Cina: l'economia si confronta con un possibile effetto domino per la crisi immobiliare

- di: Redazione
 
La crisi annunciata dello sviluppatore immobiliare Country Garden lancia segnali poco incoraggianti sull'economia cinese. A sottolinearlo è stata la banca d'affari americana JPMorgan che, in una nota diffusa ieri, ha alzato le previsioni di insolvenza societaria ad alto rendimento dei mercati emergenti globali, in gran parte a causa dei crescenti timori di contagio nel settore immobiliare cinese a causa della crisi gravissima di Country Garden.
Per la banca, un default del debito di Country Garden potrebbe avere un effetto a catena sul settore immobiliare cinese e sull’economia in generale.

Cina: l'economia si confronta con un possibile effetto domino per la crisi immobiliare

Country Garden ha un portafoglio di sviluppi molto più ampio e più ampio rispetto all'altro gigante immobiliare cinese China Evergrande Group, entrato in default nel 2021 e che ha annunciato a marzo un programma di ristrutturazione del debito offshore.
Il settore immobiliare cinese vacilla dal 2020, quando Pechino ha represso i livelli di indebitamento dei promotori immobiliari della Cina continentale. Anni di crescita impetuosa hanno portato alla costruzione di ''città fantasma'' in cui l’offerta ha superato la domanda mentre gli sviluppatori cercavano di capitalizzare il desiderio di possedere case e investimenti immobiliari. Con il risultato che oggi le case invendute, da dato fisiologico, sono diventate una realtà dai contorni impressionanti.

Queste misure, note come la politica delle “tre linee rosse” della Cina, puntano a tre specifiche condizioni di bilancio che gli sviluppatori devono soddisfare se vogliono assumere più debiti. Le regole richiedono agli sviluppatori di limitare il loro debito in relazione al flusso di cassa, alle attività e ai livelli di capitale della società.
Il giro di vite deciso dalle autorità di Pechino ha però pesato anche sulla crescita poiché il settore rappresenta direttamente e indirettamente fino a un terzo dell’attività economica nella seconda economia mondiale.
Gli ultimi dati ufficiali relativi a questo fondamentale comparto dell'economia cinese hanno mostrato che i prezzi delle nuove case cinesi sono scesi per la prima volta quest’anno a luglio, toccando lo 0,2% su base mensile e lo 0,1% rispetto all’anno precedente, secondo le elaborazioni dell'Ufficio nazionale di Statistica. Si tratta dell'ennesimo segnale di una crescita vacillante, che sollecita una risposta politica.

Country Garden, che era uno dei più grandi sviluppatori della Cina, ha tempo fino all’inizio di settembre per effettuare pagamenti di coupon che ha mancato il 7 agosto. La scorsa settimana ha anche sospeso la negoziazione di 11 obbligazioni nazionali e ha emesso un avviso che prevede di registrare una perdita semestrale annualizzata fino a 55 miliardi di yuan (7,5 miliardi di dollari).
Nella stessa nota, JPMorgan ha affermato che un default di Country Garden potrebbe aggiungere 9,9 miliardi di dollari al conteggio delle insolvenze societarie ad alto rendimento dei mercati emergenti globali da inizio anno, portando il volume totale di default per il settore immobiliare cinese a 17 miliardi di dollari fino ad oggi nel 2023.

Secondo le stime di JPMorgan, un default di Country Garden potrebbe anche portare a 8 miliardi di dollari di insolvenze tra i restanti piccoli promotori immobiliari cinesi e altri 2 miliardi per ''alcuni esercizi di gestione delle passività''.
Dalla lettura della nota si rileva, inoltre, che oltre 100 miliardi di dollari di debito immobiliare cinese sono andati in default negli ultimi due anni e mezzo. Prima di Country Garden, il settore immobiliare cinese aveva già accumulato 109 miliardi di dollari di insolvenze dall’inizio del 2021, ovvero il 94% delle insolvenze totali in Asia durante quel periodo.
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