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Tajani: "Imprese Italia-GB unite sull’energia pulita per rilanciare la crescita"

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Tajani: 'Imprese Italia-GB unite sull’energia pulita per rilanciare la crescita'

Una giornata significativa per le relazioni tra Italia e Regno Unito, all’insegna della cooperazione economica, della sostenibilità e della visione comune per una crescita più equa e verde. In occasione della visita ufficiale a Roma di Sua Maestà Re Carlo III, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha preso parte, insieme al suo omologo britannico David Lammy, a una tavola rotonda dal titolo “Clean Power for Growth” (Energia Pulita per la Crescita), ospitata presso il complesso dell’ex Mattatoio, simbolo di rigenerazione urbana e innovazione sostenibile nella Capitale.

Tajani: "Imprese Italia-GB unite sull’energia pulita per rilanciare la crescita"

L’evento ha visto la partecipazione di una selezione di imprese italiane e britanniche attive nel settore dell’energia rinnovabile, della tecnologia verde e della transizione ecologica, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione industriale e commerciale tra i due Paesi.

Un nuovo asse industriale per il futuro sostenibile

"Con il mio amico David Lammy, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Sua Maestà Re Carlo d'Inghilterra, abbiamo riunito imprese italiane e britanniche per promuovere l'utilizzo di energia pulita per la crescita", ha scritto Tajani in un post pubblicato sulla piattaforma X (ex Twitter). Il messaggio è chiaro: l’Italia e il Regno Unito intendono lavorare fianco a fianco per costruire un modello di sviluppo che metta al centro l’energia sostenibile, la tutela ambientale e la competitività economica.

Il vicepremier ha sottolineato che in una fase così delicata per il commercio globale – segnata da tensioni geopolitiche, crisi energetiche e necessità di diversificazione delle fonti – è fondamentale rafforzare i legami strategici e promuovere investimenti incrociati tra le economie europee.

Cooperazione economica con una visione geopolitica

Ma l’ambizione del progetto va oltre il perimetro bilaterale. Tajani ha infatti posto l’accento su un aspetto chiave: “Esportare modelli di crescita positivi in Africa anche per contrastare l’immigrazione irregolare”. Un’affermazione che delinea una visione più ampia, dove la cooperazione in ambito energetico si trasforma in uno strumento di politica estera. L’idea è quella di sostenere lo sviluppo nei Paesi africani attraverso partenariati che portino tecnologie verdi, know-how e formazione, contribuendo alla creazione di opportunità locali e a una maggiore stabilità economica e sociale.

Imprese protagoniste della transizione verde

La tavola rotonda ha rappresentato anche un’occasione per ascoltare le esperienze dirette delle aziende presenti, che hanno illustrato progetti, tecnologie e strategie per contribuire alla decarbonizzazione e all’efficienza energetica. Si è parlato di idrogeno verde, eolico offshore, sistemi fotovoltaici di nuova generazione, smart grids e accumulo energetico. I rappresentanti del mondo imprenditoriale hanno sottolineato come l’integrazione delle rispettive filiere industriali possa accelerare l’innovazione, ridurre i costi e aumentare l’impatto positivo sul territorio.

Il ruolo delle PMI, delle startup e delle università è stato indicato come fondamentale per costruire un ecosistema dell’energia pulita capace di competere a livello globale.

L’ex Mattatoio di Roma, simbolo di trasformazione sostenibile

La scelta dell’ex Mattatoio come sede dell’evento non è stata casuale. Il complesso, oggi sede di attività culturali, accademiche e progetti d’innovazione sostenibile, è un esempio concreto di riconversione intelligente e di rinascita urbana. Un contesto simbolico che ha fatto da cornice a un confronto dal forte significato politico, economico e culturale.

La presenza di Re Carlo III, da sempre impegnato su temi ambientali e sostenibilità, ha dato ulteriore risonanza all’evento, sottolineando quanto questi temi siano al centro dell’agenda internazionale e delle relazioni tra stati.

Verso una nuova diplomazia economica verde

L’incontro si inserisce in un contesto più ampio di rilancio delle relazioni tra Italia e Regno Unito, in particolare dopo l’uscita di Londra dall’Unione Europea. Con la visita di Re Carlo e con l’impegno congiunto dei due governi, si cerca ora di costruire un nuovo tipo di alleanza: fondata su interessi comuni nel campo dell’energia, della sostenibilità, dell’innovazione e del supporto ai Paesi in via di sviluppo.

"Abbiamo bisogno di alleanze solide tra Paesi che condividono valori, visioni e interessi comuni",
ha dichiarato Tajani al termine della giornata. “Solo unendo le forze possiamo affrontare le grandi sfide globali, dal cambiamento climatico alla sicurezza energetica, fino alla crescita inclusiva”.

Un’agenda condivisa per l’energia del futuro

L’impegno italiano e britannico su questi temi non si esaurisce con l’incontro odierno. Al contrario, la tavola rotonda rappresenta l’inizio di un percorso che vedrà l’attivazione di tavoli tecnici, collaborazioni pubblico-private, missioni congiunte e progetti pilota. L’obiettivo è rendere concreta e operativa una visione strategica che guardi all’energia non solo come una risorsa, ma come un volano per la crescita sostenibile, l’equità sociale e la stabilità internazionale.

In un mondo che cambia, Italia e Regno Unito scelgono di farlo insieme.

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