• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Trump rilancia la guerra dei dazi: 25% sull’India da agosto

- di: Vittorio Massi
 
Trump rilancia la guerra dei dazi: 25% sull’India da agosto
Trump rilancia la guerra dei dazi: 25% sull’India da agosto
L’annuncio scuote i mercati e irrita New Delhi. Il commercio globale entra in una nuova fase di tensione tra sovranità economica e sfida geopolitica.

Trump minaccia l’India: “Dazi del 25 % dal 1° agosto”

Donald Trump torna a giocare la carta del protezionismo aggressivo. In un post pubblicato su Truth Social, il presidente degli Stati Uniti ha annunciato l’introduzione di dazi del 25 % su tutte le merci importate dall’India, con effetto dal 1° agosto. “Sebbene l’India sia nostra amica, ha imposto per anni dazi commerciali tra i più alti del mondo e barriere non monetarie tra le più fastidiose”, ha scritto Trump, segnalando un’ulteriore penale in arrivo per l’acquisto da parte di Nuova Delhi di troppa energia e troppi armamenti russi.

È l’ennesimo colpo sferrato alla stabilità del commercio internazionale da un presidente che, al secondo mandato, ha moltiplicato i fronti di scontro: con l’Unione europea, con la Cina, e ora anche con il partner asiatico più ambivalente, quell’India che negli ultimi anni aveva cercato di ritagliarsi un ruolo di cerniera tra Est e Ovest.

I negoziati sono falliti: “Troppe concessioni chieste da Washington”

La minaccia dei dazi pendeva da settimane. Già lo scorso aprile, Trump aveva incluso l’India nella lista dei Paesi soggetti a dazi reciproci, ma sembrava che il dialogo commerciale potesse evitare lo scontro. Un accordo, tuttavia, non è arrivato.

L’India si sarebbe detta pronta ad accettare dazi anche superiori al 20 % senza cedere su altri punti strategici, rifiutando nuove concessioni in ambito digitale, farmaceutico e agricolo. Il nodo più critico resta quello delle barriere non tariffarie, considerate “discriminatorie” rispetto ai prodotti americani, soprattutto nel settore dei servizi digitali e dei brevetti.

Il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha confermato che Trump è “profondamente insoddisfatto dell’approccio indiano” e che a breve verrà annunciata anche una “penale extra” ancora non quantificata, probabilmente legata al commercio con Mosca.

New Delhi risponde con prudenza ma non abbassa la testa

La reazione del governo indiano è stata per ora contenuta. Il Ministero del Commercio ha fatto sapere che sta “analizzando l’impatto della misura e prenderà tutte le iniziative necessarie a difendere l’interesse nazionale”.

L’opposizione del Congress Party ha attaccato duramente il primo ministro Narendra Modi, accusandolo di “aver illuso l’opinione pubblica indiana con l’amicizia personale con Trump”. L’ex ministro degli Esteri Shashi Tharoor ha parlato di “un’umiliazione politica”, aggiungendo: “Trump tratta l’India come un satellite, non come un alleato paritario”.

A rischio 90 miliardi di dollari di interscambio commerciale

Nel 2024, il valore dell’interscambio commerciale tra Stati Uniti e India ha superato i 118 miliardi di dollari, con un saldo positivo per l’India di circa 45 miliardi. Le esportazioni più colpite dai dazi saranno probabilmente quelle dei settori farmaceutico, tessile, IT, gioielleria e componentistica elettronica.

L’effetto immediato dell’annuncio si è già fatto sentire sui mercati: il BSE Sensex ha perso oltre il 2 % e la rupia ha toccato i minimi da febbraio. Il timore degli investitori è che la spirale protezionista americana penalizzi anche le catene di fornitura più resilienti.

Oltre i dazi: la geopolitica dell’asse russo-indiano

Più dei numeri pesa la componente geopolitica della mossa trumpiana. L’accusa esplicita rivolta da Trump all’India riguarda i suoi rapporti con Mosca: Nuova Delhi ha continuato ad acquistare greggio russo a prezzi scontati anche dopo l’invasione dell’Ucraina e ha rafforzato le forniture militari con armamenti russi.

Per la Casa Bianca, tutto questo rappresenta una “violazione dello spirito dell’alleanza occidentale”. L’amministrazione Trump, che ha promesso di chiudere la guerra in Ucraina “entro dieci giorni dal nostro piano di pace”, interpreta l’ambiguità indiana come una sfida da sanzionare.

Un nuovo fronte nella guerra commerciale globale

Dopo aver colpito Cina, Ue e Messico, Trump apre un nuovo fronte con l’India. La strategia è sempre la stessa: usare la minaccia economica per forzare concessioni politiche, delegittimando le istituzioni multilaterali.

“È una strategia di tipo predatorio, non negoziale”, ha dichiarato il politologo indiano Pratap Bhanu Mehta. “Trump vuole che l’India rinunci a una politica estera autonoma per accedere a un mercato che, paradossalmente, lui stesso sta chiudendo”. E conclude: “Non è libero mercato, è dominio commerciale”.

La posta in gioco per l’India (e per il mondo)

L’India dovrà decidere se reagire con dazi di ritorsione, cercare alleanze alternative o continuare a negoziare da una posizione di forza. Al tempo stesso, si riapre il dibattito globale sulla subordinazione del commercio internazionale ai voleri unilaterali degli Stati Uniti trumpiani.

Secondo il think tank ORF, la crisi potrebbe accelerare la ricerca di accordi di libero scambio alternativi. Ma non sarà semplice: “Nessuno sostituirà nel breve periodo l’accesso al mercato americano”, spiega l’economista Indira Rajan. “Servirà ridefinire l’intera strategia industriale e investire molto di più sul mercato interno”.

La fine del multilateralismo?

Il dazio del 25 % è solo l’ultima manifestazione della nuova dottrina Trump: America First significa America Only. Se il commercio diventa uno strumento di imposizione geopolitica, la liberalizzazione perde ogni senso.

A subirne le conseguenze è un Paese che aveva cercato di giocare su più tavoli. Ma la lezione vale per tutti: in un mondo dominato dai dazi e dagli ultimatum, la vera merce rara è la stabilità.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 84 record
Pagina
4
05/12/2025
Asia mista, Nikkei in calo e Mumbai corre dopo la RBI
Borse asiatiche contrastate: Nikkei in ribasso su timori BOJ, Mumbai sale con il taglio ta...
05/12/2025
Miliardari record: boom di ricchezza, eredità e fughe fiscali
Mai così tanti miliardari e mai così ricchi: secondo UBS sono oltre 2.900 con 15,8 trilion...
05/12/2025
Antitrust Ue contro Meta: Whatsapp, IA e concorrenza nel mirino
L’Ue apre un’indagine su Meta per l’uso dell’IA su WhatsApp Business. Nel mirino possibili...
05/12/2025
Petrolio fermo ma teso: Ucraina e Fed tengono con il fiato sospeso
Prezzi del petrolio quasi fermi ma sostenuti da Fed e tensioni in Ucraina. Mercati in atte...
05/12/2025
Wall Street sfiora i massimi, Asia frena sul nodo tassi
Aggiornamento mercati: chiusura positiva per Wall Street con Nasdaq in rialzo e Dow quasi ...
04/12/2025
Borse europee in festa con auto e banche, Milano in scia
Le Borse europee chiudono in rialzo spinte dalle scommesse su un taglio dei tassi Fed. Mad...
Trovati 84 record
Pagina
4
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720