Per Wall Street un brutto gennaio: S&P 500 ha perso il 5,3%

- di: Redazione
 
L'inizio del 2022, dopo un anno all'insegna della crescita, è stato veramente duro per Wall Street. Dopo aver guadagnato quasi il 27% nel 2021, l'S&P 500 ha chiuso il mese gennaio in calo del 5,3%, guadagnando la non certo lusinghiera palma del peggior gennaio dal 2009. Il Nasdaq Composite, ad alto contenuto tecnologico, ha perso il 9%, il peggior ''kickoff'' dal 2008. È ancora in correzione, in calo di oltre il 10% rispetto al picco di novembre.

Prosegue il pessimo inizio di 2022 per Wall Street

Le vendite sono state spinte dalle imminenti decisioni delle banche centrali, come la Federal Reserve, verso un rialzo dei tassi di interesse dai livelli minimi attuali per frenare l'inflazione. Le grandi aziende tecnologiche, che hanno guidato il rally di ripresa dalla pandemia, e le startup che sembrano più attraenti quando i costi dei prestiti sono bassi, hanno preso il sopravvento. Amazon è scesa del 10% a gennaio, mentre Facebook e Google's Alphabet sono scesi entrambi di circa il 7%.

L'app di trading Robinhood e la piattaforma crittografica Coinbase, entrambe quotate in borsa lo scorso anno, sono crollate rispettivamente del 20% e del 25%. Anche le aziende più piccole, il cui destino è strettamente legato alla salute dell'economia statunitense, hanno dovuto lottare. L'indice Russell 2000, che è composto da tali società, ha perso il 9,7% a gennaio ed é al 17% al di sotto del suo massimo di novembre.

Gli ultimi giorni sono sembrati migliori. Lunedì il Dow ha chiuso in rialzo dell'1,2%, mentre l'S&P 500 è salito dell'1,9% e il Nasdaq è balzato del 3,4%. Tuttavia, il quadro generale sembra più o meno lo stesso, lasciando gli investitori nervosi. Secondo alcuni rumors la Fed potrebbe aumentare i tassi di 0,5 punti percentuali a marzo.
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