LinkedIn, Albergoni: "10 professioni emergenti e le tattiche per rimettersi in gioco a 50 anni"

- di: Barbara Bizzarri
 

Se prima erano i lavoratori a dover essere attrattivi per le aziende, ora la situazione si è capovolta: “merito” anche dellea great resignation seguita alla pandemia che tra lockdown più o meno violenti ha obbligato le persone a fare i conti con la propria vita: “C’è stato un ribaltamento del concetto domanda e offerta di lavoro. Ora le aziende devono imparare a essere attrattive e i lavoratori devono raccontarsi”, ha affermato Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn, social media del lavoro che conta circa 19 milioni di iscritti in Italia e un miliardo, più o meno, in tutto il mondo. Albergoni ha dichiarato, in un’intervista sul Corriere, che le aziende continuano ad aver necessità di portare a bordo persone nonostante i cali strutturali del 2022, anno in cui i numeri erano ancora esposti ai rimbalzi del post-pandemia, con aziende che avevano evidentemente imbarcato troppe persone, mentre altre che erano alla ricerca hanno dovuto fare i conti con una propria incapacità di incontrare le figure necessarie.

LinkedIn, Albergoni: "10 professioni emergenti e le tattiche per rimettersi in gioco a 50 anni"

Chi cerca un lavoro deve dire chi è – sottolinea l’esperto -, parlare di sé, farsi conoscere. Più che il titolo di studio o di lavoro, deve mettere in evidenza le sue competenze, le tante cose che sa fare e che conosce, anche perché sono in rapida evoluzione e le aziende cercano proprio quelle, non il job title. E da parte loro, le impese devono risultare attrattive, pulite, consapevoli del ribaltamento del concetto di “offerta di lavoro”. Questo, almeno, è ciò che spieghiamo ai nostri clienti: dall’amministratore delegato in giù, bisogna creare un ambiente che piaccia. Anche perché i dati della nostra ultima ricerca dicono che 6 lavoratori su 10, cioè il 61 per cento stanno valutando nuove opportunità, sia per quanto riguarda una migliore retribuzione che per la ricerca di una migliore work-life balance, cioè di una qualità delle giornate in equilibrio tra vita e lavoro. E sono soprattutto le donne a spingere questa dinamica”.

Soprattutto, Albergoni lancia un consiglio ai tanti cinquantenni (e oltre), costretti a a rimettersi in gioco: “Devi esserci e raccontarti, con un profilo che davvero parli di te, che riveli le tante competenze che hai acquisito negli anni, e non soltanto quelle legate al lavoro, ma anche le passioni, il volontariato, gli hobby, tutto ciò che dica chi sei veramente al di là del fatto che sai leggere e riempire un foglio Excel. E poi seguire le aziende che ti interessano, che ti ispirano, possibilmente partecipare alle discussioni, alle riflessioni quotidiane, farsi sentire. Ovviamente questo vale per il versante digitale, poi possibilmente bisogna cogliere le occasioni di relazioni fisiche, il classico networking. Ma queste cose non riguardano soltanto i cinquantenni, sono valide a qualsiasi età”.

Il manager traccia anche un profilo delle professioni emergenti, quelle con una maggiore crescita negli ultimi cinque anni: “addetto allo sviluppo commerciale, ingegnere dell'intelligenza artificiale, analista Soc, sustainability specialist, cloud engineer, data engineer, responsabile acquisti, cyber security engineer, consulente cloud e fiscalista, ma tutto è in continuo mutamento. E lo confermano gli intervistati della nostra ricerca: il 74% considera necessario il re-skilling, e la percentuale sale all’80 tra i millenial, e poi l’intelligenza artificiale avrà un impatto enorme sull’attuale panorama, sarà una transizione”.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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