Confartigianato Legno Arredo al Governo: no al blocco della cessione del credito

 
Si moltiplicano gli appelli delle imprese al Governo per modificare le disposizioni in materia di cessione del credito per utilizzare i bonus edilizia. Oggi a scendere in campo sono le Associazioni del settore costruzioni e dell’involucro edilizio – Confartigianato Legno Arredo, Cna Produzione, FederlegnoArredo, UNICMI – che chiedono al Governo l’immediata correzione all’articolo 28 del Decreto Legge 4/2022.

L’impossibilità di cedere più di una volta il credito impedisce nei fatti sia l’opzione dello sconto in fattura, sia quella della cessione del credito, bloccando così migliaia di cantieri italiani impegnati nella riqualificazione energetica degli edifici e nella messa in sicurezza antisismica.

Il comparto italiano delle costruzioni e dell’involucro edilizio chiede la massima sollecitudine per la correzione dell’articolo 28 del Decreto 4/2022 perché le imprese italiane non possono sopportare 60 giorni di blocco delle attività e perché i cittadini non devono essere lasciati dallo Stato nella più assoluta incertezza circa la cessione dei loro crediti fiscali.

Il giusto contrasto alle frodi non può essere la motivazione per impedire alle imprese di lavorare e per gettare un’intera economia in confusione, ne va della crescita economica del Paese già messa alla prova dal caro prezzi dei materiali e dell’energia.
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