Sistema Moda Italia: il tessile-abbigliamento in ripresa dopo la flessione in pandemia

- di: Daniele Minuti
 
L'impatto del periodo pandemico per il settore Tessile-Abbigliamento è stato molto pesante ma dopo le difficoltà del 2020, il comparto sta vivendo una ripresa importante (rallentata però dalle difficoltà a livello di politica internazionale). È questa l'indicazione più importante contenuta nell'indagine del Sistema Moda Italia sull'evoluzione congiunturale del settore.

Indagine Sistema Moda Italia sull'evoluzione congiunturale nel primo e secondo trimestre 2022

La flessione del fatturato nel 2020 è stata del 20,1% mentre ora le stime prevedono una crescita del 18,4% su base annuale (turnover a 52,9 miliardi di euro). Dato che però manterrebbe il totale ancora sotto il livello del 2019 di circa 5,4 punti percentuali.

Positivi i dati del 2021 per quanto riguarda il commercio con l'estero: "L’export di TA è cresciuto del +18,0%, portandosi poco al di sopra dei 32,4 miliardi di euro. Più in particolare, il "monte" della filiera ha ottenuto un incremento del +19,3%, mentre il "valle" del +17,4%. A confronto con i livelli pre-pandemici raggiunti nel 2019, l’export di TA rivela un divario del -1,3% (corrispondente a circa 422,5 milioni di euro in valore). Con un import nello stesso periodo al +0,2% (dato che risente dell’assestamento dei flussi di mascherine dall’estero), il saldo commerciale passa dai 5,8 miliardi del 2020 agli oltre 10,7 del 2021, superando il valore del 2019 (356 milioni di euro in più). Il saldo del TA incide per il 10,1% sul totale del surplus manifatturiero nazionale (prossimo ai 106 miliardi di euro). Al quadro complessivamente positivo, fanno eccezione i dati relativi all’andamento di aziende ed addetti, entrambi in area negativa".

Le proiezioni vedono in futuro una diminuzione del 2% delle aziende, con un calo dell'2,1% degli addetti complessivi: sono stimate infatti le chiusure di 890.000 unità locali, con -7860 occupati persi.

Gli ultimi dati diffusi da ISTAT ed elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda per SMI mostrano però che il mercato con l'estero prosegue a ritmi positivi anche all'inizio del 2022, con l'import che mostra un rimbalzo del 21,5% e l'export che sale del 15,9%.

Capitolo macro-comparti: il Tessile vede una crescita del 27,7%, l'Abbigliamento invece dell'11,2% (sbocchi in UE salgono del 19,5%, extra-UE del 12,4%). Francia e Germania restano nei primi due posti per valore di export, gli Stati Uniti sono il terzo mercato (+53,9%), mentre la Svizzera scende del 6,8%. Dopo un anno difficile, la Gran Bretagna torna a crescere del 19,6% con un aumento di esportazioni italiane del 5,2% (il Giappone perde il 9,5%). Per quanto riguarda la Russia, gli effetti del conflitto non sono ancora calcolabili, mentre nei primi due mesi del 2022 l'export cresceva del 2,3%.

Sergio Tamborini, Presidente di Sistema Moda Italia (nella foto), ha commentato: "Nel 2021 il settore si è ripreso, guadagnando la maggior parte di quanto si era perso nel 2020. Mancano circa 3 miliardi per ritornare ai valori pre-covid. I risultati del primo bimestre 2022 confermano il trend di ripresa, ma ci sono complessità da gestire che, da un lato, lasciano dubbiosi, dall'altro, speranzosi. In Paesi come la Russia dove ci sono high spender che possono influenzare i mercati, insieme alla mancanza di materie prime. Quanto al lockdown in Cina, darà qualche effetto ma le dimensioni non sono chiare. La Cina non è il mercato più importante".
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