Symbola, GreenItaly: il 15esimo rapporto conferma l'accelerazione della transizione verde in Italia

- di: Barbara Bizzarri
 

Il Rapporto GreenItaly, giunto alla sua quindicesima edizione e curato dalla Fondazione Symbola, Unioncamere e dal Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è stato presentato oggi a Roma. Numerosi enti e oltre 40 esperti del settore, tra cui Conai, Novamont, Ecopneus ed Enel, hanno contribuito al rapporto, che analizza i trend della sostenibilità e dell’economia circolare in Italia.

Alla presentazione hanno partecipato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Andrea Prete, presidente di Unioncamere; il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin; e Alessandro Rinaldi, vice direttore generale del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne. Tra gli altri interventi, Giulia Gregori di Novamont, Simona Fontana di CONAI e Nicola Lanzetta di Enel.

"Questo non è un rapporto sull’adattamento, questo è un formidabile rapporto sulla mitigazione. Cioè sulle politiche da farsi. Questo rapporto da anni dimostra e spiega, a partire dai fatti, che quella parte crescente dell’economia italiana che ha a che vedere col tema, risparmio energetico, fonti rinnovabili, materie prime, recupero rifiuti, eccetera, va meglio: sono le imprese che innovano di più, esportano di più, producono più posti di lavoro", ha commentato Ermete Realacci.

Il ruolo dell’Italia nell’economia circolare e nella decarbonizzazione

Il Rapporto GreenItaly 2023 evidenzia come il Paese stia diventando un protagonista della transizione ecologica, puntando su innovazione e sostenibilità, in linea con le iniziative dell’Unione Europea e del PNRR. Secondo i dati, l’Italia eccelle nel riciclo di materiali, avviando al riciclo il 91,6% dei rifiuti (urbani e speciali), una percentuale superiore alle medie delle maggiori economie europee: Germania (75,3%), Francia (79,9%) e Spagna (73,4%). Riguardo ai rifiuti da imballaggio, l’Italia si conferma leader con un tasso di riciclo al 75,3%, superando gli obiettivi comunitari.

Le filiere virtuose includono carta (92,3%), acciaio (87,8%) e vetro (77,4%), mentre quella della plastica, con un tasso del 48%, mostra un tasso di crescita in aumento, grazie anche al riciclo di bioplastiche compostabili. Nel settore degli oli minerali, il 98% di quelli raccolti viene rigenerato per produrre nuovi lubrificanti e prodotti petroliferi.

Transizione ecologica e occupazione: competenze green in crescita

La transizione verde genera nuove esigenze professionali: nel 2023, quasi l’80% delle imprese italiane ha richiesto competenze green per i propri dipendenti. Il rapporto evidenzia come la domanda sia particolarmente alta nella logistica (88,8%), nella progettazione (86,7%) e nelle aree tecniche (80,2%). Inoltre, il 79,4% delle assunzioni previste quest’anno richiede competenze in ambito sostenibile, con una concentrazione significativa nelle regioni del Nord-Ovest e Nord-Est.

A livello regionale, la Lombardia mantiene il primato con 440.940 nuove assunzioni green nel 2023, mentre il Lazio e la Toscana hanno registrato una crescita sopra la media nazionale (+15,4% e +14%, rispettivamente).

Crescita del settore delle energie rinnovabili e bio-chimica

Nel 2023, l’Italia ha registrato un massimo storico nelle nuove installazioni di fonti rinnovabili, pari a 5,7 GW, trainate dal fotovoltaico. Il completamento, previsto per il 2025, del più grande impianto di produzione di celle fotovoltaiche bifacciali ad alte prestazioni in Europa, a Catania, promette di consolidare ulteriormente la posizione dell’Italia nel mercato delle rinnovabili. Anche la chimica bio-based mostra una forte crescita, rappresentando un’eccellenza nella ricerca e sviluppo di prodotti sostenibili.

Crescita territoriale dei green jobs

Nel Centro Italia, il tasso di crescita dei green jobs è aumentato del 12,6% rispetto al 2022, con un totale di 40.910 nuove assunzioni, segnando un significativo recupero verso le altre regioni. La leadership nel numero di assunzioni green complessive spetta però al Nord-Ovest, con 622.270 attivazioni nel 2023, seguito da Sud e Isole (475.720) e Nord-Est (456.110).

A livello provinciale, Milano si distingue con 203.550 attivazioni green, pari al 10,6% delle nuove assunzioni green in Italia, seguita da Roma, Napoli e Torino. Inoltre, la percentuale più alta di imprese green si riscontra a Caltanissetta, Piacenza e Lodi, con valori di attivazione superiori al 45%.

Disponibilità del rapporto

Il rapporto completo è disponibile sul sito ufficiale della Fondazione Symbola: www.symbola.net.

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