Continua il braccio di ferro tra Ue e Apple sulle agevolazioni concesse dall'Irlanda

- di: Redazione
 
L'avvocato generale presso la Corte di giustizia dell'Unione europea, l'italiano Giovanni Pitruzzella, ha sostenuto che la sentenza che consente ad Apple di evitare di pagare 13 miliardi di euro di tasse arretrate dovrebbe essere annullata. Tre anni fa, una sentenza che stabiliva che ad Apple erano state concesse agevolazioni fiscali illegali da parte del governo irlandese è stata annullata.

Continua il braccio di ferro tra Ue e Apple sulle agevolazioni concesse dall'Irlanda

Ma l'avvocato generale Giovanni Pitruzzella ritiene che il caso dovrebbe essere nuovamente riesaminato, sostenendo che erano stati commessi una serie di errori giuridici e che la sentenza a favore di Apple non aveva "valutato correttamente la sostanza e le conseguenze di alcuni errori metodologici che, secondo la decisione della Commissione, viziavano i ruling fiscali". Il parere legale non costituisce non è vincolante, ma il tribunale tende ad essere d'accordo con tale parere nella maggior parte dei casi.

In risposta alla posizione di Pitruzzella, un portavoce di Apple ha detto che la sentenza iniziale che permetteva all'azienda di evitare di ripagare le tasse era "molto chiara'', non avendo la società ''ricevuto alcun vantaggio selettivo e nessun aiuto di Stato", ritenendo quindi che questa linea dovrebbe essere confermata.
Nel 2016, la Commissione Europea ha deciso che Apple aveva ricevuto un trattamento preferenziale ingiusto da parte del governo irlandese, permettendole di pagare un’aliquota fiscale molto più bassa rispetto ad altre società.
La Commissione ha affermato che ciò costituiva un aiuto illegale concesso ad Apple dallo Stato irlandese.
La vicenda è diventata il simbolo degli sforzi della Commissione per reprimere quella che considerava una massiccia elusione fiscale da parte dei giganti multinazionali.
Il governo irlandese, da parte sua, ha sostenuto che Apple non dovrebbe rimborsare le tasse arretrate, ritenendo che ne valesse la pena per rendere il Paese una sede attraente per le grandi aziende.
L’Irlanda, che ha una delle aliquote fiscali sulle società più basse nell’UE, è la base di Apple per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa.
Due anni fa, un tribunale ha stabilito che la decisione della Commissione Europea secondo cui Apple avrebbe dovuto rimborsare le tasse era giuridicamente viziata e doveva essere annullata, ma ora quel pronunciamento potrebbe essere cancellato.
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