Commento SPDR ETFs - Previsioni sulla riunione della Fed
- di: Antoine Lesné, Head of SPDR ETF Research & Strategy EMEA di State Street Global Advisors
“La Fed sembra destinata a mantenere i tassi invariati nel meeting del FOMC di marzo, tenendo il range di riferimento tra il 5,25-5,50%. Si tratterebbe della quinta riunione consecutiva senza alcun incremento dei tassi dopo l’ultimo rialzo di luglio 2023. Il mercato ha previsto sempre meno tagli dei tassi di interesse nel corso del 2024, passando da quasi sei tagli stimati a dicembre a tre attesi di recente.
Visto che la decisione di lasciare i tassi invariati è praticamente unanime, l’attenzione si concentrerà sui nuovi dot plot, e in particolare sulla possibilità che la mediana 2024 si sposti verso l’alto in seguito ai dati più solidi relativi all’inflazione di inizio 2024. La mediana del 2024 continua a indicare tre tagli dei tassi, mentre un incremento di 25 punti base suggerirebbe invece due tagli. Tuttavia, con il passare del tempo e con i dati che si mantengono più positivi del previsto, potrebbe trattarsi di un testa a testa tra le due possibilità. Dopo il 2024, i dot potrebbero continuare a mostrare un percorso di allentamento piuttosto graduale, con la mediana che si avvicinerà alle aspettative di lungo periodo solamente nel 2026. Osservarne l’andamento sarà interessante anche perché diversi membri del FOMC sembrano ritenere che il fattore r* sia aumentato. Per qualche tempo si è mantenuto al 2,5%, anche se alcuni singoli punti sono saliti. Il FOMC discuterà sicuramente della propria politica di bilancio, ma potrebbe non fare alcun annuncio definitivo in merito a una modifica del processo di Quantitative Tightening.
Nel complesso contano i fatti, anche piccoli, ma non le parole, e i rendimenti del Treasury hanno già subito una forte inversione del trend a inizio dell’anno. A meno che la FED non diventi più accomodante, potrebbe essere difficile assistere a un rally significativo dei bond.
Dall’inizio dell’anno i flussi in ETF non si sono molto concentrati sul reddito fisso, mentre gli ETF azionari hanno raccolto la maggior parte degli asset. Solo la scorsa settimana, in vista di questo potenziale evento di mercato, i flussi sono stati molto più sostenuti verso le azioni, con 37,5 miliardi di dollari confluiti in questa asset class su un totale di 42 miliardi di dollari di afflussi per gli ETP globali. La scorsa settimana i flussi sul reddito fisso sono stati più o meno stabili. Da inizio anno ad oggi, gli ETF sui Treasury statunitensi puri non hanno raccolto una quantità significativa di capitale, dato che gli investitori potrebbero attendere pazientemente il prossimo entry point per incrementare la duration. Nel frattempo, secondo i dati di State Street Global Markets, gli investitori istituzionali di lungo periodo continuano ad acquistare Treasury statunitensi con particolare attenzione alla parte lunga della curva. Quindi, se l’inflazione sta rallentando meno rapidamente di quanto previsto o auspicato, questo potrebbe essere un segnale del fatto che gli investitori non temono grandi sorprese al rialzo da qui in avanti”.