A Venezia da agosto obbligatoria guida ogni 25 turisti, preoccupazione di Fiavet-Confcommercio

- di: Barbara Leone
 

Grande preoccupazione da parte di Fiavet-Confcommercio esprime per la modifica del regolamento di sicurezza di Venezia che entrerà in vigore il primo agosto prossimo, in piena stagione turistica, quando ormai le prenotazioni e l’organizzazione dei tour, soprattutto di turisti internazionali, sarà già precostituita, con costi chiari e guide assegnate. La limitazione del numero turisti seguiti da guide o accompagnatori nel centro storico di Venezia e nelle isole di Murano, Burano e Torcello, che prevede gruppi che non superino le 25 persone, ovvero la metà dei passeggeri di un pullman turistico, comporta per la Federazione  “un danno economico a imprese quali agenzie di viaggio e tour operator che commercializzano i loro prodotti con un anno di anticipo rispetto al viaggio”.

A Venezia da agosto obbligatoria guida ogni 25 turisti, preoccupazione di Fiavet-Confcommercio

La delibera, insomma, “dimostra la poca conoscenza del settore, che è un punto di forza della nostra economia”. Per il presidente Giuseppe Ciminnisi “tutto questo lascia intendere che l’amministrazione veneziana non ha dato ascolto in modo compiuto alle associazioni di categoria prima di varare il provvedimento. La limitazione a gruppi di 25 persone comporta l’utilizzo di due guide, con un aumento di costi molto significativo, mentre la limitazione dei tempi di percorrenza impedisce ai turisti di godere delle bellezze dei luoghi oggetto delle visite”.

Fiavet-Confcommercio fa anche notare che le guide autorizzate sono molto difficili da reperire e che dunque la delibera potrebbe sortire l’effetto opposto di quello a cui mira, aumentando il lavoro non regolare. Inoltre l’allungamento dei tempi, nel caso una sola guida debba occuparsi di due gruppi da 25 persone di uno stesso pullman, non consentirebbe di attuare i programmi prestabiliti nel pacchetto, creando così un’insolvenza che costringerebbe l’operatore al rimborso della escursione non usufruita. “Non siamo contro il regolamento veneziano in sé: se fosse stato annunciato per il prossimo anno ne avremmo preso atto e ci saremmo organizzati. Ma in alta stagione - spiega Ciminnisi - questo sconvolge i piani di moltissime imprese del turismo organizzato e insistiamo nel dire che per simili delibere l'ascolto e la condivisione dovrebbero essere presi in considerazione. Non si tratta del Comune di Venezia in particolare – conclude il presidente Fiavet - ma di un modus operandi che ci vede, in tutto il Paese, come una trascurabile entità economica, senza considerare che muoviamo il 13% del Pil Italiano e che per alcune città come Venezia rappresentiamo sicuramente un’introito ancora maggiore”.

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