Marocco: si aggrava il bilancio dei morti, ma il governo restio ad accettare l'aiuto internazionale

 
Continua a crescere il bilancio dei morti del devastante terremoto che ha colpito il Marocco. Secondo il conteggio delle autorità, il sisma ha causato 2.681 morti, oltre alla distruzione di interi villaggi sulla catena dell'Alto Atlante. Ma il governo marocchino è restio ad accettare l'aiuto internazionale, ad oggi limitato solo a quattro Paesi: Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati Arabi Uniti.
Una scelta spiegata con il timore che l'arrivo di squadre di soccorritori da Paesi diversi possa essere di difficile gestione. Visto che molte delle strade che raggiungono i villaggi hanno subito danni gravi, che ne impediscono l'uso, i soccorsi sono affidati ad elicotteri che raggiungono le località più isolate per lanciare viveri e medicinali.

Marocco: si aggrava il bilancio dei morti, ma il governo restio ad accettare l'aiuto internazionale

Albert Vasquez, responsabile delle comunicazioni di una squadra di 30 vigili del fuoco spagnoli, ha dichiarato che "è molto difficile trovare persone vive dopo tre giorni" ma "la speranza c'è ancora". Tom Godfrey, il team leader dell’organizzazione benefica di salvataggio britannica EMT, ha affermato che l’impatto peggiore si verifica nel sud-ovest, dove gli aiuti umanitari sono disperatamente necessari. Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, più di 300.000 persone sono state colpite dal terremoto, il più mortale in Marocco da quando un terremoto del 1960 distrusse Agadir, uccidendo tra le 12.000 e le 15.000 persone.

Con il passare delle ore, molta la rabbia della popolazione per il fatto che il governo respinga le offerte d'aiuto, giunte, in queste ore anche da Stati Uniti, Tunisia, Turchia, Taiwan e Francia. Persino la vicina Algeria, che ha una lunga storia di difficili relazioni con il Marocco, ha offerto soccorritori specializzati, personale medico e cani antidroga, oltre a letti, tende e coperte.
Ma il governo marocchino ha detto che non vuole rischiare una situazione caotica con decine di paesi e organizzazioni umanitarie che arrivano per aiutare.
"Una mancanza di coordinamento in questi casi sarebbe controproducente", hanno detto le autorità.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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