Banca Ifis, Fürstenberg Fassio: lo Sport rappresenta un valore in Italia. Una ricchezza pari al 3,6% del PIL

- di: Barbara Leone
 
Una ricchezza pari al 3,6% del PIL italiano. In soldoni, ben 96 miliardi di euro. Tanto vale nel nostro Paese lo sport. A riferirlo sono i dati del primo Osservatorio sullo Sport System realizzato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis e presentato oggi a Roma presso la sede del CONI alla presenza di Giovanni Malagò, Presidente del CONI, e del Vice Presidente di Banca Ifis Ernesto Fürstenberg Fassio. Un progetto, quello lanciato da Banca Ifis, nato per rispondere alla richiesta della Commissione UE agli Stati membri di misurare la dimensione economica di tutte le componenti dello sport, e per offrire ai decision maker pubblici e privati dati e informazioni fondamentali per assumere decisioni strategiche. I dati, che verranno raccolti in un ebook digitale e cartaceo, fotografano lo stato di salute di un settore che si rivela essere di primaria importanza per l’economia e la società italiana. Lo studio ha preso come anno medio di riferimento il 2019, dal momento che il periodo straordinario che lo sport ha affrontato nel biennio 2020-2021 costringe a valutare in modo differente il trend storico per via delle restrizioni che la pandemia ha imposto. Il quadro che ne vien fuori è più che positivo: 35 milioni di appassionati, di cui 15,5 milioni sono praticanti abituali. Che equivale a 95,9 miliardi di euro di ricavi generati. Stiamo quindi parlando di un’incidenza del 3,6% sul PIL italiano, e di circa 389 mila persone occupate. Numeri importanti, dunque, soprattutto se si tiene conto anche del valore indiretto generato dallo sport per l’economia e la società italiana. Basti pensare ai circa 5,3 miliardi di euro risparmiati dal Sistema sanitario nazionale per la cura di alcune patologie come l’infarto, il diabete, i disturbi coronarici ecc. Ed è solo un esempio, visto che nel 2019 lo sport italiano ha prodotto esternalità positive per quasi 10,1 miliardi. 

Banca Ifis lancia il primo Osservatorio sullo Sport System italiano

“Lo sport - ha detto il Vice Presidente di Banca Ifis Ernesto Fürstenberg Fassio - è un importante veicolo di benessere e crescita per la società e le organizzazioni. Da questo presupposto nasce la volontà di Banca Ifis di dare vita al primo Osservatorio sullo Sport System italiano, che misura l’impatto economico e sociale dello sport nel nostro Paese. Un’iniziativa - ha aggiunto Fürstenberg Fassio - che si inserisce nell’ambito dei numerosi progetti avviati recentemente dalla Banca, come le sponsorizzazioni sportive e le attività a sostegno dei settori giovanili, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di uno dei principali settori economici e valoriali dell’Italia”. Molto soddisfatto il Presidente del CONI Giovanni Malagò, che nell’applaudire l’iniziativa ha espresso gratitudine a Banca Ifis “che investe nello sport credendo nell’importanza che riveste a livello sociale. Conosco bene Ernesto Fürstenberg Fassio - ha affermato Malagò -, e apprezzo la sua particolare sensibilità nei confronti del nostro movimento, testimoniata dai piccoli e grandi gesti compiuti in questi anni. Il fondamentale sostegno ai Mondiali di sci alpino disputati Cortina - ha ricordato Malagò -, e le risorse donate CONI per premiare i medagliati mondiali juniores delle discipline olimpiche rappresentano un esempio tangibile dell’impegno di questa grande realtà nei nostri confronti. I dati forniti dal qualificato e appassionato lavoro dell’Osservatorio sullo Sport System saranno uno strumento importante per leggere la forza e le straordinarie potenzialità del sistema. Posso solo ribadire i miei più sinceri ringraziamenti a Ernesto e a Banca Ifis”. 

In Italia circa 35 milioni di appassionati, di cui 15,5 milioni di praticanti

Entrando nel dettaglio dello studio emerge che la principale componente del settore è rappresentata dagli operatori “core”, ovvero le associazioni e le società sportive dilettantistiche e professionistiche, gli enti di promozione sportiva, le federazioni e le società di gestione degli impianti. Si tratta complessivamente di oltre 74.000 realtà che nel 2019 davano lavoro a 228.000 persone generando ricavi per 46,4 miliardi. Rilevante anche il contributo allo Sport System degli operatori che si muovono “a valle” della filiera, ovvero le società del settore media per quanto concerne i ricavi generati attraverso i contenuti dedicati allo sport, il settore delle scommesse sportive ed i servizi collegati alla fruizione degli eventi sportivi (trasporti, strutture ricettive, ristorazione ecc.). Nella rilevazione compiuta dall’Osservatorio sullo Sport System di Banca Ifis figurano anche le aziende che operano “a monte” della filiera, come i produttori di abbigliamento, attrezzature e veicoli sportivi.  Il calcio, manco a dirlo, resta lo sport più amato dagli italiani, ed è anche quello che beneficia del maggiore ammontare di contributi pubblici. Ma anche altri sport hanno una diffusione rilevante, pur ricevendo un minor supporto economico. Il nuoto, ad esempio, è la seconda disciplina praticata anche se incassa meno di un terzo dei contributi pubblici ricevuti dal calcio. Il successo dei diversi sport è legato anche a variabili non economiche, come l’effetto trascinamento dei successi nazionali ed internazionali dei nostro campioni (un nome su tutti: Federica Pellegrini), o le iniziative delle singole federazioni. 

Lo sport crea valore sociale oltre che economico

Per quanto riguarda il biennio 2020-2021, sicuramente le misure di contenimento della pandemia hanno determinato una flessione dei ricavi e degli occupati. Nel 2020 il comparto più colpito è stato quello delle associazioni e delle società sportive, che hanno visto il proprio fatturato passare dai 40,2 miliardi del 2019 ai 32,5 miliardi del 2020, con un calo di 7,7 miliardi. Mentre l’indotto generato dagli eventi sportivi si è attestato a circa 2 miliardi, il 74% in meno rispetto ai 7,6 miliardi del 2019. Nel 2021, grazie al ritorno del pubblico alle manifestazioni sportive, alla ripresa dell’attività dilettantistica e amatoriale e alla progressiva riapertura di piscine, palestre e centri sportivi, si è registrato un parziale recupero dei ricavi a 78,8 miliardi (3% del PIL). Ma per tornare ai livelli pre-pandemici e per sostenere lo sviluppo di tutto il comparto saranno fondamentali gli investimenti pubblici e privati. Secondo l’Osservatorio, sull’anno medio di riferimento c’è un effetto moltiplicatore: 1 milione di investimenti pubblici attiva quasi 9 milioni di risorse private che generano un fatturato annuo di 20 milioni, 2,3 volte superiore agli investimenti privati. Gli investimenti pubblici hanno dunque una forza propulsiva particolarmente elevata, perché lo sport aggiunge a produzione e consumi elementi specifici legati al benessere, all’intrattenimento e alla salute in grado di amplificare il valore economico da esso generato. 

Nella foto Ernesto Fürstenberg Fassio, Vice Presidente di Banca Ifis e Giovanni Malagò, Presidente del CONI
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