Usa: svelò irregolarità di una società, informatore premiato con 3,5 milioni di dollari

- di: Brian Green
 
In Italia se ne parla da tempo, ma, almeno sino ad oggi, senza che se ne sia avuto un riscontro. Si tratta del whistleblower, definizione dietro cui si cela un informatore o, secondo altri, un delatore che svela alle autorità l'esistenza di irregolarità o atti illegali. Negli Stati Uniti, invece, questa figura è accettata, anzi se ne incentiva l'azione, anche grazie all'elargizione di premi in denaro per la sua collaborazione.

È, infatti, di poche ore fa la notizia che la Securities adn exchange commission, la Sec che vigila sulla attività di borsa, ha assegnato a non disprezzabile somma di tre milioni e mezzo di dollari ad un informatore che ha contribuito, con le sue segnalazioni, alle indagini del regolatore che hanno portato alle accuse di corruzione civile mosse nei confronti della società di soluzioni di rete e sicurezza informatica Juniper Networks.

La Sec, nel rispetto della sua linea di riservatezza, non ha reso noti i nomi della società oggetto di indagini e dell'informatore. Ma a rendere nota la vicenda sono stati gli avvocati che rappresentano l'informatore (rimasto comunque ignoto), secondo i quali il premio è collegato ad attività della californiana Juniper, che avrebbe violato il Foreign Corrupt Practices Act attraverso le sue filiali in Russia e Cina. Si è quindi appreso che l'informatore non è un dipendente Juniper ed è un cittadino straniero, che ha notificato alla Sec, alla fine del 2012, che la società era coinvolta in un grande schema di corruzione in Russia. Lo stesso informatore ha anche assistito nelle indagini interne della società ed è stato successivamente interrogato da una squadra di investigatori della della Sec del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

La Juniper ha accettato di pagare più di 11 milioni e 700 mila dollari come parte di un accordo del 2019 con la Sec, pur se non ha ammesso né smentito i risultati. La SEC nel 2019 ha affermato che, tra il 2008 e il 2013, alcuni dipendenti di vendita della filiale russa di Juniper hanno segretamente concordato con distributori terzi di finanziare viaggi di piacere per i clienti, compresi i funzionari governativi, attraverso l'uso di conti in nero. La Sec ha affermato che la presunta cattiva condotta è continuata anche dopo che l'alta dirigenza della società ne è venuta a conoscenza e che gli sforzi correttivi della società sono stati inefficaci.
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