Dl Superbonus: "si rischia una crisi di liquidità per la filiera"

 
Il vicepresidente vicario di Confcommercio, Lino Stoppani, in audizione davanti alla  commissione Finanze della Camera, nell’ambito dell’esame del dl recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti, ha sottolineato “l’impatto profondissimo del decreto legge 11/2023 sull’intera filiera dell’edilizia fino alla configurazione di una possibile crisi di liquidità sistemica". "Viene, infatti - ha detto Stoppani - repentinamente meno la possibilità di fruire, per i nuovi interventi, delle agevolazioni attraverso lo sconto in fattura o la cessione della detrazione sotto forma di credito d’imposta”.  “Sul piano del metodo - ha proseguito Stoppani - sarebbe, dunque, stato meglio, decisamente meglio, se le decisioni del decreto fossero state precedute da una fase di confronto con tutte le componenti della filiera. Oggi, si tratta di procedere con assoluta tempestività per scongiurare una esiziale crisi di liquidità a discapito di un settore peraltro cruciale anche per la “messa a terra” del PNRR e, dunque, per il conseguimento degli obiettivi macroeconomici e programmatici del nostro Paese. Insieme, vanno poste le basi per un quadro stabile, strutturato e sostenibile di misure di accompagnamento dei processi di riconversione ambientale del patrimonio edilizio del nostro Paese”. Quanto alle misure urgenti a contrasto della crisi di liquidità della filiera ed utili a temperare gli impatti del decreto legge 11/2023 nei confronti di imprese e cittadini, Stoppani ha osservato che  “va, anzitutto, affrontata e risolta la questione dei crediti fiscali incagliati (circa 20 miliardi) per mancanza di cessionari: si tratta, al riguardo, di chiarire definitivamente il tema dei residui spazi di agibilità dei cassetti fiscali delle banche e di rendere rapidamente operativa la prospettata operazione di sblocco anche attraverso compensazioni con i versamenti fiscali operati dalle imprese a mezzo degli F24 pagati presso il sistema bancario. Va altresì favorito il possibile incontro tra domanda ed offerta di crediti tra privati e va, ancora, chiarita e risolta la vicenda della classificazione Eurostat dei bonus”.

“Inoltre, va prevista - ha sottolineato ancora il vice presidente di Confcommercio - una fase di transizione che consenta - anche attraverso il ricorso ad autocertificazioni - di contenere gli impatti di un repentino cambiamento di regime, vanno rivisti sovraccarichi di produzione documentale e va favorita una soluzione del problema incapienti anche allineando i tempi per l’utilizzo del Superbonus ai dieci anni già previsti per gli altri incentivi edilizi. Infine, vanno riaperti i termini per cessioni e sconti in fattura per le aree colpite da eventi sismici, oltre che per operazioni a valere sul patrimonio immobiliare di ONLUS ed ex IACP”.  “Va poi istituita - ha concluso Stoppani - una sede permanente e strutturata di confronto tra il Governo e tutte le parti interessate per la gestione dell’emergenza e per l’impostazione di un nuovo e condiviso approccio strutturale”.
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