Usa: la Giustizia di tutti gli Stati si allea contro le telefonate moleste
- di: Redazioe
I procuratori generali di tutti gli Stati Uniti si sono uniti in una causa comune contro una società di telecomunicazioni accusata di aver effettuato, negli anni, oltre 7,5 miliardi di chiamate automatiche a persone nel registro nazionale Do Not Call e che, quindi, non ne avrebbero dovuto ricevere.
La causa, secondo quanto riferito dall'Associated Press, è contenuta in un atto di 141 pagine, depositato presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti a Phoenix. La denuncia - che chiede l'avvio di un processo al fine di determinare i danni - è contro la società Avid Telecom, il suo proprietario Michael D. Lansky e il vicepresidente della società Stacey S. Reeves.
Usa: la Giustizia di tutti gli Stati si allea contro le telefonate moleste
L'avvio dell'azione legale arriva dopo la costituzione di una task force per controversie legate agli abusi addebitati alle società che instradano verso gli utenti delle telefonate automatiche, a dispetto dell'iscrizione dei destinatari nel registro che dovrebbe bloccare le chiamate moleste. Dell'organismo bipartisan, costituito lo scorso anno, fanno parte i massimi rappresentanti della pubblica accusa sul territorio nazionale, quindi 51 procuratori generali e del Distretto di Columbia. Un elemento per giudicare l'ampiezza che ha raggiunto il meccanismo delle telefonate automatiche è fornito dai dati che riguardano l'Arizona, dove tra dicembre 2018 e gennaio 2023, sono state 197 milioni le chiamate generate in automatico.
Il procuratore generale dell'Arizona, Kris Mayes, in una nota, ha dato un quadro di come ormai funzioni il sistema di queste telefonate generate da cervelli elettronici, dicendo che i consumatori sono raggiunti da telefonate che contengono addirittura minacce su un ipotetico avvio di azioni legali, giungendo persino ad annunciare, come possibili, degli arresti. La cosa più inquietante, si legge ancora nella nota di Mayes, è che ''molte di queste chiamate sono truffe progettate per spingere i consumatori spaventati, spesso anziani, a consegnare i loro soldi guadagnati duramente".
Nella denuncia si sostiene che Avid Telecom ha utilizzato numeri di ID chiamante contraffatti o non validi, tra cui oltre 8,4 milioni di chiamate che sembravano provenire da agenzie governative e forze dell'ordine, nonché da società private.
Da parte sua, Avid Telecom sostiene di avere sempre agito nel rispetto di leggi e regolamenti statali, lamentando il fatto che i procuratori generali abbiano avviato l'azione legale senza confrontarsi con la società.
Il fenomeno delle chiamate automatiche ha raggiunto livelli insostenibili in occasioni di consultazioni elettorali, come nel 2020, quando centinaia di migliaia di elettori negli Stati Uniti hanno ricevuto chiamate automatiche anonime che dicevano loro di "stare al sicuro e restare a casa". Clamoroso è stato il caso di due persone, riconducibili ad ambienti ultraconservatori, che sono state condannate per frode per aver effettuato oltre 85.000 chiamate automatiche agli elettori neri in cinque Stati. Nelle telefonate si diceva che la violazione delle ''prescrizioni'', mirate ad allontanare gli elettori neri (tradizionalmente vicini ai democratici) , poteva determinare anche l'arresto.