Usa: l'economia rallenta, calano le offerte di posti di lavoro

- di: Redazione
 
Negli Stati Uniti il mese di maggio ha segnalato, nonostante il fatto che la domanda complessiva sia rimasta forte, una diminuzione delle offerte di posti di lavoro, a conferma dei segnali di indebolimento dell'economia. Secondo i dati elaborati dal Dipartimento americano del Lavoro, i datori di lavoro hanno registrato 11,3 milioni di offerte di lavoro alla fine di maggio, in calo rispetto ai quasi 11,7 milioni di aprile. Ci sono comunque quasi due opportunità di lavoro per ogni disoccupato, una netta inversione rispetto al modello storico: prima della pandemia, c'erano sempre più disoccupati che posti di lavoro disponibili.

Calano le offerte di posti di lavoro negli Usa

Le cifre riflettono la particolare fase dell'economia dopo la crisi determinata dalla pandemia: l'inflazione sta colpendo i bilanci delle famiglie, costringendo i consumatori a contrarre la spesa, facendo sì che la crescita si stia indebolendo. Eppure le aziende aggiungono nuove posizioni lavorative, con la domanda particolarmente forte nei servizi legati ai viaggi e all'intrattenimento.

Quando sta accadendo spinge gli economisti a guardare ai dati sull'apertura di posti come segnale che il mercato del lavoro si sta raffreddando, il che potrebbe ridurre l'inflazione. Le aziende, peraltro, alla ricerca di personale per coprire le molte posizioni disponibili, hanno aumentato la retribuzione e offerto più vantaggi per attrarre lavoratori o per indurre quelli in organico a restare. L'aumento del costo del lavoro, peraltro, ha contribuito a far salire i prezzi, con l'inflazione ora ai massimi da 40 anni.

La Federal Reserve, guardando alle nuove aperture nel mercato del lavoro come prova del surriscaldamento dell'economia, sta aumentando rapidamente il tasso di interesse a breve termine, per raffreddare la spesa dei consumatori e delle imprese. Il presidente della Fed, Jerome Powell, sostiene che una spesa più debole ridurrà la domanda di lavoratori, le aperture di lavoro e gli aumenti salariali e, quindi, l'inflazione.
Per ora, la domanda di lavoro rimane forte. Il mese scorso, il governo ha affermato che i datori di lavoro hanno aggiunto 390.000 posti di lavoro a maggio, un buon aumento, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto al 3,6%, vicino al minimo di 50 anni. Ci sono comunque segnali che le assunzioni e la domanda di lavoro potrebbero raffreddarsi nei prossimi mesi.
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