Screening cardiovascolare
- di: Paolo Severino e Maria Teresa Pucci
Nel periodo compreso tra il 17 e il 28 dicembre 2018, l’Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari (INRC), in accordo con Farmacap (Azienda Speciale Farmasociosanitaria Capi-tolina) e il Dipartimento delle Politiche Sociali di Roma Capitale, è stato protagonista di uno screening cardiovascolare rivolto alla popolazione dei centri sociali anziani presenti in tutti i municipi capitolini.
La finalità dell’iniziativa è stata quella di fornire ai cittadini una valutazione cardiologica globale volta non solo ad identificare la presenza di fattori di rischio cardiovascolari, ma soprattutto a porre diagnosi di aritmie cardiache frequenti nella popolazione più anziana che, purtroppo, nei soggetti asintomatici possono rimanere sconosciute e, quindi, non trattate, generando delle complicanze. Il progetto ha permesso di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione cardiovascolare, considerato che le malattie cardiovascolari costituiscono tuttora la prima causa di morte nel mondo.
Lo screening ha contribuito ad effettuare prevenzione su tutti i livelli: prevenzione primaria, identificando i fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo delle patologie cardiache; prevenzione secondaria, diagnosticando patologie non note, in modo da poter intervenire quanto prima riducendo le complicanze correlate; prevenzione terziaria, attraverso la valutazione clinica dello status di malattie croniche già note.
Nello specifico, il progetto ha coinvolto circa 500 persone di età superiore ai 60 anni. Ogni paziente è stato sottoposto ad una valutazione cardiologica completa, comprendente l’anamnesi, l’esame obiettivo, la misurazione della pressione arteriosa e della saturazione di ossigeno. Inoltre, al fine di identificare la presenza di aritmie, come la fibrillazione atriale, sono stati utilizzati dei presidi di ultima generazione che generano un ECG ad una derivazione che indica automaticamente la presenza di fibrillazione atriale (FA). Sono dispositivi molto semplici da utilizzare, basta impugnare i manici e inizia la registrazione dell’ECG. Dopo solo un minuto verrà visualizzato il risultato: il led rosso indica che è stata rilevata FA, il led verde indica FA non rilevata, con una sensibilità clinicamente provata del 100% e una specificità del 95,7%. La fibrillazione atriale è l’aritmia cardiaca più frequente e la sua incidenza aumenta in entrambi i sessi con l’aumento dell’età. L’identificazione precoce di questo tipo di aritmia può essere salvavita, dal momento che essa determina un aumento di 5 volte del rischio di ictus ischemico, di 3 volte del rischio di scompenso cardiaco e, conseguentemente, un aumento delle ospedalizzazioni e della mortalità. Gli anziani ai quali è stata identificata l’aritmia sono stati sottoposti ad un elettrocardiogramma completo a 12 derivazioni come completamento dell’iter diagnostico.
I centri anziani hanno mostrato un’attiva partecipazione al progetto, apprezzandone le modalità e le finalità, la professionalità del personale medico e la copresenza di diverse figure professionali, come psicologi e assistenti sociali che hanno coadiuvato l’attività. I partecipanti hanno inoltre mostrato vivo entusiasmo nell’utilizzo dei nuovi dispositivi a manubrio che rilevano la regolarità del ritmo cardiaco, con attendibilità, in meno di due minuti.
Grazie a questo screening sono state diagnosticate aritmie ad alcuni pazienti che non sapevano di esserne affetti. Altri soggetti, invece, già sottoposti cronicamente a terapia cardiologica, hanno mostrato dei valori di pressione arteriosa non adeguatamente controllata.
Il successo di questa iniziativa testimonia l’importanza di promuovere un’interazione fruttuosa tra il mondo medico e i cittadini, favorendo la cultura della prevenzione, come suggerito anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha fissato l’obiettivo “25by25”, cioè la riduzione del 25% di mortalità precoce per malattie associate a fattori di rischio modificabili entro il 2025, incoraggiando estesi programmi di prevenzione.