World Economic Forum: "L'Italia è impreparata per le sfide post pandemia"

- di: Daniele Minuti
 
L'edizione 2020 del World Economic Forum traccia un quadro piuttosto negativo per i prossimi mesi in Italia: dallo studio intitolato "Global Competitiveness Report", che analizza la situazione dei paesi in giro per il mondo nel fronteggiare le difficili sfide causate dalla pandemia, il nostro paese non è stato considerato pronto.

Quest'anno non è stata redatta l'annuale classifica sui livelli di competitività delle nazioni studiate, dato che l'inattesa crisi di quest'anno causata dall'emergenza sanitaria ha toccato indistintamente tutti. Si può però capire dove siano state adottate misure in grado di proteggere le finanze nazionali e i cittadini in maniera efficace. Il report sottolinea come questo sia accaduto dove c'era un alto livello di digitalizzazione, di solidità del sistema economico, forza del welfare e anche esperienze passate nell'aver fronteggiato delle epidemie.

Sono dunque questi paesi che si trovano nella posizione migliore per ripartire quando la pandemia sarà agli sgoccioli: Olanda, Nuova Zelanda, Svizzera e Stati Uniti hanno potuto reggere l'urto sulle loro economie grazie a un alto livello di digitalizzazione, permettendo a molti cittadini di lavorare da remoto nei periodi di lockdown; la solidità di paesi come Arabia Saudita, Usa e Finlandia ha dato la possibilità a diverse imprese di ottenere il credito necessario per rimanere in vita; Danimarca, Finlandia, Austria, Singapore e Svizzera sono spiccate per i tanti sostegni dati a chi ha avuto problemi di occupazione; Corea e Singapore avevano già affrontato epidemie come la Sars e quindi hanno potuto attivare con maggiore efficacia le misure sanitarie necessarie per contenere i contagi.

L'Italia, in questo elenco, è molto in ritardo risultando il paese più indietro nel conteggio dei fattori fondamentali per rimettere in moto il sistema economico fra quelli industrializzati
. Il problema principale è la scarsità di incentivi per gli investimenti nel settore di innovazione e Ricerca & Sviluppo, lacune che bloccheranno la creazione di nuovi mercati. Pesano anche un sistema fiscale ritenuto ancora obsoleto, un sistema scolastico non aggiornato e la mancanza di incentivi per le imprese in modo da favorire l'inclusione: il tutto accompagnato dalla difficoltà delle istituzioni nelle politiche con visione a lungo termine. Tutti fattori che renderanno molto più complicato il cammino del paese al di fuori della crisi.
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