CRTV: pronti a collaborare con il nuovo governo sui dossier del settore radiotv

 
Urgente garantire parità di condizioni competitive e regolatorie con gli operatori della Rete e sviluppo dell’innovazione. “Nel solco di un attento impegno alle politiche di sviluppo e ai fattori di innovazione del Paese presenti nel discorso programmatico, si tengano in considerazione ruolo, funzioni e attività del settore radiotelevisivo italiano, una delle risorse fondamentali per la coesione nazionale, l’informazione plurale e la valorizzazione dei beni materiali e immateriali dell’Italia. Radio e televisioni sono parte di un sistema produttivo che è culturale e industriale insieme. Un sistema che sta facendo la sua parte, garantendo principi di alta responsabilità e operando per la tutela del lavoro qualificato e dei contenuti”. Così si è espresso Franco Siddi, Presidente di CRTV, indirizzando gli auguri di buon lavoro personalmente e a nome di tutti gli associati di Confindustria Radio Televisioni, alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, e ai ministri Adolfo Urso (Sviluppo Economico/Imprese e Made in Italy), Gennaro Sangiuliano (Cultura), Marina Elvira Calderone (Lavoro e Politiche Sociali), Giancarlo Giorgetti (Economia).

Obiettivo dell’Associazione, rappresentativa del mondo delle imprese radiotelevisive italiane – nazionali e locali, pubblica e private –  è sostenere un ordinato, equilibrato e proficuo sviluppo di un sistema che,  nella sua articolazione duale (pubblico e privato), è chiamato a preservare una qualità identitaria ed europea e, nello stesso tempo, ad assicurare adeguamenti e innovazioni in termini tecnologici e industriali. A questo riguardo, il Presidente ha ricordato che la televisione entra nella stagione finale del passaggio al digitale terrestre di nuova generazione (DVBT-2), che la radiofonia richiede un’accelerazione della infrastrutturazione DAB e che l’affermazione delle piattaforme e dei new media, non regolati, evidenzia sempre più l’urgenza di garantire pari condizioni competitive, anche sul piano regolatorio.

CRTV ha  offerto  piena disponibilità a cooperare, nel confronto pubblico e istituzionale, per una concreta ed equa attuazione dei regolamenti e delle direttive europee che sono intervenute, o stanno intervenendo, sulla legislazione quadro per la libertà dei media e la responsabilità dei grandi operatori della Rete, e a parlare costruttivamente di diritti d’autore, quote di produzione di opere italiane ed europee, investimenti nell’industria creativa. Fra le altre questioni che richiederanno interventi decisivi di innovazione: la preminenza del telecomando numerico, il consolidamento dei sostegni delle radio e delle televisioni locali a tutela del pluralismo, una nuova considerazione delle attività di sistema, locale e nazionale, per iniziative a sostegno del lavoro professionale e qualificato, tenendo conto delle specificità dei rapporti di lavoro e di welfare in un settore dinamico e creativo maturo. Urgente, infine, una valutazione dei costi della crisi energetica, che ha impatti importanti sul settore e tali da richiedere l’estensione di eventuali provvedimenti di riparo.
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