Inflazione, a Milano la pizza sempre più cara: +13% rispetto al 2022

- di: Barbara Leone
 
La crescita dell’inflazione ha portato a un caro-prezzi che sta pesando sempre più sui consumi degli italiani.  Maiora Solutions, startup innovativa specializzata nello sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati per aziende di diversi settori, ha misurato quanto stanno incidendo questi aumenti su uno dei piatti preferiti e più ricercati in Italia, in particolare a Milano: la pizza. Attraverso Resmart, il primo strumento di intelligenza aumentata dedicato al mondo della ristorazione, la società fondata da Andrea Torassa ed Emilio Zunino ha analizzato i delivery menù di oltre 100 pizzerie milanesi, nei 10 quartieri cittadini, per valutare in quali zone e in che misura l’aumento dei prezzi si è fatto più sentire nel biennio 2021-2023. Dallo studio emerge che il costo medio di una pizza margherita a Milano nel 2023 è di circa 7,80 euro, prezzo cresciuto del 13% rispetto al 2022, quando lo stesso piatto costava 6,90 euro, e del 16% rispetto al 2021 (pari 6,70 euro).

Inflazione, a Milano la pizza sempre più cara: +13% rispetto al 2022

Nello specifico, secondo Resmart emerge che i quartieri oggi più cari sono il Centro, dove la margherita costa mediamente 9,40 euro e l’area di Porta Romana-Cadore-Montenero dove il prezzo è pari a 9,20 euro. Di contro, si spende meno a Famagosta-Barona e Ghisolfa-Cenisio dove bastano 6,00 euro, in media, per la stessa pizza. Le variazioni di prezzo, dal 2021 al 2023, mostrano però aumenti considerevoli: in Centro, infatti, il caro-pizza ha registrato quest’anno il +42% rispetto al 2022, mentre nell’area Arco della Pace-Arena-Pagano la crescita è stata pari al +35% (a/a) e oggi per mangiare una margherita in questa zona servono mediamente 9 euro. Si tratta di incrementi notevoli, che però si riducono se ci si allontana dal centro cittadino: a tal proposito, risulta che nei quartieri di San Vittore-Ticinese, Porta Romana-Cadore-Montenero, Ripamonti-Vigentino e Amendola-Buonarroti-City Life i prezzi sono sì aumentati tra il 2022 e il 2023, ma l’incremento è risultato compreso in una forbice del +10% e +16%. In particolare, per una margherita ad Amendola-Buonarroti-City Life servono oggi, mediamente, 8,70 euro; prezzo che scende sensibilmente a San Vittore-Ticinese (8,50 euro) e in maniera più sostenuta nelle zone di Porta Romana-Cadore-Montenero, Ripamonti-Vigentino, dove bastano 6,90 euro per la stessa pizza.

Spostandosi nell’area Navigli-Bocconi, il costo medio della margherita nel 2023 è cresciuto dell’8% rispetto al 2022 e oggi si ferma a 7,80 euro. Tuttavia, l’aumento è ben più rilevante se si compara il prezzo corrente con quello del 2021: in questo caso la crescita tocca il +27%.

Una fotografia che cambia nei quartieri Solari-Washington, Famagosta-Barona e Ghisolfa-Cenisio, dove i prezzi tra il 2022 e il 2023 sono rimasti stabili, e oggi offrono anche la pizza margherita più economica della città: il costo medio, infatti, oscilla tra i 6 euro e i 6,5 euro. L’analisi previsionale è stata realizzata grazie a Resmart, primo strumento di intelligenza aumentata dedicato al mondo della ristorazione sviluppato da Maiora Solutions. Resmart permette di massimizzare i ricavi dell’azienda, elevare l’esperienza per il cliente, ottimizzare la composizione del menu e i prezzi e azzerare gli sprechi di cibo. Il tool di AI analizza i dati interni come vendite, listino prezzi, costi e acquisti di materie prime incluse e i dati esterni, vale a dire: prezzi dei concorrenti, trend di mercato, elementi macroeconomici legati alla geolocalizzazione. Combinando le informazioni con quelle della segmentazione della clientela, l’intelligenza artificiale è in grado di fornire previsioni di domanda futura.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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