Estate 2023, come sono andate le vacanze degli italiani?

- di: Barbara Bizzarri
 

Tra il 7 e l’11 settembre il Centro Studi TCI ha realizzato una survey on line con la community Touring, costituita da oltre 300mila persone che condividono contenuti, proposte e valori dell’Associazione, per fare emergere le tendenze del turismo nell’estate 2023: i questionari compilati sono stati oltre quattromila. L’indagine fa emergere le tendenze del turismo durante un’estate che ha visto la ricerca di una nuova normalità nei comportamenti e nell’esperienza di viaggio. La quasi totalità dei rispondenti, circa il 94%, ha fatto almeno una vacanza tra giugno e oggi, a riprova della vocazione viaggiatrice della community.

Estate 2023, come sono andate le vacanze degli italiani?

L’Italia è la destinazione di viaggio preferita per le vacanze estive 2023 (69%), un dato che si sta progressivamente riavvicinando a quello pre-pandemia (63% nel 2019). Chi ha scelto l’estero (31%), ha viaggiato soprattutto in Europa (26%), il 2% ha optato per le Americhe, circa l’1,5% per Africa-Medio Oriente e una quota analoga per Asia-Pacifico.

Le regioni più frequentate sono state Trentino-Alto Adige (15%), Puglia (12%), Sardegna (10%) e Toscana (9%). Si conferma nell’estate 2023 un certo interesse, probabile eredità del periodo pandemico, per le vacanze di breve raggio: il 37%, infatti, afferma di aver trascorso le vacanze all’interno della regione di residenza oppure in una zona limitrofa. All’estero, pur con numeri più contenuti, il Paese più scelto è stato la Francia (19%), che precede la Grecia (15%), seguita da Spagna (13%) e Germania (7%), che supera la Croazia.

Il mare è la meta preferita (42%) anche nell’estate 2023, al secondo posto tra le tipologie di viaggio c’è la montagna (19%) in lieve crescita rispetto al 2022 e tuttora al di sopra delle percentuali del 2019. Con una quota analoga, continua il recupero dei viaggi itineranti in auto, moto e camper (19%) anche se non ancora tornati ai livelli pre-pandemia. Si conferma, almeno rispetto ai dati pre-Covid, una certa rilevanza dei borghi e dell’entroterra (4%) e l’ulteriore recupero delle città d’arte (7%) che non si sono riallineate però ai dati 2019.

L’estate 2023 mostra una dinamica delle partenze simile ai periodi pre-Covid: massima concentrazione ad agosto (50%), media a luglio (32%) e una più bassa a giugno, pari al 18%, ma in crescita rispetto al 2019. L’auto, complice il peso ancora forte del turismo domestico e in parte anche di prossimità, è la protagonista (54%) per spostarsi nell’estate 2023, anche se è evidente un ulteriore calo rispetto al periodo pandemico e una tendenza al riallineamento ai dati 2019). L’aereo (22%) al contrario sta recuperando, pur lentamente, le posizioni senza aver ancora raggiunto i valori pre-Covid (33%): questo andamento comunque positivo, ma meno veloce del previsto è presumibilmente causato dall’enorme rincaro dei prezzi che ha colpito il settore.

Per quanto riguarda le strutture ricettive, hotel e villaggi restano la tipologia preferita per l’estate (44%), in linea con lo scorso anno ma ancora distanti dai livelli pre-pandemia. Crescono complessivamente gli appartamenti in affitto sia rispetto al post pandemia che al 2019: si conferma la tipologia con il trend migliore nel medio periodo. In lieve calo le seconde case (11%) sul 2022, ma rappresentano ancora una soluzione che riscuote un certo successo rispetto al 2019 (6%).

Dalle valutazioni espresse dalla community Touring, mediamente il giudizio sulla vacanza è buono e si attesta su un punteggio di 8.5, in crescita rispetto agli anni precedenti e tornato ai livelli del 2019. Nonostante ciò, la maggioranza delle persone (76%) ha riscontrato un incremento dei prezzi dei servizi turistici mentre la restante quota conferma una sostanziale stabilità (24%). Anche in funzione di questa situazione, il 50% della community (in aumento rispetto al 45% del 2022) si è imposto per le vacanze 2023 di contenere le spese di viaggio, pur di non rinunciare a partire.

È interessante analizzare le strategie adottate per contenere i costi: in primo luogo si è optato per soluzioni ricettive e di trasporto più economiche (57%, possibili più risposte), poi per la riduzione della durata del viaggio rispetto a quella desiderata (31%) e infine per la destagionalizzazione delle partenze, evitando il mese di agosto (27%).

Quella 2023 è stata un’estate caratterizzata da eventi meteo estremi, come ondate di calore particolarmente intense e precipitazioni molto abbondanti che in diverse parti d’Italia hanno causato danni e disagi (a Bardonecchia e in Trentino-Alto Adige, ad esempio) condizionando in parte l’esperienza di viaggio: il 27% della community Touring, in aumento rispetto al 15% dello scorso anno, ha sperimentato eventi estremi durante le proprie vacanze. Meno determinanti, invece, i disagi legati alla mobilità, che hanno influenzato solo il 15% dei rispondenti.

Infine, un tema che, con la ripartenza del turismo, sta tornando d’attualità: l’overtourism. Solo per il 26% l’estate 2023 è stata più affollata rispetto a quella dello scorso anno: probabilmente il mancato “tutto esaurito” atteso a inizio stagione ha in qualche modo scongiurato situazioni di forte congestione.

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