La reputazione online premia finanza, innovazione e visione ESG: UniCredit, Intesa e Ferrari sul podio
- di: Cristina Volpe Rinonapoli
Nel primo trimestre del 2025, la classifica Top Brand Reputation di Reputation Manager ha incoronato UniCredit, Intesa Sanpaolo e Ferrari come le tre aziende con la migliore reputazione online in Italia. Lo studio ha analizzato oltre 3,4 milioni di contenuti digitali relativi a 217 aziende, esaminando l'identità digitale, i contenuti pubblicati e la loro evoluzione storica. L’indicatore utilizzato per calcolare l’impatto reputazionale prende in considerazione più di 100 parametri, e restituisce una fotografia dinamica della visibilità e percezione di marca.
La reputazione online premia finanza, innovazione e visione ESG: UniCredit, Intesa e Ferrari sul podio
Tra i quindici settori presi in considerazione, a generare il maggiore volume di contenuti è stato il comparto Media & Telco, con 1,2 milioni di contenuti relativi a 16 aziende. Seguono il settore Automotive, con 575 mila contenuti riferiti a 15 brand, e il cluster Fashion & Beauty, che raggruppa 32 società e ha prodotto 358 mila contenuti online nel trimestre. Questi tre ambiti, che raccolgono 63 aziende su 200 (pari al 31,5%), generano tuttavia quasi il 70% dei contenuti totali, a dimostrazione di una forte concentrazione tematica attorno ad alcuni comparti economici.
Il primato di UniCredit, la solidità di Intesa e la potenza del brand Ferrari
La vetta della classifica è occupata da UniCredit con un punteggio di 75,64. L’istituto bancario, guidato da Andrea Orcel, ha registrato un utile record di 9,7 miliardi nel 2024 e ha assunto un ruolo centrale nel risiko bancario, con operazioni strategiche in corso in Italia (su BPM) e in Germania (Commerzbank). Il rafforzamento del posizionamento internazionale è stato ulteriormente potenziato dall’alleanza con Ferrari, contribuendo alla crescita del capitale reputazionale.
Intesa Sanpaolo si posiziona al secondo posto con 71,96 punti. L’amministratore delegato Carlo Messina ha rilanciato l’impegno del gruppo con un piano da 800 milioni per il sostegno all’istruzione e un accordo da 200 miliardi con Confindustria per finanziare le imprese italiane fino al 2028. Una strategia che coniuga impatto sociale e visione industriale, consolidando la reputazione dell’istituto oltre i dati economici.
Chiude il podio Ferrari, con un punteggio di 71,36. Sotto la guida del CEO Benedetto Vigna, la casa di Maranello ha chiuso il 2024 con ricavi in crescita dell’11,8% e un utile netto aumentato del 21%. L’attesa per la prima Ferrari full-electric, in arrivo nell’ultimo trimestre del 2025, rafforza ulteriormente il profilo innovativo e attrattivo del brand.
Le altre posizioni in classifica e il peso dei settori non dominanti
Al quarto posto si colloca Poste Italiane, con 63,93 punti. L’amministratore delegato Matteo Del Fante ha guidato l’azienda verso un utile 2024 superiore ai due miliardi di euro, ottenendo per la sesta volta consecutiva la certificazione Top Employer e incrementando la partecipazione in TIM, confermandone il ruolo centrale come player di sistema.
Eni, quinta con 63,51 punti, è risultata l’azienda energetica con la migliore reputazione del trimestre. Il nuovo piano strategico 2025-2028, l’avvio del primo impianto europeo per SAF nella bioraffineria di Gela, la collaborazione con Renault per la decarbonizzazione e il ritorno in Formula 1 con BWT Alpine hanno alimentato il valore simbolico e concreto del brand guidato da Claudio Descalzi.
Mediaset si attesta al sesto posto con 62,76 punti. Pier Silvio Berlusconi ha rafforzato la leadership del gruppo nel panorama televisivo grazie alla crescita dei ricavi, all’operazione su ProSiebenSat e all’accordo con DAZN.
Segue A2A, settima con 61,16 punti, sotto la guida di Renato Mazzoncini: 864 milioni di utile netto (+31%), tre miliardi di investimenti e l’innovativo lancio dei lampioni “City Plug” che trasformano l’illuminazione urbana in infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici.
Ottava posizione per TIM, con 59,91 punti. Pietro Labriola ha avviato un piano strategico triennale 2025-2027 che prevede sei miliardi di investimenti, puntando su digitalizzazione e infrastrutture.
La finanza batte i settori più discussi
Andrea Barchiesi, fondatore e CEO di Reputation Manager, ha sottolineato come la classifica premi la capacità delle aziende di intrecciare solidità finanziaria, narrazione coerente sui temi ESG e leadership riconoscibili. Il fatto che due banche occupino le prime due posizioni, in un trimestre dominato da contenuti su Media, Auto e Moda, conferma che i temi finanziari – se ben comunicati – possono generare un impatto reputazionale superiore alla loro visibilità numerica. Una reputazione forte diventa così moltiplicatore di fiducia e leva di valore per il brand nel medio-lungo termine.