Brevetti, Conflavoro: “Boom in Italia, ora puntare su mercato europeo”
Più preparate a rispondere in materia di brevetto unitario, divenuto “pratica corrente”, meno informate in materia di Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) inaugurato pochi giorni a Milano dopo Parigi e Monaco, ma desiderose di saperne di più per poterlo utilizzare nel prossimo futuro. È lo stato dell’arte sulla evoluzione della proprietà intellettuale, emerso ieri durante l’evento di Conflavoro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l’intervento del ministro Adolfo Urso e un accorato messaggio arrivato dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, letto da Sandro Di Castro presidente di Conflavoro Roma e delegato nazionale alle Relazioni istituzionali.
L’evento è stato moderato dalla giornalista Rai e conduttrice del TG1 Nathania Zevi. La panoramica sulla conoscenza delle PMI circa il TUB e il brevetto unitario è stata frutto dell’indagine condotta da Metrica Ricerche e commissionata dallo studio legale Trevisan & Cuonzo, per l’occasione knowledge partner di Conflavoro.
Capobianco: “Brevetti ‘forti’ in Italia, in crescita in Europa”
“Con il TUB a Milano l’Italia diventa punto di riferimento del nuovo sistema brevettuale. Solo nel 2023 – evidenzia Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro – le nostre aziende hanno depositato 5.053 domande di brevetti presso l’EPO, l’Ufficio Europeo dei Brevetti. Si tratta del numero più alto di sempre, il 3,8% in più rispetto all’anno precedente, che triplica la crescita media europea ferma all’1,4%. Parliamo del 38% di domande in più in un solo decennio per l’Italia. Se però guardiamo ai numeri dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, nel 2023 vi sono stati oltre 37.000 provvedimenti emessi, di cui 8.221 brevetti concessi per invenzione industriale”.
“Dunque, dentro i confini nazionali la ‘corsa’ al brevetto è molto più forte e questi numeri vanno allineati ora al mercato europeo. Oggi non ci sono Da Vinci o Fermi, ma abbiamo l’azienda che crea una innovativa scarpa anti infortunistica che salva la vita, abbiamo l’impresa che brevetta un nuovo carrello elevatore che fattura 500 milioni e che quindi può assumere e creare nuova economia, che può aiutare la società intera. Questo è il Genio Italiano, questo è il Made in Italy e potremo tutelarlo più facilmente con il TUB e il brevetto unitario”, afferma Capobianco.
L’intervento del ministro Urso
Il ministro Urso ha sottolineato il valore dell’ingegno italiano, l’importanza della proprietà intellettuale e come la stessa sia una sorta di invenzione di casa nostra.
“La proprietà intellettuale è importante per chiunque agisca nel mondo, ma ancor più per le imprese italiane che, sulla strada per l’ingegno e l’innovazione, ha sicuramente un forte impulso competitivo. Peraltro la proprietà intellettuale è un’invenzione italiana – ha evidenziato il ministro per le Imprese. eil Made in Italy – in quanto il primo codice di proprietà industriale è quello realizzato 550 anni fa nella Repubblica di Venezia.
“Noi – ha affermato Urso in conclusione – siamo qui per sostenere, facilitare, supportare, tutelare l’attività delle imprese nella piena convenzione che sia proprio l’impresa che poi realizza il motore dell’economia e dello sviluppo su cui cresce la nostra società”.
Il vicepremier Tajani: “Una tutela soprattutto per le PMI”
Nel messaggio che il ministro Tajani ha fatto pervenire a Conflavoro nell’occasione dell’evento al Mimit, si evince la considerazione e la centralità che vuol essere data alle imprese italiane in termini di proprietà intellettuale.
“La tutela brevettuale, tanto più se su scala europea, non è infatti solo una materia per giuristi ma è strettamente collegata a quella delle imprese e del loro lavoro. Soprattutto per quelle piccole e medie o le start up – scrive Tajani – la certezza di essere protetti contro le contraffazioni, ad esempio, può fare la differenza sulla loro propensione a investire nell’innovazione. Significa potersi aprirsi ai mercati con maggiore ambizione, forti della propria competitività”.
“La Divisione centrale di Milano è competente su settori come le scienze umane e il farmaceutico, la moda e il design, il fitosanitario e l’agro-alimentare. Ambiti dove il saper fare italiano è maestro di innovazione. Il nostro sistema imprenditoriale è forte. È pronto anche a raccogliere nuove sfide – afferma il vicepremier – come portare il nostro saper fare imprenditoriale in Africa e trasformarlo in fattore di sviluppo locale: una logica che ritroviamo anche in iniziative come il Piano Mattei e sono lieto che Conflavoro PMI sieda tra i membri della sua Cabina di Regia”.
I relatori dell’evento
All’evento di Conflavoro con Trevisan & Cuonzo, oltre al managing partner dello studio legale, avv. Gabriele Cuonzo, sono intervenuti Nicola Rossi Head of Innovation di Enel, Marco Pietrucci Head of Innovation di Terna, Roberto Magnifico partner e board member Zest Innovation – Luiss EnLabs, Fabio Todeschini Ceo e Founder di Blubrake.
Con loro, l’on. Simone Billi della Commissione Esteri, che si è speso fin dal primo momento per portare il TUB in Italia, l’avv. Amedeo Teti Capo Dipartimento per le Politiche per le Imprese al Mimit, Paolo Catallozzi giudice Divisione Centrale TUB di Parigi, Andrea Postiglione presiding judge Divisione Centrale TUB di Milano, Andrea Scilletta giudice tecnico e consulente PI e Vittorio Cerulli Irelli partner Trevisan & Cuonzo.