Intervista a Pierantonio Vianello, Direttore di SEAT Italia

- di: Germana Loizzi
 

Dottor Vianello, SEAT è tra le case automobilistiche che mostrano la maggiore crescita delle vendite di vetture in Europa. Dopo un ottimo 2018, in cui le vendite SEAT sono aumentate del 10,5% rispetto al 2017, toccando 517mila 600 auto consegnate, incremento da record e sopra l’andamento del mercato. Dal 2012 al 2018 SEAT ha visto crescere le vendite del 60%, a dimostrazione che si tratta di un trend consolidato. In Italia, SEAT chiude il 2018 con un +13,8% rispetto all’anno scorso (mentre il mercato segna -3,11%) e registrando un +89% dal 2012. Qual è il segreto, o meglio i segreti, di questo successo?
Il segreto è un’offerta di prodotto straordinaria, mai vista precedentemente nella storia di SEAT: il Presidente Luca de Meo aveva promesso che, ogni sei mesi, avrebbe lanciato un nuovo modello e così è stato. Siamo partiti dalla nuova Leon, che ha subito avuto un notevole successo a livello europeo in quanto è stata una delle prime autovetture ad introdurre l’innovativa piattaforma MQB del Gruppo Volkswagen, una dimostrazione di fiducia nei confronti di SEAT. Successivamente, ci siamo spinti verso un segmento superiore con il SUV SEAT Ateca nel 2016, fino ad arrivare alla nuova Ibiza e Arona, che abbiamo lanciato nel 2017.
Un altro segreto è il grande lavoro svolto dal punto di vista commerciale soprattutto in Paesi come Germania, Regno Unito, Polonia, Olanda ed Austria. Grazie a questi investimenti, il marchio è cresciuto in termini di immagine e non solo di prodotto. Esprimiamo, al tempo stesso, design e tecnologia all’avanguardia e anche connettività. Abbiamo rivoluzionato totalmente il concetto di design grazie all’importantissimo lavoro di Alejandro Mesonero-Romanos, il nostro Direttore Design, il quale ha dato una forte impronta sia dal punto di vista dello stile, sia dal punto di vista tecnologico. Siamo stati i primi ad inserire il nuovo sistema di infotainment Full Link, ovvero la possibilità di avere un controllo totale, anche tramite comando vocale, molte delle app del nostro smartphone, collegate e visibili direttamente nel sistema e nello schermo touch della nostra vettura per averle sempre a portata di mano. E siamo stati anche il primo marchio ad aver integrato l’assistente vocale digitale Amazon Alexa, aggiungendo qualità e semplicità alla gestione della connettività e della tecnologia. Dopo Regno Unito e Germania, Alexa è stata introdotta anche in Italia. Sia il design che la tecnologia che offriamo hanno ottenuto importanti riconoscimenti. Tutto ciò ha portato pian piano altri Paesi che inizialmente erano meno propensi ad investire nel nostro marchio, come Francia ed Italia, ad avere numeri importanti, anche se in Italia è ancora presto per cantare vittoria nonostante il buon risultato ottenuto nel 2018: +13,8% rispetto al 2017. Altra caratteristica importante e da sottolineare è il fatto di essere in assoluto il marchio più “giovane” in Europa. Abbiamo una base di clienti con un’età media tra i sette ed i dieci anni più bassa rispetto a tutti gli altri costruttori. Abbiamo così una fetta di mercato alla quale rivolgerci, con risposte che continuano ad essere entusiasmanti. Tutto questo ci ha portato a cambiare anche la nostra comunicazione e a renderla più semplice e veloce. Ognuno nel mercato deve cercare il proprio posizionamento e noi lo abbiamo trovato: i più giovani ci scelgono, e questa è la nostra strategia. 

SEAT ha lanciato CUPRA, un marchio che gode di autonomia. Perché questa scelta, quali obiettivi vi proponete?
CUPRA nasce da un sogno concreto: un gruppo di appassionati di automobili che si rivolge a tutti quelli che hanno in comune questa passione. È una formula sinonimo di unicità, di prestazioni, si sposta dal marchio SEAT e copre una piccola parte del mercato che apparentemente poco ha a che fare con il mercato di massa.
Abbiamo scoperto che nel mercato esiste concretamente questa fascia di clienti e abbiamo creato un marchio a parte che si rivolge anche a persone che non hanno mai comprato una SEAT. All’interno della nostra azienda, si è creata una vera e propria organizzazione che sviluppa questo concetto e realizza prodotti specifici. La sportività del SUV CUPRA non si esprime solo attraverso i cavalli, ma anche tramite lo stile di vita di chi guida l’auto.
Siamo stati i primi al mondo a presentare una turismo da competizione completamente elettrica: nel 2020, infatti, questo prodotto sportivo gareggerà nel primo campionato turismo elettrico. Abbiamo studiato anche una formula di noleggio per i privati: con un anticipo relativamente basso (circa 8mila euro) e nella rata mensile da 319 euro sono inclusi assicurazione kasko, superbollo, manutenzione ordinaria e straordinaria.

Altra offensiva SEAT è quella su fronte dei Suv con il lancio di SEAT Tarraco. Perché viene definito “il SUV che mancava a SEAT”? Quali le sue caratteristiche principali e come questo prodotto è stato accolto dal mercato?
Tarraco è il nome dell’antica colonia romana che ha dato origine all’attuale città di Tarragona. Questo nome è stato scelto tramite un sondaggio fra i fan del marchio, a dimostrazione del fatto che cerchiamo la semplicità in tutte le cose, anche nella comunicazione. Mancava nella gamma dei SUV, una famiglia che ora è completa insieme ad Ateca e Arona. La Tarraco è stata positivamente accolta sul mercato in quanto, se parliamo di prezzo della vettura, siamo sui 29.900 euro con molti contenuti di pregio già di serie. Abbiamo lanciato anche una versione business, con tutti i sistemi di guida assistita già di serie.

Un’altra sfida che ha lanciato SEAT è quella dell’alimentazione a metano. Una scelta strategica, tanto che lei ha affermato che “in SEAT pensiamo che il gas naturale non debba essere considerato soltanto come una tecnologia ponte, bensì come una reale alternativa a lungo termine”. In quest’ambito, ha destato molto interesse l’Arona alimentata a metano. Cosa significa in concreto, in termini di ricerca e innovazione e in termini di vetture offerte sul mercato, il fatto che il gas naturale vada considerato come un’alternativa a lungo termine?
Noi pensiamo che il gas naturale non rappresenti solo una fase transitoria, e puntiamo su questo tipo di alimentazione come una delle alternative principali per poter sostenere allo stesso tempo l’ambiente e la mobilità. Trattandosi di una tecnologia già esistente e che può essere ampiamente offerta ai clienti, SEAT ha scelto di riconfermare il proprio impegno verso il metano e si attesta come il marchio europeo con la più ampia gamma di vetture alimentate a gas naturale.
La Arona alimentata a metano, per esempio, consente un’autonomia di oltre 400 km, senza compromettere praticità e guidabilità, a fronte di una spesa di soli 15 euro.
In questa ottica, SEAT ha siglato un accordo con Snam e l’idea è chiara: presidiare il mercato del gas naturale destinato all’alimentazione delle vetture. Progettare significa anche dar vita ad un prodotto che possa essere all’avanguardia dal punto di vista della sicurezza e che sia accessibile a tutti. Oggi le vetture elettriche rappresentano ancora un lusso per pochi, mentre con le auto alimentate a metano, possiamo offrire un’automobile a un prezzo competitivo, che sia accessibile a tutti e che rispetti l’ambiente. Quindi ecologica ed economica.

Quanto la non completezza dell’infrastruttura frena oggi il mercato delle auto a metano? Da questo punto di vista l’Italia, tra i grandi Paesi europei, presenta dei ritardi particolari?
L’accordo con Snam va anche in questa direzione: costruire insieme più infrastrutture possibili. In tutte le regioni italiane, fate alcune eccezioni, ci sono circa 1.300 stazioni dedicate al metano per servire 1 milione di veicoli. Come Gruppo invece, abbiamo stretto e stiamo stringendo accordi con realtà come Enel, per incrementare in maniera consistente le colonnine per ricaricare le vetture.

In tema di alimentazioni a basso e bassissimo impatto ambientale non si può non parlare dell’auto elettrica. Come si sta muovendo SEAT su questo versante? Qual è oggi in Italia la domanda per questo tipo di vetture? Prevede che ci sarà un incremento decisivo delle richieste nei prossimi 5-10 anni?
La domanda cresce sempre di più, ma non tutti possono permettersi le vetture elettriche in quanto oggi hanno dei costi abbastanza elevati. SEAT sta realizzando un’automobile elettrica che possa essere competitiva dal punto di vista economico e che possa essere accessibile a tutte le fasce di reddito. Questa politica sicuramente aiuterà ad aumentare la richiesta nel prossimo decennio.

Quali caratteristiche specifiche presenta per SEAT il mercato italiano?
La nostra attuale gamma è allineata al mercato italiano, e con la nostra gamma arriviamo a coprire l’85% dei segmenti. In questo senso, anche l’ultimo modello che stiamo lanciando, la Tarraco, per esempio, ha avuto un’accoglienza positiva da parte del pubblico. Nel suo primo anno completo, la Arona ha riscosso un notevole successo e la nostra SEAT Ibiza è tra le dieci vetture a metano più vendute in Italia, anche grazie al costo inferiore del metano rispetto alla benzina e al diesel.

L’altra questione di cui si parla molto è l’auto ad alto contenuto di connettività. Cosa offre oggi SEAT su questo fronte e cosa dobbiamo attenderci nell’immediato futuro?
Abbiamo già parlato del Full Link, Amazon Alexa ed altro, ma un’altra caratteristica importante è il connectivity box per la ricarica induttiva dei nostri cellulari: basta appoggiare lo smartphone per poterlo ricaricare senza fili o altri accessori. 
Il concetto è il seguente: ormai ognuno di noi usa lo smartphone per fare di tutto e vogliamo riproporre ai clienti questo concetto anche dentro le proprie auto. Perché la sicurezza è fondamentale per noi, e avere tutti questi strumenti tecnologici a comando vocale a disposizione è sinonimo anche di meno distrazioni per chi guida. Per esempio, abbiamo introdotto Shazam, l’app che riconosce le canzoni, perché oltre il 70% delle ricerche su Shazam viene effettuato a velocità superiore ai 30 km/h. Così, abbiamo aggiunto l’icona di Shazam nella schermata principale, in una posizione da essere richiamata facilmente dallo schermo.

Facciamo un balzo in avanti di 20 anni. Come immagina un’auto SEAT tra 20 anni? Sarà molto diversa da quelle di oggi?
Fare un balzo in avanti di così tanti anni è veramente difficile. In questo momento stiamo studiando e portando avanti la mobilità elettrica e connessa grazie alla tecnologia 5G, le tecnologie e gli standard di quinta generazione che ci potranno permettere di avere vetture con più comfort e sicurezza possibili ed inimmaginabili fino a qualche anno fa. La tecnologia 5G guarda sia alla mobilità connessa sia alla mobilità come concetto che possa contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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