Thales Alenia Space firma contratto con Asi per la Space Factory 4.0: al via in Italia un sistema di fabbriche spaziali interconnesse

- di: Barbara Bizzarri
 

In Italia ci sarà un sistema di fabbriche spaziali interconnesse, operativo entro il 2026, che vedrà anche Argotec, Cira e Sitael nel Raggruppamento Temporaneo di Imprese. È stato firmato da Thales Alenia Space con l’Agenzia Spaziale Italiana un contratto per lo sviluppo della Space Factory 4.0, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). La notizia è stata diffusa oggi, nel quartier generale dell'Agenzia, al termine della presentazione del presidente Asi Giorgio Saccoccia del bilancio 2019- 2023 del suo mandato che si sta chiudendo. In qualità di mandataria, la joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33% guida un Raggruppamento Temporaneo di imprese che include Argotec, Cira e Sitael, per la realizzazione di un sistema di fabbriche spaziali interconnesse locate in Italia che sarà operativo entro il 2026.

Thales Alenia Space firma contratto con Asi per la Space Factory 4.0: al via in Italia un sistema di fabbriche spaziali interconnesse

Thales Alenia Space spiega che, in qualità di mandataria, consoliderà le competenze industriali del nostro Paese nella realizzazione e verifica di componenti e parti di satelliti. Il consorzio implementerà sistemi di automazione e digitalizzazione dei processi per costruire satelliti avanzati, in particolare nel settore dei micro e piccoli satelliti che includono le famiglie Platino e Nimbus. La Space Factory offrirà i mezzi e gli strumenti specifici per produrre satelliti avanzati in un’ampia gamma che va dalle grandi infrastrutture di satelliti di poche centinaia di kg ai satelliti di poche decine di chilogrammi, prodotti nelle grandi quantità previste dalle nuove configurazioni di costellazioni.

Le realtà della Space Factory 4.0 saranno localizzate in Piemonte con Argotec, nel Lazio con Thales Alenia Space, in Campania con il Cira, in Puglia e in Toscana con Sitael, un sistema di aziende spaziali interconnesse con la filiera, comprese startup e centri di ricerca e creando un hub produttivo avanzato per programmi spaziali nazionali, europei e internazionali. "Desidero ringraziare fermamente il governo italiano e l’Agenzia Spaziale Italiana per il loro continuo sostegno allo sviluppo di questo avanzato sistema di produzione spaziale basato sulle più recenti tecnologie digitali, in grado di rafforzare la competitività spaziale italiana ed europea - ha detto Massimo Claudio Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia -. l'Italia è uno dei pochi Paesi al mondo ad offrire capacità in tutti i segmenti del settore spaziale. Negli ultimi anni, il Paese ha intrapreso investimenti crescenti per incrementare ulteriormente il potenziale di innovazione e capacità industriale, come dimostra l'iniziativa Space Factory. Il progetto prevede l'impiego di processi digitali e automatizzati all'avanguardia per supportare gli alti tassi di produzione necessari per le costellazioni e le megacostellazioni di oggi e del futuro, riducendo al contempo il time-to-market".

Uno degli elementi chiave di questo progetto interconnesso è la realizzazione di una facility interamente digitale per la progettazione, produzione e test di satelliti. Si tratta di un digital hub che utilizzerà tecnologie avanzate durante tutte le fasi della realizzazione di un satellite, quindi progettazione, assemblaggio integrazione e test, tra cui gemelli digitali, tecniche di realtà virtuale e aumentata, simulatori integrati con la filiera ed elementi di automazione (robot-cobot). La facility sarà dotata di camere pulite altamente versatili e flessibili per supportare l’integrazione e test di un’ampia gamma di costellazioni di differenti grandezze nonché satelliti di osservazione della Terra, esplorazione spaziale e altre applicazioni.

Il contratto capitalizza i già comprovati punti di forza di Thales Alenia Space come leader europeo nei progetti spaziali governativi e commerciali, come la costellazione Galileo di seconda generazione, i nuovi satelliti per il programma Copernicus, Rose-L e Cimr, e la costellazione Iride, nonché le migliori conoscenze nelle discipline aerospaziali e industriali provenienti da centri accademici come Politecnico di Milano, Università di Roma "La Sapienza" e un'organizzazione globale di livello mondiale come Accenture, leader nell'innovazione digitale e di processo a supporto del settore aerospaziale.

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