Il PIL lombardo rallenta, Spada (Assolombarda): "Stimolare gli investimenti in innovazione"

- di: Claudia Loizzi
 
Il booklet economia realizzato dal Centro Studi di Assolombarda e pubblicato su Genio&Impresa evidenzia un rallentamento dell'economia lombarda, attesa fermarsi al +0,9% nel 2023, dato superiore del +0,7% dell'intero paese ma molto inferiore al +3,2% registrato lo scorso anno. Le attese sono riviste quindi al ribasso (la stima preliminare era di +1,3%), in linea con un quadro globale in decelerazione.

Il PIL lombardo rallenta, Spada (Assolombarda): "Stimolare gli investimenti in innovazione"

Il report mostra che nella regione prosegue l’espansione di servizi e agricoltura (+1,9% e +1,0% rispettivamente), mentre si contraggono industria e costruzioni (-1,9% e -0,7%). Questa crescita a rilento è prevista anche per il prossimo anno (PILL al +0,6% per l’economia lombarda e al +0,4% per quella italiana stimati).

Il numero di occupati regionali è atteso in crescita dell'1,1%, con l'incremento  previsto anche per il prossimo anno in linea con il PIL, quindi a +0,6%.
Il rallentamento in atto trova riscontro nelle indicazioni raccolte tramite la flash survey sul sentiment delle imprese di Assolombarda, condotta a inizio novembre e che ha coinvolto 304 aziende del manifatturiero e dei servizi. Sia per il trimestre corrente che per i primi mesi del 2024 prevalgono attese di stabilità o inasprimento del contesto economico rispetto al periodo precedente.

Il report spiega: "
La dinamica di crescita lenta causa un ulteriore leggero - calo del clima di fiducia del manifatturiero a ottobre sia in Italia che nel Nord-Ovest. Nel dettaglio di quest’ultimo, da un lato prosegue la brusca discesa degli ordini e dei livelli di produzione, entrambi sui minimi da novembre 2020, dall’altro si ridimensionano le scorte di prodotti finiti e salgono le aspettative di breve termine sia per gli ordini che per la produzione, sebbene le seconde rimangano su saldi negativi. Tra i benchmark europei, la fiducia del manifatturiero rimane ampiamente negativa in Germania, Francia e Spagna.

A ottobre il clima di fiducia nel Nord-Ovest diminuisce anche lato imprese dei servizi, ancora positivo ma sul livello più basso degli ultimi undici mesi. Si riporta una marcata flessione dell’andamento aziendale (prossimo allo zero) e una contrazione degli ordini, mentre le aspettative di domanda per i prossimi 3-4 mesi risultano più favorevoli. L’indice scende anche in Italia, mentre sale in Germania, Spagna e Francia (unica in zona negativa)".


Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, ha dichiarato:“I numeri indicano un rallentamento dell’economia italiana e dei nostri territori, all’interno di un contesto internazionale fragile e incerto. Influiscono svariati fattori: i conflitti in corso, la debolezza di alcune economie, la recessione tedesca, la volatilità dei prezzi, le difficoltà di accesso al creditoMa, nonostante questo rallentamento, rimaniamo il grande Paese europeo la cui economia si è ripresa più vigorosamente dopo la pandemia. Oggi, anche se cresciamo dello 0,7% nel 2023, alla fine dell’anno saremo del +3% sopra i livelli pre-Covid. E, stando alle nostre ultime stime su base regionale, la Lombardia chiuderà il 2023 con uno scarto positivo rispetto a prima della pandemia addirittura del +3,7%. Se guardiamo agli altri Paesi europei, la Germania, quest’anno in recessione, arriva a +0,5% a fine 2023 rispetto al 2019; la Francia con l’1% di crescita previsto nell’anno in corso arriva al +1,6%; la Spagna al +2,3%; il Regno Unito al +0,1%. E, stando alle previsioni per il 2024, anche se in rallentamento, resteremo sempre tra i più performanti. Il lavoro delle nostre imprese, eccellenza internazionale, ha trainato e continua a trainare il Paese anche in uno scenario geopolitico così complicato. Ora è però fondamentale stimolare gli investimenti privati per non fermare l’economia: sosteniamo l’innovazione attraverso il rilancio di Industria 4.0 e dei suoi sviluppi. È una misura strategica per mantenere e incrementare la forza e la sicurezza delle imprese e, di conseguenza, del Paese nella sempre più difficile competizione internazionale che vede potenze come con Cina e Usa mettere in campo trilioni di dollari”.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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