed vuole evitare di fare marcia indietro sulla politica. È felice per i progressi della disinflazione ottenuti negli ultimi sei mesi, ma teme che non siano sostenibili ed è consapevole del rischio che "l'inflazione si stabilizzi a un livello significativamente superiore al 2%". La Fed avrebbe quindi bisogno di altri mesi (Powell si è rifiutato di specificare quanti) di buoni dati sull'inflazione per essere sufficientemente sicura di poter iniziare il ciclo di tagli.

E la crescita?

Dall'ultima riunione del FOMC, l'inflazione è scesa più velocemente di quanto previsto dalla Fed, ma la crescita ha sorpreso in positivo. Il Presidente non è sembrato preoccupato della forte crescita come problema per l'inflazione futura. Anzi, ha affermato che la Fed "non è alla ricerca di un mercato del lavoro più debole". Ciò è in contrasto con il suo precedente commento secondo cui l'economia avrebbe bisogno di un mercato del lavoro più debole per far scendere l'inflazione. Ma se dovessimo assistere a un inatteso indebolimento del mercato del lavoro "questo peserebbe certamente su un possibile taglio dell'inflazione anticipato".

Bilancio

Il FOMC ha discusso del bilancio in questa riunione e prevede di discuterne in modo approfondito nella riunione di marzo. Ne sapremo di più dai verbali e dai discorsi della Fed nei prossimi giorni. Riteniamo probabile un annuncio sul QT alla riunione di marzo. Prevediamo, inoltre, che la Fed potrebbe iniziare il tapering a maggio prima di terminare il QT nel quarto trimestre.

La nostra view

A nostro avviso, il perdurare della disinflazione e l'indebolimento del mercato del lavoro porterebbero a un primo taglio dei tassi a giugno, con un taglio in ciascuna delle successive quattro riunioni di quest'anno. Il rischio è quello di una mossa anticipata già a marzo (non la escludiamo del tutto, anche se questa ipotesi potrebbe avverarsi più probabilmente a maggio) qualora l'inflazione sorprenda al ribasso rispetto alle nostre previsioni o se il mercato del lavoro si deteriorasse in maniera significativa.
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