È un’Italia che ha pienamente ripreso a organizzare eventi e a frequentare cinema, teatri, concerti, mostre, partite di calcio e tutti gli altri spettacoli d’intrattenimento, quella che emerge dal Rapporto SIAE 2022, con numeri che tornano ad avvicinarsi al periodo pre-pandemico, e che in alcuni comparti sono persino più alti. Questa la prima istantanea di “Spettacolo, Intrattenimento e Sport”, il Rapporto SIAE 2022 giunto alla 87esima edizione, che quest’anno si è avvalso della collaborazione dell’Associazione Economia per la Cultura e dell’AGIS - Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. «L’accordo con AGIS mira a costruire un percorso di collaborazione su larga scala - ha commentato il Presidente della SIAE, Salvatore Nastasi (nella foto) - con l’obiettivo condiviso di costruire un Osservatorio permanente per la raccolta e la condivisione dei dati dello spettacolo culturale italiano. Attraverso una migliore conoscenza e consapevolezza delle dinamiche dello spettacolo sarà possibile elaborare nuove strategie per la difesa del diritto d’autore e per lo sviluppo delle imprese culturali, anche attraverso progetti di valorizzazione dei nostri giovani talenti».
Spettacoli, Rapporto SIAE: oltre 3 milioni di eventi (+80% sul 2021) e 3 miliardi di spesa (+187%)
«Il 2022 ha mostrato segnali incoraggianti – ha spiegato il Direttore Generale della SIAE, Matteo Fedeli introducendo il Rapporto – specialmente a seguito del termine dello stato di emergenza, chiudendo con oltre 3 milioni di eventi: un incremento complessivo di circa l’80% rispetto all’offerta dell’anno precedente ma con ancora un ritardo del 29% sul 2019. A livello di pubblico sono stati registrati quasi 205 milioni di spettatori, con alcuni settori – come Concerti di Musica leggera, Circo, Spettacolo viaggiante e Parchi da Divertimento - con numeri anche superiori al periodo pre pandemico, e oltre 3 miliardi di spesa».
Concentrandoci sugli highlights dei diversi macrosettori, rileviamo che nello Spettacolo (cinema, teatro, concerti, mostre) ci sono stati oltre 2,5 milioni di eventi (+68% vs. 2021 e -28% vs. 2019), a cui hanno assistito 103 milioni di spettatori (+137% vs. 2021 e -36% vs. 2019) con una spesa di 1.543 milioni di euro (+223% vs. 2021 e -15% vs. 2019), di cui solo il 17,5% al Sud Italia e nelle Isole. Per quanto riguarda l’Intrattenimento (Ballo e Intrattenimento musicale, Spettacolo Viaggiante e Fiere) si sono registrati 470 mila appuntamenti (+162% vs. 2021 e -31% vs. 2019), con 75,6 milioni di partecipanti (+155% vs. 2021 e -22% vs. 2019) e 1 miliardo di euro spesi (+155% vs. 2021 e -26% vs. 2019). Lo Sport ha organizzato 68 mila eventi (+151% vs. 2021 e -44% vs. 2019), con 25 milioni di spettatori (+204% vs. 2021 e -18% vs. 2019), per una spesa di 485 milioni di euro (+164% vs. 2021 e -23% vs. 2019), di cui 380,8 milioni derivanti da partite di calcio.
Il 2022 ha registrato una generale, buona performance per tutti i comparti e i settori di spettacolo e intrattenimento. In particolare, si è contraddistinto per una ripresa finalmente più netta dell’offerta, favorita da un progressivo scemare delle limitazioni all’assembramento dovute alla pandemia. Ma gli effetti del contraccolpo subìto nel biennio precedente restano visibili sia dal lato dell’offerta, sia dal lato della domanda in ogni settore dello spettacolo e in ogni parte d’Italia, con rarissime eccezioni valide solo su alcuni settori. L’anno si è chiuso con oltre 3 milioni di spettacoli, segnando un +79,7% sull’anno precedente e riducendo la distanza con il 2019 al -29%, un valore tutto sommato ancora considerevole, ma la tendenza di crescita impostata nell’ultimo anno fa ben sperare in un pieno recupero nel 2023. Dalla primavera del 2022, la possibilità di effettuare eventi all’aperto ha ampliato notevolmente le opportunità di offerta per le organizzazioni e facilitato la ripresa delle attività. Alcuni settori rilevano addirittura una crescita sul numero degli spettacoli rispetto al 2019, come i concerti di musica leggera (che sono aumentati di oltre il 70% sull’ultimo anno prima della pandemia, complici anche le riprogrammazioni degli eventi sospesi tra il 2020 e il 2021 causa Covid) ma anche quelli di musica jazz, così come tutte le attività comprese dallo Spettacolo viaggiante. A livello territoriale, la ripresa appare leggermente più faticosa nelle aree del Centro e del Sud Italia, dove si rilevano scostamenti sul 2019 superiori alla media nazionale, anche se di pochi punti percentuali (rispettivamente -32,3% e -31,2%), a fronte di una situazione che appare lievemente più rosea in nell’area del Nord-est (che segna in media un -25,9%).
La crisi delle sale cinematografiche ha radici più profonde della pandemia e dipende, tra gli altri fattori, dalle numerose opportunità di intrattenimento serale offerte dalle piattaforme di streaming video e dall’aumento dei costi dei biglietti. Guardando ai dati relativi al 2022, l’offerta di spettacoli cinematografici è risultata in netta ripresa rispetto al biennio pandemico: 2,25 mln di proiezioni (+67% vs 2021), ma rispetto al periodo pre-pandemico l’offerta è stata ancora inferiore del 30%. A livello geografico il divario tra l’offerta del 2022 e quella del periodo pre pandemico risulta leggermente più marcato nell’area del Centro Italia (-33%), mentre è meno incisivo nelle aree del Nord-Italia (-27% circa). Nel Nord del Paese si concentra quasi la metà degli spettacoli proiettati.
Per quanto riguarda la prosa, l’offerta si è avvicinata ai livelli pre-pandemici, con una solida ripresa nell’ultimo trimestre: con 77.288 rappresentazioni teatrali, si è rilevata una netta ripresa rispetto ai due anni precedenti, con un incremento del 76,5% rispetto al 2021. Mancano ancora 9 mila spettacoli (-10%) per eguagliare il 2019.
Capitolo lirica: nel 2022 in Italia si sono realizzati 2.643 spettacoli, due volte quelli del 2021 (+100,23%) Il dato è però ancora lontano dagli oltre 3.400 spettacoli del 2019 (-23% circa). Per il 2022 le manifestazioni di rivista e musical sono 2.118, in netta ripresa rispetto ai due anni della pandemia: il numero di rappresentazioni era infatti sceso dai quasi tremila del 2019 ai 932 del 2020 ai 593 del 2021. Con un totale di 10.145 spettacoli realizzati, il balletto vale l’8,1% dell’offerta nazionale di attività teatrale. Il numero di rappresentazioni è quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente (+88%), e, a differenza degli altri comparti teatrali, l’offerta cresce anche sul periodo pre-pandemico (+12,9% sul 2019). Con quasi 16 mila rappresentazioni, il circo è il secondo genere per numero di eventi nell’ambito delle Attività Teatrali. A differenza di altri generi, per il circo la distribuzione degli spettacoli appare più omogenea su tutto il territorio (+83% vs. 2021 e +11,7 vs. 2019). I concerti classici nel 2022 sono stati 17.472. La ripresa è nettissima: non solo il numero di spettacoli registra un +57% sull’anno precedente ed è quasi triplicato sul 2020, ma supera addirittura i valori pre-pandemici (+13,6% sul 2019).
Nel 2022 si può parlare di una vera e propria esplosione della musica leggera, con oltre 31mila concerti (+182% sull’anno precedente), una cifra che supera di gran lunga il livello di offerta prima della pandemia (+70% sul 2019). Parte di questa crescita può essere spiegata con la riprogrammazione dei concerti inizialmente previsti nel 2020 o nel 2021. Anche il micro comparto della musica jazz con poco più di 6mila eventi live, ha registrato una buona ripresa sul 2021 (+55%), con un netto miglioramento anche rispetto al prepandemia (+28%). Il settore del ballo chiude il 2022 a quota 163.800 spettacoli (+635,19%), ottimo risultato in confronto all’anno precedente, in cui il valore ha di poco superato quota 22 mila. La ripresa appare, tuttavia, più lenta rispetto ad altri settori: nel 2019 se ne contavano il 44% in più. Il 2022 raddoppia poi il numero di eventi di intrattenimento musicale sul 2021, superando di poco le 275 mila unità. Non sono ancora stati raggiunti i livelli pre-pandemici ma la ripresa sembra seguire un andamento più rapido rispetto al genere del Ballo (-25% vs. 2019). Netta ripresa anche per le attrazioni viaggianti: con un totale di 9.614 spettacoli di attrazioni viaggianti, per il settore il 2022 può considerarsi un anno di grande crescita sia sull’anno precedente (+57,8%), che sul pre-pandemia (+45,8% sul 2019). Per quanto riguarda i parchi divertimento, per il 2022 si sono registrati 18.772 spettacoli, in forte crescita sul 2021 (+47,6%) e anche un pieno recupero sul 2019 (+8,55%). Nel 2022 gli eventi in fiera sono stati 2.682, più che raddoppiati sull’anno precedente (+108%) ma ancora in calo, pur non troppo marcato, sul 2019 (-14%). E veniamo alle mostre: nel 2022 si sono registrati 67.359 eventi, in crescita del 60% sull’anno precedente e di poco inferiore ai livelli pre-Covid (-6,2% sul 2019). Con oltre 55 mila eventi realizzati nel 2022, il calcio copre l’82% dell’offerta di spettacolo sportivo. Nonostante una decisa rimonta sull’anno precedente (+140,4% rispetto al 2021), gli oltre 100 mila spettacoli annuali realizzati nel periodo pre-pandemico restano, per il momento, un traguardo lontano (-44,6% rispetto al 2019).
Per quanto riguarda gli spettatori, le protratte restrizioni, gli annullamenti e i rinvii, i vuoti d’offerta e le alternative offerte dalla TV e dall’online, hanno raffreddato il rapporto con il pubblico e generato un allontanamento che in parte deve essere ancora colmato. Quasi tutti i comparti oggetto di rilevazione dell’Osservatorio SIAE vedono raddoppiare la partecipazione ma, tranne poche eccezioni, nessun settore recupera in pieno l’affluenza che aveva generato tra il 2018 e il 2019. Nel 2022, infatti, gli spettatori sono cresciuti di due volte e mezzo rispetto al 2021, da 81,5 milioni di spettatori a più di 204 milioni, ma la distanza con il pubblico della normalità pre-pandemia è ancora del -29%, che equivale a circa 84 milioni di spettatori che, al momento, risultano persi. Gli aumenti più consistenti riguardano la partecipazione ai concerti, registrando nel 2022 un numero di spettatori complessivi cinque volte superiore rispetto al 2021, mentre triplica la partecipazione agli spettacoli di sport e gli eventi di intrattenimento musicale presso discoteche e altri locali. In generale, non si è tornati ai livelli di partecipazione pre-pandemia, tranne per quanto riguarda lo Spettacolo viaggiante e soprattutto i concerti musica leggera.
Il 2022 del cinema ha registrato un totale di 47.651.620 spettatori, segnando una ripresa fisiologica rispetto al biennio antecedente contrassegnato dalle chiusure imposte dalla pandemia (+ 78,25% rispetto al 2021 quando si sono registrati 26.732.626 di spettatori). Tuttavia, risulta altrettanto evidente che il settore si trovi ancora in condizioni critiche: infatti, il 2022 ha catalizzato meno della metà del pubblico del 2019, anno che, con i suoi oltre 104,4 milioni di spettatori aveva invece registrato un aumento sull’anno precedente (+13,9%). Con oltre 11 milioni di spettatori, nel 2022 il teatro di prosa ha attirato il 12% del pubblico dello spettacolo culturale, confermandosi tra le tipologie di spettacolo più popolari nel Paese. Nonostante un sostanziale incremento della partecipazione (+ 127% sul 2021), la risposta del pubblico del teatro post-pandemia appare ancora piuttosto timida: rispetto al 2019 mancano all’appello, infatti, quasi 4 milioni di spettatori (-26,2%). Nel 2022 gli spettatori della lirica sono stati 1.737.537, in netta ripresa sull’anno precedente (+ 165%) ma ancora inferiori di poco meno di un terzo (-29,85%) agli oltre 2,4 milioni raggiunti nel 2019. Dell’intero pubblico delle attività teatrali, la Lirica rappresenta il 9%. Il numero di spettatori per rappresentazioni di rivista e commedia musicale è 1.461.707 e rappresenta il 7,6% circa del totale degli spettatori per le attività teatrali. Rispetto al 2019 (oltre 1,8 milioni) lo scostamento è stato inferiore del 20% circa. Con i suoi 1.908.005 spettatori (+225% sul 2021), il balletto in Italia rappresenta circa il 10% del totale del pubblico delle attività teatrali e il 2,1% dello spettacolo culturale. Rispetto al 2019 sconta però ancora un ritardo del 15%. Con oltre 785mila persone radunate nel 2022, la domanda per gli spettacoli del circo è più che raddoppiata sul 2021 (+129,6%), ma la rimonta appare decisa anche sul 2019 (+20,9%) Gli spettatori di concerti classici nel 2022 sono stati poco meno di 2,7 milioni, in aumento sull’anno precedente (+54,7%) ma ancora distanti dagli oltre 3 milioni del 2019 (-17,4%). È invece letteralmente esplosa la domanda di concerti, innescata dall’effetto grandi eventi e dalle nuove tendenze nell’offerta. Sono stati quasi 20,9 milioni gli spettatori registrati nel 2022, con una crescita esponenziale rispetto al 2021 (+573%). Rispetto al 2019 si registrano quasi 8 milioni di spettatori in più (+65,7%). Con poco meno di 800 mila spettatori, il pubblico del jazz cresce quasi dell’80% sull’anno precedente e anche sul 2019, sul quale guadagna circa 110 mila spettatori (+16%). Sono poi notevolmente aumentati le cifre del ballo nel 2022 rispetto all’anno precedente (+742%), arrivando a quasi 29,5 milioni; tuttavia, il valore risulta ancora in forte contrazione rispetto al 2019 (-28%), anno per il quale si erano registrate oltre 40 milioni di unità. L’intrattenimento musicale ha attirato nel 2022 circa 16,6 milioni di persone (+44% sull’anno precedente) mentre rimane un divario del 30% circa rispetto agli anni antecedenti alla pandemia. I quasi 2,1 milioni di spettatori registrati nel 2022 (+69% vs. 2021), confermano la grande rinascita post-pandemia anche sul fronte della domanda, che cresce del 112,6% sul 2019. Nel 2022 gli spettacoli in parchi da divertimento hanno totalizzato 18.463.628 spettatori, con una crescita del 72% sull’anno precedente. Il dato è ancora di poco inferiore a quello del 2019 (-5%). Per quanto riguarda le fiere, con quasi 9 milioni di spettatori, si è registrato un netto recupero sul 2021 (+236,6%) ma il tasso è ancora negativo rispetto al 2019 (-18%) e, ancor di più, rispetto al 2018, che con oltre 13 milioni di partecipanti resta l’anno che presenta risultati migliori. Il pubblico delle mostre è stato di circa 12 milioni di spettatori, con una crescita sul 2022 di 123,6%. Tuttavia, rispetto al 2019 la contrazione è stata di 3 milioni di spettatori (-21,3%). Con quasi 20 milioni di spettatori, il calcio ha raccolto la stragrande maggioranza del pubblico sportivo italiano (il 78% del totale). Nonostante un numero di spettatori triplicato rispetto all’anno precedente (+193,6% sul 2021), mancano all’appello del 2019 ancora circa 4 milioni di persone.
Capitolo spesa: il 2022 si conferma l’anno della ripresa anche dal punto di vista degli incassi, che tornano a superano la soglia dei 3 miliardi di euro. Pur non arrivando alle cifre del 2019, anno in cui si è andati oltre i 3,8 miliardi di euro, la dimensione della spesa complessiva è quella che, tra le tre principali variabili di analisi (Spettacoli, Spettatori, Spesa), dimostra una migliore capacità di recupero sulla situazione pre-pandemica. Resta indietro, però, la spesa pro-capite, che prima della pandemia superava i 64 euro per ogni italiano residente, mentre per il 2022 si ferma a 51,78 euro. Un deciso miglioramento, comunque, rispetto al 2021 quando non si arrivava ai 18 euro pro capite. I rincari nella spesa hanno riguardato pressoché tutti i settori, anche se l’aumento generalizzato per lo spettacolo è stato spinto soprattutto dai costi dei biglietti dei concerti di musica leggera e delle partite di calcio. Con un incasso complessivo di poco più di 333 milioni di euro, nel 2022 il Cinema in Italia vale il 21,6 % del totale incassato dallo spettacolo culturale e il 10,9% di tutti i comparti. Pur se quasi raddoppiata rispetto all’anno precedente (+80%), la cifra è poco meno della metà dell’incasso realizzato nel 2019, che superava i 682 milioni. Con oltre 174,6 milioni di euro, la spesa per le rappresentazioni di teatro di prosa è cresciuta del 173% sul 2021 (+110 milioni di euro) ma resta ancora lontana dai livelli pre-pandemici (-24% sul 2019). Con oltre 84,5 milioni la lirica vale il 22% del totale della spesa per le attività teatrali sostenuta nel 2022, pur avendo livelli di offerta e partecipazione che rappresentano quote di molto inferiori. Come l’offerta, anche l’incasso complessivo nazionale è raddoppiato rispetto al 2021 (+98,5%) ma sconta ancora uno scarto importante sul 2019 (-27,5%). La spesa complessiva registrata per rivista e commedia musicale è di 54.231.180 euro, importo di fatto molto vicino alla soglia dei 55,4 milioni del 2019 (-2,2%), che è stato il valore più alto registrato nel quinquennio 2018-2022. Con poco più di 31,3 milioni di euro, la spesa per il balletto nel 2022 è in crescita netta sul 2021(+226,7%) ma c’è una contrazione sugli incassi rispetto al 2019 (-22%). Con poco più di 8,7 milioni di euro incassati nel 2022, il circo effettua un ottimo recupero economico non solo sull’anno precedente (+247%), ma anche sul 2019 (+38,6%). Sono 38,68 i milioni di euro incassati nel 2022, quasi il doppio del 2021 (poco più di 20 milioni). C’è ancora però un ampio margine da realizzare per raggiungere un livello di introiti analogo a quello del biennio pre-pandemico, durante il quale la spesa complessiva si aggirava intorno ai 50 milioni (-21% vs. 2019). La spesa complessiva dei concerti di musica leggera, quasi 674 milioni, è aumentata considerevolmente rispetto al 2021 (+676%) ma anche rispetto agli anni precedenti (+48,6% sul 2019). La spesa complessiva per i concerti di musica jazz supera per la prima volta, nel quinquennio 2018-22, la soglia dei 12 milioni di euro, quasi raddoppiata sul 2021 (+90%) e superiore anche a quella del 2019 (+5,3%). La spesa complessiva raccolta dal ballo è di circa 410 milioni di euro nel 2022, in crescita sull’anno precedente (+808% vs. 2021), ma ancora decisamente inferiore alle cifre raccolte negli anni prima della pandemia (oltre 720 milioni nel 2018 e 715 milioni nel 2019). È aumentata di circa il 53% sul 2021 la spesa complessiva per gli spettacoli con intrattenimento musicale, arrivando a 240 milioni. Si tratta di circa 100 milioni di euro in meno rispetto alla situazione pre-pandemica (-30%). Mentre per le attrazioni viaggianti nel2022 il settore ha raggiunto un valore di 28,96 milioni di euro, pari a circa il 93% in più sull’anno precedente e superiore di oltre tre volte il valore rilevato per il 2018. Parchi divertimento: delle tre dimensioni di analisi, la spesa è quella che riporta risultati migliori in termini di crescita su scala nazionale. In tutta Italia, infatti, si è realizzato un +75% sul 2021, superando anche il 2019 (+10,9%) e arrivando a quasi a 295 milioni di euro, il valore più alto registrato nel quinquennio 2018-2022. La spesa complessiva per l’ingresso nelle fiere è stata di poco superiore ai 54 milioni di euro, in aumento sul 2021 (+180%) ma ancora inferiore ai livelli pre-pandemici di circa un quinto sul 2019 e poco meno di un terzo nel 2018. L’incasso registrato dal comparto mostre è stato di circa 101,5 milioni, oltre il doppio sull’anno precedente (+112%). Il calo sul 2019 è pari a -21%. Infine il calcio: gli incassi degli spettacoli di calcio ammontano a oltre 380 milioni di euro nel 2022, pari al 78,6% del valore realizzato dall’intero comparto delle Attività sportive nel 2022. Il dato è ancora in sofferenza post pandemica (con uno scostamento del -15,45% sul 2019), ma la crescita è buona sull’anno precedente (+174,6%).