Scuola, boom di ripetizioni estive per affrontare gli esami di riparazione

- di: Barbara Leone
 
Le insufficienze in pagella possono costare caro, anche dal punto di vista economico. Lo sanno bene gli studenti delle superiori, il 18% del totale secondo i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che sono stati costretti a recuperarle attraverso gli esami di riparazione che si svolgeranno al massimo entro l’8 settembre. La maggioranza di loro è corsa ai ripari orientandosi verso le ripetizioni private, in aggiunta o in sostituzione dei corsi di recupero che le scuole sono tenute ad organizzare ma che non sempre riescono ad offrire. E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Ripetizioni.it, piattaforma italiana di riferimento per le lezioni private online e in presenza ,su un campione di 1.500 alunni della classi dal primo al quarto superiore. Dall’analisi si evince che tra i rimandati ben 7 su 10, pur avendo a disposizione i corsi scolastici, hanno infatti voluto potenziare la loro preparazione facendosi affiancare da un docente privato dedicato. Anche perché i corsi di recupero spesso non sono tenuti dall’insegnante titolare, colui che dovrà valutare il recupero della lacuna e che predisporrà la prova scritta da sostenere prima del rientro a scuola. Forse per questo il giudizio sull’efficacia dei corsi scolastici non è molto lusinghiero: solo 1 su 4 li ha reputati assolutamente utili.

Scuola, boom di ripetizioni estive per affrontare gli esami di riparazione

E poi ci sono coloro che non hanno potuto concedersi questa doppia opportunità, visto che la propria scuola non è riuscita ad allestire dei corsi di recupero. Non sono pochi. A rimanere scoperti sono stati quasi 3 studenti su 10: per il 12% le aule d’istituto non hanno più riaperto dopo il termine delle lezioni di inizio giugno, per il 16% non è stato attivato il corso nella materia da recuperare. Così, anche tra questi, una quota consistente si è voluta affidare alla formazione complementare a pagamento: si supera la quota dei 6 alunni su 10. In entrambi i casi, per evitare brutte sorprese la missione è partita con largo anticipo. La fetta più ampia, ovvero circa 4 studenti su 10, ha iniziato a prendere lezioni private subito dopo l’uscita delle pagelle. Molti altri, circa un altro terzo, ha ripreso in mano libri e quaderni al principio di luglio. Mentre parte restante, 1 su 5, ha deciso di procrastinare la pratica al mese di agosto, forse sperando che ripassando a ridosso della prova i concetti la preparazione sia più efficace.

Per quelli che già hanno alle spalle ore e ore di lezione, le fatiche però continueranno. Sono ben 2 su 3 quelli che prevedono di dover studiare anche nelle prossime settimane, nel periodo tradizionalmente deputato alla villeggiatura estiva: il 50% proseguirà limitandosi a un po’ di ripasso individuale, ma il 17% insisterà con le ripetizioni. In questo, vengono in loro aiuto le modalità di studio “a distanza” messe a disposizione dalle nuove tecnologie, ormai molto gettonate. Basti pensare che, tra chi ha svolto lezioni private estive, circa 1 su 4 ha sfruttato i collegamenti web per parlare con il docente: complessivamente l’11% li ha associati ad alcune lezioni in presenza, mentre il 14% ha usato il mezzo online in via esclusiva.

Ma oltre all’impegno degli studenti, c’è poi quello economico dei genitori. Visto che una mole così imponente di ripetizioni non può non pesare sui bilanci delle famiglie. A confermarlo sono gli stessi studenti: chiedendo loro di fare una stima di quanto alla fine avranno speso in lezioni private per avere più chance di recuperare il debito, si arriva a una media di 340 euro. Un conto salato, a cui si aggiunge quanto sborsato da chi ha già fatto ricorso alle ripetizioni private durante l’anno scolastico: all’incirca 400 euro, stando ad una rilevazione realizzata a fine maggio sempre da Ripetizioni.it. Ovviamente, a seconda del numero di debiti e delle lacune da colmare, la spesa individuale può cambiare di molto. Così, se da un lato c’è chi se la potrebbe cavare con un esborso di meno di 100 euro totali (23%) o con una quota oscillante tra i 100 e i 200 euro (un altro 23%), dall’altro c’è anche chi potrebbe tranquillamente sfondare il tetto dei 500 euro (è quasi 1 su 4).

L’ultimo dato riguarda le materie. La Matematica si conferma la “bestia nera” degli studenti delle superiori: dovranno passare per la verifica di fine agosto in questa disciplina quasi 4 “debitori” su 10. A seguire, ma è una questione che riguarda solo gli alunni dei licei, troviamo le lingue classiche (Latino e Greco), che attendono al varco circa 3 studenti con il debito su 10. A completare il podio, praticamente con gli stessi numeri, le altre Scienze (Fisica, Chimica, Biologia, ecc.): le dovrà affrontare il 27% degli insufficienti di giugno. Poco sotto Italiano, fardello per il 15% del campione.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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