Un video virale diventa aiuto concreto: la popstar finanzia la raccolta per le terapie della bimba di 2 anni. La famiglia ora può concentrarsi sulle cure, tra chemio, trapianto di cellule staminali e possibili trasferte per protonterapia.
“È la mia amica”: da quella frase innocente, pronunciata guardando un tablet, è nata una catena di eventi. Il video di Lilah, due anni, è rimbalzato sui social fino a raggiungere Taylor Swift, che ha effettuato una donazione da 100.000 dollari per sostenere le spese delle cure. Accanto al versamento, un messaggio semplice e personale: “Sending the biggest hug to my friend, Lilah! Love, Taylor.”
La battaglia clinica della bambina
Lilah è stata operata per un tumore cerebrale al IV stadio individuato dopo una crisi convulsiva. L’intervento ha consentito l’asportazione della massa, ma il percorso prosegue con chemioterapia e un protocollo a cellule staminali, con possibili valutazioni per protonterapia in centri specializzati. In gioco non c’è solo la riuscita medica: ci sono viaggi, alloggi, farmaci, giorni di lavoro persi.
Una “swiftie” dalla pancia alla corsia
La musica di Taylor Swift accompagna Lilah fin dalla gravidanza. Oggi è un cuscinetto emotivo tra visite e terapie: canzoni che la fanno ballare, sorridere, resistere alla paura. La madre, Katelynn Smoot, lo racconta senza giri di parole: “Ho ascoltato quelle canzoni per mesi e ora vedo quanto le diano forza.”
Un aiuto che libera tempo e respiro
Il dono dell’artista non è solo simbolico: copre spese immediate, consente di affrontare trasferte verso i centri più adatti e di alleggerire i costi non coperti. Significa più tempo per seguire la bimba, meno energie bruciate nell’ansia del quotidiano. La famiglia ha ringraziato condividendo la gioia di Lilah che danza dopo la notizia.
Quando la celebrità diventa ammortizzatore sociale
Il caso dimostra come la popolarità possa tradursi in capitale solidale. La visibilità non resta vetrina: se indirizzata, diventa leva redistributiva capace di coprire gli spazi dove il welfare non arriva. Taylor Swift ha una storia di sostegni a singoli casi, spesso scatenando un effetto volano tra i fan che amplifica l’impatto.
Cosa succede adesso
La raccolta prosegue per garantire continuità terapeutica e una migliore qualità di vita nei prossimi mesi. Con il primo obiettivo raggiunto, l’attenzione può spostarsi sulla scelta dei protocolli più efficaci e sulla gestione delle trasferte eventuali.