Tankoa Yachts

 

Un gruppo che incarna il ‘pensare in grande’. Tecnologia, innovazione ed ecologia. Intervista alla Presidente Eva Orsi.

 

Lei ricopre la carica di Presidente di Tankoa Yachts da settembre 2018. Cantiere creato dal padre industriale ed ex proprietario di Baglietto, Guido Orsi, dal 2014 ad oggi Tankoa Yachts ha venduto e messo in acqua ben 4 superyachts da 69, 50 (2 unità) e 72 metri. Cantiere economicamente solido, Tankoa non ha legami con le banche perché si autofinanzia, conta circa 50 dipendenti fissi più un centinaio di subcontractor che subentrano nelle fasi intense di costruzione di nuovi yacht. Lei arriva alla tolda di comando dopo suo fratello, Guido jr, che ha voluto un cambiamento per motivi personali. In un’intervista rilasciata lo scorso 9 maggio ha dichiarato: “Penso di avere una prospettiva diversa e idee nuove, forse perché ho meno esperienza nel settore nautico e meno preconcetti. Ho notato, questo è già qualcosa che Tankoa fa, che c’è bisogno di più innovazione in termini di design e tecnologia, ma anche di esperienza”. Qual è a suo avviso il primo, parziale bilancio della sua attività in meno di un anno da Presidente? Quali idee nuove ha messo sul tavolo? 
Abbiamo appena consegnato la nostra seconda 50m, da settembre ad ora ho visto i processi sulle decisioni in merito agli interni, la struttura e la progettazione erano già completate. Sono lavori che procedono ad un’estrema velocità, decisioni importanti da prendere per tempo per evitare ritardi nella consegna. Oltre al team Tankoa che reputo una grande famiglia abbiamo lavorato insieme a Francesco Paswkoski e Margherita Casprini, due persone fantastiche con una cura estrema nei dettagli. La fortuna più grande in ogni caso è stata la relazione instaurata con l’armatore dal CEO Euro Contenti, che è riuscito a trasmettere con grande passione a tutti noi. Tutti questi piccoli dettagli penso siano il risultato finale della barca. Bintador è stato un processo velocissimo, ci sono altre trattative in corso ma ci vorrà del tempo, siamo tutti fiduciosi. Insieme al direttore commerciale Giuseppe Mazza, ho conosciuto molte persone, la nautica è un piccolo mondo. Il nostro obiettivo è fare conoscere il cantiere a tutti e pian piano ci stiamo riuscendo. I diversi premi vinti da SOLO, la quarta barca in acqua e la quinta costruzione in consegna per il 2020 sono piccoli passi fondamentali per Tankoa. 

Tankoa Yachts incarna il concetto di “pensare in grande”. Le sue infrastrutture e competenze sono focalizzate su straordinarie costruzioni semi-personalizzate e personalizzate da 50 metri in su. Siete visti dal mercato come un cantiere navale ‘boutique’. Quali sono gli elementi essenziali che vi fanno meritare un appellativo così importante, che esprime processi molto strutturati e organizzati, qualità superiore, ingegneria superba e specifiche tecniche ‘second-to-none’, ma allo stesso tempo un alto livello di flessibilità?
Essere sempre aggiornati sulle ultime tecnologie, un know how di persone esperte che pochi possono vantare e un cantiere con un personale specializzato che ha voglia di raggiungere gli obbiettivi nel minor tempo possibile. Il cantiere è organizzato bene, l’atmosfera che si respira è sempre positiva e questo aiuta anche con la comunicazione interna. L’elemento essenziale è rendere il cliente soddisfatto, seguendo assieme a lui tutto il processo di costruzione. Fondamentale rispettare i termini e specialmente essere in tempo per la consegna. Costruiamo poche barche (al momento due, ma potremmo arrivare a tre alla volta), questo è il nostro punto di forza, riusciamo a dedicare il tempo necessario per la realizzazione dello yacht, in ogni suo minimo dettaglio, ascoltando il cliente e realizzando i suoi sogni.

Il settore nautico, come noto, ha subito una gravissima crisi durante la recessione determinata dalla crisi finanziaria globale scoppiata alla fine del 2008. Come avete reagito in questo periodo di grande magra per tutti gli operatori del settore, compresi quelli di altissima gamma tra i quali avete un posto importante?
Diciamo che il nostro debutto è stato proprio nel momento più critico del mercato. Non ero ancora in azienda ma seguivo il cantiere e cercavo di essere aggiornata. Non è stata una decisione facile quella di tener duro e credere più di ogni altra cosa che saremmo andati avanti. La passione del nostro team ha fatto in modo di mantenere insieme il gruppo, scavalcando ostacoli difficili e riuscendo in fine a varare una barca all’anno dal 2016 ad oggi.

È noto che gli yacht Tankoa sono davvero eccellenti. Hanno tutti il tratto distintivo del designer Francesco Pazkowski e in particolar modo il 72 metri ‘My Solo’ ha ricevuto nel 2018 diversi premi importanti nel mondo della nautica non solo per il design, ma anche per l’innovazione tecnologica. Non ultimo il nuovo S501 Hybrid MY Bintador, varato lo scorso maggio, è pronto a debuttare al salone di Monaco (settembre 2019) ed è uno dei pochi yacht ibridi di questa stazza. Che significato ha per voi questo balzo nell’ibrido? Quali risposte vi attendete dal mercato? Quali problematiche comporta l’ibrido?
Riuscire ad essere ai passi col tempo è un grande obiettivo, per ogni barca da noi costruita abbiamo sempre cercato di guardare avanti per permettere di essere all’avanguardia anche dopo la consegna. L’ibrido è una novità anche per noi, siamo riusciti a raggiungere gli standard necessari e siamo rimasti sotto i parametri richiesti. Risultato raggiunto! Non abbiamo spinto noi per l’ibrido, al giorno d’oggi siamo ancora all’inizio di questa nuova tecnologia, ma era un punto fondamentale per l’armatore. Assieme a diesel center abbiamo raggiunto un accordo e siamo riusciti a consegnare la barca come da aspettative. Navigare con questa barca è pazzesco, sembra di essere ormeggiati, il silenzio è fondamentale, fa la differenza. Presenteremo la barca a Monaco a settembre, Tankoa ancora una volta dimostrerà di essere un cantiere in grado di soddisfare i clienti con un prodotto unico nel suo genere.

Collegandoci alla domanda precedente, l’innovazione tecnologica oggi è molto spesso sinonimo di aumento dei livelli di sostenibilità. Gli yacht Tankoa hanno ricevuto importanti riconoscimenti per la loro ecologicità. Il Rina (Registro italiano navale) ha assegnato al 72 metri ‘Solo’ il ‘Platinum Green Plus”. Come intendete il concetto di sostenibilità? Qual è il vostro specifico concetto di sostenibilità?
L’ibrido oggi essendo a uno step iniziale, non punta solamente sulla sostenibilità, questo obbiettivo verrà raggiunto con l’aumento della ricerca e della tecnologia. SOLO è uno yacht tecnicamente avanzato grazie alla carena progettata dal Proff. Ruggiero. Oltre ad essere efficiente è uno yacht eco-friendly ma allo stesso tempo high-tech. I motori principali sono equipaggiati con Eco Spray SCR pre ridurre le emissioni. I tre generatori Northen Lights sono dotati di un sistema soot burners HUG per eliminare i cattivi odori, le acque sporche e le classiche macchie di fumo nero sulle fiancate. Bintador essendo ancora più attuale, uno dei pochi yacht di 50m ibrido nel mondo, è ancora più avanzato, un piccolo passo verso il futuro.

Situati a Genova Sestri Ponente, il cantiere e il quartier generale di Tankoa Yachts non sono solo posizionati nel centro del Mediterraneo, ma anche nel cuore di una città con una tradizione millenaria di costruzione navale. Una città di marinai che offre un contesto unico e valori aggiunti inestimabili. Ed è noto che il vostro cantiere è un gioiello. Quali sono le sue caratteristiche più importanti?
Siamo in una posizione strategica non che unica. A 5 minuti dall’aeroporto di Genova, davanti alla stazione ferroviaria di Sestri Ponente e all’uscita del casello autostradale Genova Aeroporto. Raggiungerci non è assolutamente impegnativo, Genova con tutta la sua storia riesce a dare una fondamentale importanza al nostro settore. Circondati da persone esperte, da imprese con una grande professionalità e know how del nostro settore. Tankoa è speciale, basta visitarci per capire di cosa stiamo parlando. La struttura degli uffici è unica nel suo genere, ampie vetrate si affacciano sull’aeroporto. La banchina di oltre 250m, la struttura coperta che può ospitare 2 yacht dai 40 ai 90m, il nostro barge “Karsal.” Tutti elementi che ci permettono non solo di costruire i migliori yacht ma anche di poter eseguire lavori di refit e re-build.

Q
uali sono gli yacht attualmente in costruzione nel cantiere di Genova Sestri Ponente? E a proposito di produzioni, lei ha affermato che “attualmente stiamo consegnando uno yacht all’anno, ma il nostro obiettivo è di aumentarlo a due all’anno, il che significherebbe avere quattro scafi in costruzione in qualsiasi momento”. Vede lontano o vicino questo obiettivo in base all’andamento della domanda nautica, in ripresa dopo il colpo subito durante la grande recessione?
La domanda è in crescita, noi stiamo puntando a fare conoscere il nostro brand. Giustamente i clienti puntano a cantieri con una storia centenaria, ma stiamo dimostrando che le persone che hanno creato Tankoa, con una vita di esperienza nel settore sono assolutamente in grado di consegnare barche ottenendo il massimo delle aspettative. Ci dedichiamo completamente ad ogni nostra creazione, i clienti lo percepiscono. Abbiamo appena consegnato la S501 Hybrid, abbiamo in costruzione un’altra S501 a propulsione standard (consegna 2020) e abbiamo cominciato un’altro scafo nella struttura di La Spezia (consegna 2021).
Stiamo cercando di uscire da questo periodo a testa alta, vogliamo dimostrare di essere uno dei cantieri migliori d’ Italia. Rispettiamo i contratti e i tempi di consegna, siamo all’avanguardia e questo ci permetterà di raggiungere i nostri obiettivi.

Sembra che ci sia un certo fermento nel mercato degli yacht più grandi, da 70 a 100 metri. Tankoa è certamente in grado di realizzarli, perché può costruire fino a 90 metri, ma un capannone di costruzione può essere esteso fino a 100 metri, se necessario. Qual è, dal suo punti di vista privilegiato d’osservazione, la situazione della domanda di mercato di yacht più grandi? Più, in generale, su quali segmenti di yacht si sta orientando la ripresa in atto della domanda?
Dopo la crisi del 2009 possiamo dire che il mercato degli yacht si sta pian piano riprendendo, specialmente per quelli a motore che hanno incrementato la percentuale di vendita in questi ultimi anni. L’Italia è leader mondiale degli ordini di superyacht, ho letto che il 50% delle consegne complessive coprono il segmento dai 30 ai 40m. In Tankoa costruiamo barche dai 50 m in su, ma anche noi percepiamo l’aumento della richiesta che dovrebbe essere aumentata del 4% negli ultimi 5 anni.

L’altissima efficienza tecnica e il comfort assoluto di ogni yacht Tankoa sono legati all’inimitabile artigianalità ‘Made in Italy’. Qual è, allargando il discorso, la concezione del lusso che traspare dagli yacht Tankoa?
Essere armatore di uno yacht è già un lusso che in pochi si possono permettere. Poter realizzare i sogni dei nostri clienti con in più la certezza del vero made in Italy è di sicuro un pregio di Tankoa. Ogni yacht Tankoa punta ad essere attuale al momento della consegna, il design della nostra linea è pazzesco. Devo dire che oltre all’efficienza di ogni nostro yacht, quello che traspare di più è di sicuro la cura nei dettagli, la scelta dei materiali migliori e il design/decor che permette di farci riconoscere in tutto il mondo. Francesco Paszkowski e Margherita Casprini come sempre riescono a dare importanza ad ogni yacht Tankoa facendo trasparire l’eleganza italiana e la superiorità nel risultato finale.

Un vostro parametro chiave di riferimento è che “l’innovazione non ha bisogno di essere vista, ma sentita”. Da qui la cura particolare al silenzio durante la navigazione. Quali sono i principali accorgimenti tecnici che vi consentono di raggiungere questo invidiabile primato?
Parlando di innovazione le diverse caratteristiche  che contraddistinguono il nostro primo yacht ibrido è di sicuro la silenziosità. I risultati dati dei test di rumorosità e vibrazioni effettuati durante le prove in mare hanno dato valori molto inferiori a quelli indicati nei valori della specifica tecnica. Questi dati si potrebbero paragonare ai valori riscontrati in un motorsail delle stesse dimensioni.
Prestazioni e performance in termini di consumi e velocità sono ottimi, con la sola propulsione tradizionale lo yacht raggiunge una velocità superiore ai 17 kn. Nelle modalità diesel elettrico ed ibrida, alla velocità di 10,5 kn abbiamo riscontrato un consumo di 115 litri orari con conseguente risparmio oltre che del combustibile anche alle ore di moto dei macchinari.
Navigare in questo modo fa aumentare la percezione di libertà che solo in mare si ha, il silenzio del mare e del vento saranno i protagonisti.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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