Vento di ripresa, l’Abi: a giugno impieghi bancari in crescita del 4%

- di: Giuseppe Castellini
 
Segnali concreti della ripresa arrivano anche dai prestiti bancari a imprese e famiglie: a giugno 2021 sono cresciuti del 4% rispetto allo stesso mese 2020. Un dato che sostanzialmente conferma il segnale giunto a maggio, quando la crescita dei prestiti era stata del 4,6%.

Lo rileva l’Abi nel Rapporto mensile, che rende disponibili una serie di informazioni quantitative che sono in anticipo rispetto ad ogni altra rilevazione in proposito.

In dettaglio, i prestiti bancari a imprese e famiglie a giugno ammontano a 1.321 miliardi di euro, 27 miliardi di euro in più rispetto allo stesso mese del 2020.

Quanto alle sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a maggio 2021 sono 18 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 19,8 miliardi di aprile 2021 e ai 26,2 miliardi di maggio 2020 (-8,2 miliardi, pari a -31,3%) e ai 32,6 miliardi di maggio 2019 (-14,6 miliardi, pari a -44,8%) Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 70,8 miliardi (pari a -79,8%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari all’1,04% a maggio 2021, (era 1,50% a maggio 2020, 1,87% a maggio 2019 e 4,89% a novembre 2015).

Continua la sua corsa la raccolta bancaria, rappresentata dai depositi della clientela residente (depositi in c/c, depositi con durata prestabilita al netto di quelli connessi con operazioni di cessioni di crediti, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine; i depositi sono al netto delle operazioni con controparti centrali) e dalle obbligazioni (al netto di quelle riacquistate da banche), è pari pari a 1.988 miliardi di euro, in crescita del 6,8% rispetto ad un anno prima In dettaglio, i depositi da clientela residente (depositi in conto corrente, depositi con durata prestabilita al netto di quelli connessi con operazioni di cessioni di crediti, depositi rimborsabili con preavviso, pronti contro termine al netto delle operazioni con controparti centrali) hanno registrato, a giugno 2021, una variazione tendenziale pari a +8,9%, con un aumento in valore assoluto su base annua di circa 145 miliardi di euro, portando l’ammontare dei depositi a 1.780,5 miliardi. La variazione annua delle obbligazioni a giugno è stata negativa e pari al -8,1% (-8,2% il mese precedente). L’ammontare delle obbligazioni è risultato pari a 207,5 miliardi di euro.

Infine, a giugno 2021 i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici, con il il tasso medio sul totale dei prestiti al 2,2% (2,21% a maggio e 6,18% a fine 2007, prima della Grande Recessione). 
Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie rimane in Italia su livelli particolarmente infimi: a giugno 2021 risulta di 173 punti base (175 punti base nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).

nella foto il  Presidente dell'ABI Antonio Patuelli
 
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