Unioncamere: "524.000 posti disponibili a settembre, le imprese cercano informatici e cuochi"
- di: Barbara Bizzarri
Secondo il bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, le figure più contese tra le imprese questo mese saranno ingegneri, informatici, operai specializzati, e ancora cuochi, camerieri e professionisti nei servizi turistici. Per settembre sono pronti 524mila contratti di lavoro, dei quali 166mila destinati a giovani sotto i 29 anni. Eppure, le aziende lamentano difficoltà in 277mila assunzioni: quasi la metà di quelle generali (43,3%) e circa un terzo di quelle dei giovani (31,7%). Nel 27,8% dei casi non si trovano i candidati, mentre nell’11,9% a mancare è una «preparazione adeguata». Il mismatch riguarda soprattutto gli operai specializzati (56,8% la quota di entrate difficili da reperire), i conduttori di impianti fissi e mobili e le professioni tecniche (entrambe al 47%).
Unioncamere: "524.000 posti disponibili a settembre"
Tuttavia, il continuo rialzo dei costi dell’energia e delle materie prime, con i relativi effetti sull’inflazione e sui consumi, ha determinato una diminuzione pari a duemila contratti programmati in meno rispetto al 2021. La frenata al 13,6% del comparto manifatturiero si traduce con 15mila posti in meno rispetto a settembre 2021, segue a ruota il commercio, con una drastica diminuzione del 30,0% e 25mila contratti in meno rispetto a 12 mesi fa. Alcune professioni però non risentono della crisi. Tra gli under 29, i più ricercati con high skills sono ingegneri tecnici informatici e della produzione: per loro programmate 10mila assunzioni a settembre. Rispecchiano il buon andamento dei settori anche i contratti previsti per l’edilizia e il metalmeccanico: 10mila per operai specializzati e conduttori di impianti e macchine nella manutenzione degli edifici, 9mila nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche e 7mila in altri settori connessi.
Nonostante la frenata del comparto del commercio e dei servizi, sono comunque 31mila i giovani richiesti come cuochi, camerieri e nei servizi turistici e 14mila come commessi e in negozi ed esercizi all’ingrosso. I contratti offerti rimangono però in prevalenza a tempo determinato, pari a 296mila, 51,4% del totale, più del doppio rispetto ai 96mila a tempo indeterminato. Le maggiori difficoltà nel reperire personale si registrano nel Nord Est (per il 49% delle mansioni) e nel Nord Ovest (43%). Toccano quota 39,3% il Sud e isole e 42,1% il Centro. Non si trovano tecnici per l’ingegneristica (nel 64,1% dei casi), per la produzione di beni e servizi (59,9%), infermieri e altri operatori della salute (54,5%). Ma anche matematici, informatici, chimici, fisici ed esperti di scienze naturali (53,3%) e ingegneri (46,5%).
Tra gli operai si cercano quelli specializzati (56,8%), conduttori di impianti fissi e mobili, professioni tecniche (47%), meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (65,8%) e artigiani per le rifiniture delle costruzioni (65,6%), le lavorazioni metalliche e di minerali (63,2%), l’installazione di attrezzature elettriche (62,5%), oltre a fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e carpentieri metallici (61,0%).