Spagna: stop a influencer che promuovono merendine per bambini

- di: Daniele Minuti
 
Qualcosa si muove in Europa per regolamentare il Far West della pseudo-informazione che, veicolata sui social senza alcun filtro, rischia di provocare seri guai alla salute, soprattutto di soggetti che, per la loro giovane età, non sono ancora in grado di mettere una ''tara'' a quel che sentono o a quel che viene loro consigliato, peraltro in modo assolutamente interessato.
Il Ministero spagnolo che si occupa dei consumatori, proseguendo nell'elaborazione del decreto per regolamentare la pubblicità di cibi e bevande ritenute nocive alla salute di bambini e adolescenti e nonostante l'opposizione dell'industria alimentare e la riluttanza di altri ministeri, come l'Agricoltura o l'Industria, ha deciso di mettere mani ad un settore in forte espansione e, quindi, potenzialmente negativo.

La Spagna punta a bloccare l'operato di influencer che promuovono merendine per bambini

Infatti il Ministero ha inserito youtuber , influencer e altre persone “di pubblica rilevanza o notorietà” tra coloro che non potranno comparire nelle pubblicità di alimenti rivolti ai giovani, anche se si tratta di prodotti salutari. Questi soggetti potranno, ovviamente, partecipare a campagne di sanità pubblica ed educative per promuovere l'attività fisica e sane abitudini alimentari.
Il decreto dovrebbe essere approvato entro la fine dell'anno e quindi diventare esecutivo subito dopo.

Il promotore di questa svolta è il ministro Alberto Garzòn, che ha espresso l'intenzione anche di limitare le fasce orarie in cui possono essere pubblicizzati prodotti diretti a bambini e giovanissimi, prendendo come riferimento i profili nutrizionali - molto restrittivi - promossi dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Quindi semaforo rosso, quando entrerà in vigore il decreto, alle pubblicità di dolciumi, dessert, succhi di frutta e gelati su televisione, radio, social network, siti web, app, cinema e giornali . Restrizioni che, ha fatto notare qualcuno, ricordano molto quelle adottate per frenare le scommesse su Internet.

La novità del provvedimento è che con esso si pone un freno ai soggetti che per il loro profilo (educatori, insegnanti, protagonisti di programmi per bambini, atleti, artisti , influencer , personaggi pubblici) possono costituire un modello o un esempio per i minori nocivi, quando promuovono prodotti alimentari ritenuti nocivi.
Tra i principali destinatari della normativa sembrano essere proprio gli influencer, spesso legati alla promozione di ''cibo spazzatura'', cosa che preoccupa il governo perché non esiste una normativa che ponga limiti alla pubblicità di questi prodotti. Negli ultimi anni in Spagna (così come in molti altri Paesi occidentali) è forte la preoccupazione per tassi di bambini in sovrappeso, quattro minori su 10.

Il futuro regolamento sarà elaborato attraverso le tabelle nutrizionali che l'OMS ha pubblicato nel 2015 e che indicano i livelli massimi di zuccheri, grassi e sale accettabili per pubblicizzare un prodotto destinato ai bambini. Dal ''bando'' sono esclusi quegli alimenti ritenuti sani , quali carne fresca e congelata, pesce, pollame, uova, frutta fresca e congelata, ortaggi e legumi, oltre a radici e tuberi. Sono escluse le conserve di questi alimenti, oltre alla frutta sciroppata e alla frutta surgelata con zuccheri aggiunti.
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