11/9: gli autori degli attacchi si dichiarano colpevoli per evitare la pena di morte

- di: Redazione

01/08/2024

Con l'ammissione di essere responsabili degli attacchi dell'11 settembre del 2001, l'organizzatore degli attentati e due suoi complici hanno evitato la condanna a morte e quindi resteranno in carcere sino alla fine dei loro giorni. Tra di loro c'è l'uomo accusato di esserne la mente, Khalid Sheikh Mohammed, detenuto con i suoi due complici, nella prigione militare statunitense di Guantanamo, a Cuba.
A rendere nota la scelta dei tre detenuti è stato il Pentagono, che non ha comunque dato ulteriori informazioni.

11/9: gli autori degli attacchi si dichiarano colpevoli per evitare la pena di morte

Oggi a Guantanamo ci sono una trentina di detenuti, quando, dopo la sua istituzione, decisa dall'allora presidente George W.Bush, a seguito degli attacchi alle Torre Gemelle e al Pentagono, ne ospitò sino a 800.
Khalid Sheikh Mohammed è accusato di essere l'ideatore del piano di dirottare aerei commerciali e di mandarli contro il World Trade Center di New York City e il Pentagono. Gli interrogatori ai quali è stato sottoposto sono stati oggetto anche di una inchiesta da parte del comitato del Senato degli Stati Uniti che segue le vicende legate all'intelligence. L'esito dell'inchiesta ha riferito che il terrorista è stato sottoposto a "tecniche di interrogatorio avanzate", quali , per almeno 183 volte, il waterboarding.

Secondo una dichiarazione del Pentagono, anche altri due detenuti, Walid Muhammad Salih Mubarak Bin 'Attash e Mustafa Ahmed Adam al Hawsawi, hanno raggiunto un patteggiamento.
La notizia dell'accordo tra imputati e procura è stata commentata negativamente dal leader repubblicano del Senato degli Stati Uniti Mitch McConnell: ''L'unica cosa peggiore che negoziare con i terroristi è negoziare con loro dopo che sono in custodia". McConnell ha quindi accusato l'amministrazione del presidente democratico Joe Biden di "codardia di fronte al terrore".

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