• SIMEST25 850 1

Trump intensifica la guerra commerciale, la Cina risponde

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Trump intensifica la guerra commerciale, la Cina risponde

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato un drastico inasprimento delle politiche doganali verso la Cina, portando i dazi al 104%.  La nuova mossa americana ha spinto la Cina a ricorrere all’Organizzazione Mondiale del Commercio, denunciando l’iniziativa come una manovra sconsiderata e pericolosa per l’equilibrio del commercio globale.

Trump intensifica la guerra commerciale: dazi triplicati su Temu e Shein

Le nuove tariffe colpiranno duramente soprattutto l’importazione di beni di consumo a basso costo provenienti dalla Cina, in particolare attraverso piattaforme come Temu e Shein. Dal 2 maggio, infatti, ogni articolo sarà tassato con una percentuale pari al 90% del suo valore o con un minimo di 75 dollari. A partire dal 1° giugno, la soglia minima salirà a 150 dollari per singolo articolo, cancellando di fatto i benefici legati alla norma “de minimis” che consentiva di non pagare dazi su spedizioni inferiori agli 800 dollari. Una misura che mira a scoraggiare l’acquisto di prodotti cinesi a basso costo da parte dei consumatori americani.

La risposta della Cina non si è fatta attendere, con il Paese che ha varato nuove tariffe supplementari dell'84% sui prodotti provenienti dagli Stati Uniti.

Reazioni e conseguenze economiche
Le reazioni dei mercati non si sono fatte attendere. Le principali Borse mondiali hanno registrato cali significativi: il FTSE 100 ha perso oltre il 3,5%, e anche le piazze europee hanno chiuso in profondo rosso. I settori più colpiti sono stati quello farmaceutico e siderurgico: giganti come AstraZeneca e GSK hanno visto crollare le loro quotazioni, mentre Tata Steel ha annunciato il taglio di 1.600 posti di lavoro nel Regno Unito, sintomo delle gravi ripercussioni industriali del nuovo scenario commerciale.

Prospettive future
L’amministrazione Trump ha difeso la scelta come una strategia per rilanciare l’economia americana e proteggere la produzione nazionale, ma crescono le preoccupazioni per l’innesco di una nuova recessione globale. I mercati valutari mostrano già i primi segnali di instabilità, con il dollaro e lo yuan in flessione. L’Europa lancia appelli alla moderazione, ma Washington e Pechino appaiono intenzionate a mantenere il braccio di ferro, alimentando un clima di profonda incertezza a livello internazionale.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 74 record
Pagina
3
17/04/2025
Rubinetti a singhiozzo, profitti a fiume: Acea sotto accusa
Perdite idriche sopra il 40%, rete colabrodo e disservizi cronici: il caso Acea tra invest...
17/04/2025
Mercati in tensione: Europa snobba la riduzione dei tassi BCE e chiude in calo
Le principali Borse europee hanno archiviato la seduta del 17 aprile 2025 con segni negati...
17/04/2025
Banca Ifis: ok dall'Assemblea all'aumento di capitale a servizio dell'Opas su illimity
Banca Ifis: ok dall'Assemblea all'aumento di capitale a servizio dell'Opas su illimity
17/04/2025
La Bce annuncia taglio dei tassi di 25 punti base, da 2,5% a 2,25%
La Banca Centrale Europea ha annunciato un nuovo taglio dei tassi
17/04/2025
Banco Desio e Italiana Assicurazioni insieme per ampliare l'offerta del comparto vita
Banco di Desio e della Brianza ha annunciato l'avvio di una collaborazione strategica con ...
Trovati 74 record
Pagina
3
  • SIMEST25 720