VISA: "Per 9 italiani su 10, la carta è lo strumento migliore per pagare la ricarica dei veicoli elettrici"

- di: Daniele Minuti
 

Visa e The European House Ambrosetti hanno presentato i risultati dello studio "Pagamenti elettronici per la ricarica dei veicoli elettrici": l'analisi mostra come il 92,6% degli intervistati che posseggono un veicolo elettrico, preferirebbe pagare sempre con lo stesso metodo, il 94,6% ritiene che tutti i punti di ricarica dovrebbero accettare carte di credito o debito, con il 93% che vede questo cambiamento come fondamentale per facilitare l'accesso ai veicoli di questo tipo.

VISA: "Per 9 italiani su 10, la carta è lo strumento migliore per pagare la ricarica dei veicoli elettrici"

A fine 2022, in Italia risultavano 355.164 vetture elettriche, crescita del 50% su base annua ma comunque quota di solamente 0,9% della flotta totale, valore più basso fra i Bif-4 d'Europa. I punti di ricarica ammontavano a circa 37.000 (+96,4% di aumento medio fra 2018 e 2021).

Il 65,8% dei possessori ritiene scomodo l'attuale sistema di pagamento, che non permette di usare sempre un unico mezzo, mentre il 56,8% lo ritiene complesso, in quanto è necessario sapere in anticipo quale azienda opera nel punto di ricarica e quale app usare.

La scomodità del processo di ricarica risulta un fattore frenante nella transizione verso un paradigma di mobilità elettrica: per il 12,9% dei non possessori di un veicolo elettrico, l’incertezza riguardo le modalità di pagamento disponibili per effettuare la ricarica rappresenta il principale ostacolo all’acquisto.

Semplicità e fluidità dell’esperienza di pagamento si confermano fattori cruciali: l’89,0% di chi non possiede oggi un veicolo elettrico e il 93,0% di chi possiede un veicolo elettrico ritiene che l’accettazione di pagamenti con carta di credito/debito in tutti i punti di ricarica faciliterebbe notevolmente l'accesso alla ricarica dei veicoli elettrici, con il 94,6% di tale sotto-campione che, inoltre, considera fondamentale dotare tutti i punti di ricarica di soluzioni d’accettazione di carte di credito/debito.

Stefano M. Stoppani, country manager Visa Italia, ha spiegato: "La diffusione delle auto elettriche è in crescita e crediamo che gli utenti debbano avere le stesse opzioni di pagamento delle ricariche tramite carte fisiche o digitali, così come avviene alla pompa di benzina tradizionale. In Visa crediamo che ricaricare l'auto debba essere facile come pagare un caffè. Per questo stiamo lavorando a esperienze di pagamento fluide, veloci e sicure per tutti gli automobilisti e stiamo collaborando con il settore affinché integri standard di pagamento che forniscano ai consumatori una maggiore convenienza e possibilità di scelta".

Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile Area Scenari e Intelligence di The European House - Ambrosetti, ha aggiunto: “La normativa europea va sempre più nella direzione della completa elettrificazione del parco circolante e l’incremento dei punti di ricarica è un fattore abilitante per sostenerne la crescita sul fronte della domanda. L’indagine da noi realizzata in Italia mostra l’aspettativa del mercato per un metodo di pagamento digitale della ricarica elettrica per abilitare una maggiore semplicità e immediatezza: non sorprende che per il 70% dei rispondenti la rete infrastrutturale e l’incertezza riguardo le modalità di pagamento siano fattori ostativi all’acquisto di un mezzo elettrico. A fronte della crescente diffusione della e-mobility e dell’e-charging, normativa e mercato sono due fattori di spinta all’interoperabilità dei punti di ricarica: da un lato, l’Unione Europea ha evidenziato la necessità di garantire l’interoperabilità dei pagamenti presso i punti di ricarica e ad oggi in Italia non vi sono standard comuni per l’accettazione dei pagamenti presso i punti di ricarica, generando così una situazione frammentata e un’esperienza di pagamento poco «user-friendly»; dall’altro, la direzione adottata dall’UE è coerente con le richieste degli utenti di veicoli elettrici che chiedono di effettuare i pagamenti dell’e-charging con lo strumento a loro più comodo, affidabile e sicuro”.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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