Sfide europee, i Dialoghi Italo-Francesi protagonisti della Luiss

- di: Barbara Leone
 
“Italia e Francia: insieme per affrontare le grandi sfide europee”: è questo il titolo dell’incontro della sesta edizione dei Dialoghi Italo-Francesi per l’Europa - l’iniziativa lanciata nel 2018 dalle Università Sciences Po e Luiss Guido Carli, in collaborazione con The European House – Ambrosetti - che si è svolta oggi nel campus della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e del Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron.

Sfide europee, i Dialoghi Italo-Francesi protagonisti della Luiss

“I Dialoghi Italo-Francesi rappresentano un’importante occasione di confronto sulle prossime sfide che l’Unione Europea sarà chiamata ad affrontare, anche alla luce delle profonde trasformazioni che si rifletteranno sugli aspetti socio-economici dei due Paesi e dell’intera Europa. Un’opportunità per consolidare il legame tra due dei Paesi fondatori dell’Unione Europea chiamati a guidare questo fondamentale cambiamento - ha affermato Paola Severino, Vice Presidente, Luiss Guido Carli -. Luiss e Sciences Po sono in prima linea nell’offrire il proprio contributo a questo processo di rafforzamento degli scambi economici, diplomatici e culturali tra Italia e Francia partendo dai programmi che ogni anno permettono a migliaia di ragazzi di viaggiare e studiare all’estero, coltivando i valori dell’integrazione, della cultura e della cittadinanza europea. Ma insieme abbiamo già realizzato molto di più, visto che il Trattato del Quirinale cita i nostri Dialoghi come esempio delle politiche di cooperazione tra i nostri Paesi. L’avere ottenuto quest’anno l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana e del Presidente della Repubblica francese aggiunge un motivo di orgoglio per chi, come noi, ha intrapreso e da sempre creduto in questo progetto. Da quest’anno, infine, grazie al finanziamento di Bnl-Bnp sarà attivata una cattedra di insegnamento universitario Italo- Francese, a testimonianza della solidità del ponte culturale che abbiamo lanciato”.

Le fa eco Mathias Vicherat, Direttore, Sciences Po: “I Dialoghi Italo-Francesi sono al centro dell’ambizione di Sciences Po, università internazionale aperta al mondo, di rendere l’Europa una delle priorità del suo lavoro di insegnamento e di ricerca. L’Italia è un Paese con cui la nostra istituzione ha rapporti privilegiati. Abbiamo infatti appena creato una doppia laurea con Luiss. Sciences Po ha ora cinque doppi diplomi e una dozzina di partenariati con le principali università italiane.. Quest’anno la nostra scuola ha accolto 535 studenti italiani, risultando così una delle nazionalità più rappresentate. Desidero ringraziare calorosamente i nostri partner della Luiss e The European House - Ambrosetti per la loro ospitalità, nonché tutti i partecipanti a questa sesta edizione dei Dialoghi Italo-Francesi per l'Europa”.

Del resto, come sottolineato da Emanuela D’Alessandro, Ambasciatrice della Repubblica Italiana in Francia, “sin dal loro avvio nel 2018, i Dialoghi italo-francesi per l’Europa hanno affermato la loro centralità come piattaforma di discussione aperta di alto livello tra i leader francesi e italiani. Grazie alle loro periodiche riunioni, permettono infatti di affrontare le questioni prioritarie per il business, per l’economia, e più in generale per il futuro dell’Europa e delle nuove generazioni, definendo strategie e proposte per rafforzare ulteriormente le relazioni tra Italia e Francia. La loro centralità nelle relazioni tra i due Paesi è testimoniata anche dalla menzione dei Dialoghi nel “Programma di Lavoro italo-francese” allegato al Trattato del Quirinale, proprio in funzione del ruolo che i Dialoghi hanno assunto in favore della promozione del dibattito sulle politiche pubbliche europee e per la loro condivisione sociale”. Soddisfatto anche Christian Masset, Ambasciatore della Repubblica Francese in Italia: “Francia e Italia hanno un’ampia consapevolezza dei propri interessi comuni e delle convergenze che determinano iniziative e una visione condivisa nel contesto europeo. In questo spirito, il Trattato del Quirinale, firmato a novembre 2021, è un paradigma insostituibile per un dialogo costruttivo e proficuo all’interno dell’Unione europea”.

Una iniziativa, questa dei Dialoghi Italo-Francesi per l’Europa che anche oggi ha portato al centro del dibattito temi e protagonisti dei due Paesi. Hanno introdotto i lavori, moderati da Maria Latella, Vincenzo Boccia (Presidente, Luiss), Andrea Prencipe (Rettore, Luiss), Emanuela D’Alessandro (Ambasciatore della Repubblica Italiana in Francia) e Christian Masset (Ambasciatore della Repubblica Francese in Italia). Molti i temi e le personalità intervenute. Nel primo panel dedicato alle grandi sfide europee si sono confrontate Veronica De Romanis (Professoressa di Politica Economica Europea, Università Stnford University Firenze; Luiss) e Arancha González Laya (Dean, Paris School of International Affairs, Sciences Po). Nel secondo panel sugli scambi bilaterali per un’Europa più competitiva sono intervenuti: Giuseppina Di Foggia (Ceo, Terna), Valerio De Molli (Managing Partner & Ceo, The European House - Ambrosetti) e Xavier Ragot (Presidente, Observatoire Français des Conjonctures Economiques – Ofce).

“Francia e Italia hanno una relazione bilaterale forte e cruciale per il progetto comunitario nel suo complesso. Insieme costituiscono la terza realtà economica a livello mondiale, il primo attrattore di flussi di Investimenti Diretti Esteri in Ue, sono partner commerciali naturali, con un commercio in crescita costante che ha raggiunto i 116 miliardi di euro nel 2022, record storico, leader globali in settori di eccellenza e distintivi tra cui l’agrifood, la nautica, l’aeronautica, la moda, la cultura e il turismo, ecc. È importante ribadirlo in questa sesta edizione dei Dialoghi Italo–Francesi per l’Europa e lavorare insieme per rendere questa relazione ancora più forte, sana e equilibrata”, ha affermato Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo, The European House – Ambrosetti.

Durante l’evento è stata presentata l’indagine di Ipsos Italia: “Due Paesi allo specchio: Francia-Italia”, condotta con il supporto di Edison, sulla posizione dei cittadini francesi ed italiani su temi economici, energetici, politici. L’indagine è stata commentata da Nando Pagnoncelli (Presidente, Ipsos Italia) e Marc Lazar (Professore Emerito, Sciences Po; titolare della cattedra Bnl-Bnp Paribas “French and Italian Relations in Europe”, Luiss) a cui è seguita una tavola rotonda con Nicola Monti (Ceo, Edison), Stefano Buono (Ceo, Newcleo) e Renato Ravanelli (Ceo, F2i).

“L’indagine, giunta alla quinta edizione, ha fatto registrare la conferma di atteggiamenti più positivi che i cittadini francesi esprimono nei confronti degli italiani, sebbene tra questi ultimi siano significativamente migliorate le valutazioni nei confronti dei transalpini - ha dichiarato Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos Italia -. L’opinione pubblica dei due Paesi sta reagendo allo stesso modo alle cosiddette poli-crisi (Covid, inflazione, conflitto in Ucraina e crisi energetica), mentre tra gli italiani si osservano aspettative più elevate riguardo alla transizione energetica e una maggiore apertura alle fonti di energia rinnovabile, alle comunità energetiche e all’acquisto di mezzi elettrici. Le opportunità di collaborazione tra i due Paesi sono salutate con grande favore dai cittadini e proprio per questo appare necessario comunicare adeguatamente i progetti comuni e i vantaggi reciproci”.

“Dal 2019 supportiamo i Dialoghi italo-francesi per l’Europa traendone importanti spunti di riflessione sui temi più attuali per le relazioni bilaterali – dichiara Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison -. Quest’anno circa la metà dei partecipanti al sondaggio Ipsos identifica come prioritario l’investimento nelle rinnovabili e nella transizione energetica, insieme all’impegno per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Edison è impegnata in questo senso con un piano di investimenti concreto da 10 miliardi di euro al 2030 per la decarbonizzazione del Paese, un tema che crediamo sia da affrontare in ottica di neutralità tecnologica e nella consapevolezza che l’obiettivo di decarbonizzazione non può essere raggiunto solo con le rinnovabili. Occorre una tecnologia complementare, che potrebbe essere il nucleare, già oggi disponibile e in grado di garantire stabilità alla rete e sicurezza al sistema, oltre a essere un ambito di importante collaborazione scientifica e tecnologica tra Italia e Francia”.
Sono poi seguiti due panel: il primo sulla sicurezza in Europa (spazio, difesa e tecnologia) durante il quale sono intervenuti Enzo Benigni (Presidente e Ceo, Elettronica), Stéphane Israël (Ceo, Arianespace) e Stefano Pontecorvo (Presidente, Leonardo) e il secondo sulla mobilità come ponte tra Paesi con Vincenzo Nunziata (Presidente, Aeroporti di Roma – Adr), Eléonore Tramus (Direttrice Generale Air France-Klm East Mediterranean) e Maurizio Bufalino (Vice Direttore aggiunto Italia, Tunnel Euralpin Lyon Turin – Telt). Hanno chiuso i lavori, in videomessaggio e/o in video collegamento: Paolo Gentiloni Commissario europeo per l’Economia (in videocollegamento), Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica della Repubblica Italiana) e Bruno Le Maire (Ministro dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità industriale e digitale della Repubblica francese). Le conclusioni sono state affidate a Paola Severino (Vice Presidente Luiss) e Mathias Vicherat (Direttore, Sciences Po).
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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